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Evasione da 4 mln di euro a Santa Maria del Cedro

 

Evasione da 4 mln di euro scoperta dalla Finanza a S.Maria del Cedro

12 mag 08 Una maxi evasione fiscale da 4 milioni di euro e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza della tenenza di Scalea, che ha svolto un'indagine nei confronti del titolare di una ditta di commercio di autovetture a Santa Maria del Cedro, comune dell'alto Tirreno cosentino. Quattro persone sono state denunciate alla Procura di Paola per i reati di associazione per delinquere per aver posto in essere una sistematica attivita' finalizzata all'evasione fiscale mediante l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonche' di truffa aggravata nei confronti dello Stato commessa anche mediante l'utilizzo di falsi atti sostitutivi di notorieta'. Nel periodo d'imposta relativo al triennio 2002-2005, oltre alla non dichiarazione di 4 milioni di euro al fisco, i finanzieri hanno scoperto oltre 500mila euro di elementi negativi di reddito non deducibili, oltre 2 milioni di euro di acquisti in evasione, l'evasione di Iva per un milione e duecentomila euro, l'evasione di circa 200mila euro di imposta sul reddito delle attivita' produttive (Irap). Nel corso dell'attivita' di accertamento e' emerso che il titolare della ditta cessata nel 2005, al fine di evitare gli obblighi previsti per gli acquisti intracomunitari, documentava l'effettiva importazione di autoveicoli usati da Paesi dell'Unione Europea mediante apparenti acquisti nazionali dai suddetti soggetti interposti i quali emettevano fatture false, con false autocertificazioni allegate (atto sostitutivo di notorieta') attestanti l'avvenuta regolarizzazione degli obblighi in materia di Iva ''intracomunitaria''. L'importo delle operazioni ammonta a oltre un milione e mezzo di euro, con conseguente frode all'Erario per l'Iva di 310mila euro. Il titolare della ditta aveva considerato alcuni acquisti di autoveicoli usati esteri rientranti nel regime agevolativo dell'Iva denominato del ''margine'' (che consente il calcolo dell'imposta sulla differenza fra il prezzo di acquisto e quello di vendita) anziche' in quello, dovuto, degli ''acquisti intracomunitario'' con conseguente mancato pagamento dell'Iva per un importo di 31mila euro, inoltre aveva omesso di dichiarare ricavi e dedotto costi non deducibili per un importo complessivo di un milione e seicentomila euro, ancora omesso il versamento di una Iva dovuta afferente ai ricavi non dichiarati, ai costi non deducibili ed altre tipologie di operazioni per un importo complessivo di 335mila euro, nonche' dell'Irap per 68mila euro, ha effettuato e ricevuto trasferimenti di denaro contante per due milioni e trecentomila euro.

 

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