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Procura dei veleni a Reggio

 

Procura dei veleni a Reggio: forse la seconda cimice nell’ufficio di Neri c’era

16 mag 08 Per circa due ore il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Neri, e' stato sentito stamani dal procuratore vicario di Catanzaro, Salvatore Murone. L'interrogatorio di Neri rientra nell'ambito di una indagine avviata dalla Procura di Catanzaro dopo la denuncia fatta dallo stesso magistrato reggino e dal Procuratore Generale di Reggio Calabria, Giovanni Marletta, a seguito della pubblicazione della notizia del ritrovamento di una seconda microspia, dopo quella trovata nell’ufficio di Gratteri, questa volta però nell'ufficio di Neri. Il ritrovamento è stato smentito sia da Marletta che dalla Procura di Catanzaro, che già indaga sul ritrovamento di una microspia in una stanza adibita ad archivio del pm di Reggio, Nicola Gratteri. Neri, che è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti, ha fornito ai magistrati di Catanzaro alcuni documenti dai quali emergono progetti di attentati e minacce nei suoi confronti, alcune interrogazioni parlamentari ed il materiale relativo ad alcune indagini da lui svolte.Neri ha detto di avere " chiesto accurati accertamenti circa le notizie relative al ritrovamento della microspia. Ho fiducia nella procura di Catanzaro che sicuramente farà luce su questa vicenda".

L’avvocato di Neri “La seconda cimice forse c’era”. "Anche se ufficialmente è stato smentito il ritrovamento di una microspia nell'ufficio di Francesco Neri, noi riteniamo che si debba comunque indagare per una serie di motivi". E' quanto ha detto l'avvocato Lorenzo Gatto, legale del sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Neri. "L'indagine della Procura di Catanzaro - ha aggiunto - dovrà chiarire ora ufficialmente se questa microspia è esistita oppure no. Perché se c'era riteniamo che si tratti di un fatto gravissimo, considerato che poi si fa riferimento anche a strane aziende private che avrebbero fatto la bonifica degli uffici giudiziari. Se l'esistenza della microspia non corrisponde al varo la vicenda assume una gravità ancor maggiore perché non si capisce come mai è stato tirato in ballo proprio Francesco Neri". Il legale del PG reggino ha poi evidenziato la preoccupazione "perché non vorremmo che fosse in atto, nei confronti del mio assistito, un disegno di delegittimazione che vuole colpire le delicate indagini compiute in questi ultimi anni, come ad esempio quella sui rifiuti radioattivi, su Ilaria Alpi, su un presunto comitato d'affari a Messina e tante altre che hanno evidenziato i rapporti tra colletti bianchi e criminalità"

Minacce ed un attentato denunciati da Neri. C'é anche il contenuto di una intercettazione ambientale relativa ad un progetto di attentato, nella documentazione presentata stamani dal sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Neri, sentito stamani dal Procuratore Vicario di Catanzaro, Salvatore Murano. La documentazione è relativa ad una intercettazione ambientale fatta nell'agosto del 2007 nell'ambito di una indagine attualmente in corso su esponenti della criminalità organizzata. Uno degli indagati intercettati, secondo quanto si è appreso, conversando con l'altra persona ha pronunciato la frase "Francesco Neri, ammazzatelo, ammazzatelo...ditelo a Ibrahimovic che lui non sbaglia mai...". Nel materiale fornito alla Procura di Catanzaro, inoltre, ci sono anche alcuni documenti di un collaboratore di giustizia morto in Umbria nei mesi scorsi. Prima della morte il pentito ha rilasciato alcune dichiarazioni secondo le quali al Pg Neri sarebbero state tolte tutte le principali indagini tra cui quella chiamata 'Gioco D'Azzardò relativa ad un presunto comitato d'affari operante a Messina e del quale avrebbero fatto parte esponenti politici, persone legate alla massoneria ed alla criminalità organizzata.

 

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