Dir.resp. Pippo Gatto

 

Scoppia il caldo in Calabria, a Reggio bagni a mare, Coldiretti “rischio siccità a sud”, ma arrivano i primi incendi

27 mag 08 A Reggio Calabria, una delle città in cui è prevista l'ondata di calore di fine maggio, stamani si registra una temperatura di 24 gradi ed una umidità del 46%. Vista la bella giornata c'é chi ha deciso, nonostante il giorno feriale, di recarsi in spiaggia per fare il bagno per poi dedicarsi a qualche ora di sole per una prima abbronzatura. Non sono stati segnalati malori o disagi provocati dal caldo. L'Ufficio della Protezione Civile del Comune di Reggio Calabria ha rivolto un invito ai cittadini perche' evitino di esporsi al sole nelle ore di punta. L'invito della Protezione civile e' stato rivolto dopo che il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un bollettino di allerta per un aumento delle temperature al Centro-Sud, con valori massimi superiori alla media, che potrebbero raggiungere domani i 30 gradi. La Protezione Civile raccomanda ai cittadini di assumere molta acqua e tenere le imposte chiuse per mantenere bassa la temperatura negli ambienti. Particolare attenzione anche alla dieta che deve essere ricca di frutta e verdure fresche ed evitare cibi ipercalorici che contribuiscono ad aumentare la temperatura corporea. Anche nelle altre città della regione colonnine di mercurio intorno ai trenta gradi come a Cosenza e Vibo.

Coldiretti: Rischio siccità a sud. "L'allerta della protezione civile per il caldo nel Centro e Sud Italia, con la città di Bari che toccherà addirittura il livello 3, fa salire la preoccupazione per il rischio siccità, poiché gli invasi della Regione Puglia hanno un deficit idrico di 226 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno". E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che "a rischio sono soprattutto le produzioni orticole, con la previsione di un calo di investimenti del 20-25% per il pomodoro". "Il fatto che gli invasi della Puglia contengano solo 526 milioni di metri cubi di acqua rispetto ai 752 dello scorso anno, secondo le rilevazioni effettuate all'inizio del mese, fa aumentare le preoccupazioni - sottolineano dall'organizzazione degli imprenditori agricoli - sulle disponibilità irrigue per le coltivazioni che aumentano con l'innalzarsi delle temperature in molto anticipo rispetto all'arrivo dell'estate". "E' allarme anche in Basilicata - aggiunge la Coldiretti - con gli invasi lucani utilizzati dall'agricoltura del Metaponto che sono vuoti per due terzi della loro capacità: nelle dighe di Pertusillo e Monte Cotugno sono immagazzinati solo 210 milioni di metri cubi di acqua, meno della metà dei 500 milioni di metri cubi presenti nello stesso periodo dell'anno scorso. Mentre la situazione - conclude - è al momento più tranquilla nelle regioni del Nord dove i grandi laghi si trovano tutti su livelli ben al di sopra delle medie storiche"

Canadair in volo: 15 incendi tra Calabria e Sicilia. Caldo e scirocco al Centro-Sud alimentano gli incendi boschivi, 15 dei quali hanno richiesto nelle ultime 48 ore l'intervento dei Canadair del Dipartimento della Protezione civile. In Sicilia la quasi totalita' dei roghi: cinque ieri - che risultavano spenti al tramonto - e nove oggi. Sempre al Sud, nella provincia di Reggio Calabria, ieri un incendio boschivo ha interessato un'area ricoperta da macchia mediterranea ma e' stato spento nel tardo pomeriggio grazie al lavoro congiunto delle squadre di terra e di quelle aeree. Messina, Palermo, Caltanissetta ed Agrigento sono le province maggiormente interessate dagli incendi boschivi, sui quali stanno lavorando, gia' dalle prime luci del giorno, i Canadair. La loro azione e' stata ostacolata dalla presenza di forti venti di scirocco che, oltre ad alimentare i roghi, hanno contribuito ad un aumento del moto ondoso dei mari rendendo particolarmente difficile il rifornimento d'acqua dei mezzi aerei anfibi. Il lavoro dei piloti dei Canadair sara' comunque assicurato finche' le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza. Nella lotta agli incendi boschivi, ricorda la Protezione civile, molto possono fare anche i cittadini: rispettando l'ambiente, evitando comportamenti che possono innescare le fiamme e segnalando tempestivamente ai numeri d'emergenza 1515 o 115 anche le prime avvisaglie di un possibile rogo.