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Due bombe scoperte a Papanice
Due bombe scoperte a Papanice, forse destinate al procuratore della DDA Bruni. Usato oltre un chilo di tritolo. Un arresto 15 mag 08 Due ordigni esplosivi sono stati scoperti dagli agenti della Polizia di Stato nella frazione Papanice di Crotone, dove nei mesi scorsi si sono verificati una serie di omicidi nell'ambito di una guerra tra le cosche della 'ndrangheta. I due ordigni, secondo quanto si e' appreso, sono di alto potenziale ed erano pronti per essere utilizzati. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una serie di perquisizioni e controlli che, dopo gli omicidi dei mesi scorsi, sono stati intensificati. Le due bombe, secondo gli inquirenti, se utilizzate avrebbero potuto creare danni di grave entità a persone o strutture Forse destinate al Procuratore della DDA Bruni. Una delle ipotesi che gli investigatori stanno valutando è quella che i due ordigni trovati nella frazione Papanice di Crotone dovevano essere utilizzati per un attentato contro il sostituto procuratore della Repubblica, Pierpaolo Bruni. Il progetto di attentato fu scoperto nel maggio del 2006 quando furono trovati alcuni mezzi rubati. Successivamente, alcuni collaboratori di giustizia spiegarono che quei mezzi dovevano servire ad un commando incaricato di uccidere il pm di Crotone, applicato alla Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni. Del commando, secondo quanto emerso dalle indagini compiute nelle settimane scorse che hanno portato a numerosi arresti, avrebbe fatto parte anche Luca Megna, l'uomo ucciso il 22 marzo scorso a Papanice di Crotone. Altre due persone, che avrebbero avuto il compiuto di uccidere il magistrato sono state arrestate il 7 aprile scorso nell'ambito dell'operazione Eracles che ha portato al fermo di 39 persone. La risposta al delitto di Megna, nel quale furono ferite la figlia e la moglie, fu l'omicidio di Giuseppe Cavallo, di 27 anni, anche lui vittima di un agguato mentre si trovava in compagnia della moglie e della figlioletta. A questi due delitti era poi seguito l'omicidio di Francesco Capicchiano, di 33 anni, ucciso mentre camminava, armato, nel centro di Isola Capo Rizzuto. Nelle settimane scorse gli agenti della polizia di Stato avevano scoperto, in due distinte operazioni compiute sempre nella frazione Papanice di Crotone, numerose armi e munizioni. Il due maggio scorso gli agenti della squadra mobile avevano trovato e sequestrato una mitraglietta skorpion ed una Mp5 (di fabbricazione tedesca), un fucile mitragliatore kalashnikov, altri fucili, alcuni revolver ed un migliaio di proiettili di vario calibro. La settimana successiva sono stati trovati due fucili mitragliatori, alcune pistole, un carabina Winchester ed un ingente quantitativo di proiettili nascosti in diverse zone della frazione di Papanice. Tutte le armi sono state sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se sono state utilizzate nella serie di omicidi avvenuti nel crotonese negli ultimi mesi nell'ambito di una violenta guerra di mafia tra le locali cosche della 'ndrangheta. Usato oltre un chilo di tritolo. Sono stati confezionati con un ingente quantitativo di tritolo i due ordigni esplosivi trovati dagli agenti della polizia di Stato nella frazione Papanice di Crotone. Il primo ordigno era composto da un tubo metallico, con all'interno del tritolo, dal quale fuoriusciva una miccia. E' stato poi trovato un secondo ordigno, molto più potente, composto da tre tubi metallici all'interno dei quali c'era un chilogrammo di tritolo. Entrambe le bombe, secondo quanto accertato dagli artificieri, erano nella possibilità di esplodere e sarebbero state confezionate da un esperto. Il secondo ordigno, in particolare, era nella possibilità di distruggere, secondo quanto fanno rilevare gli inquirenti, una automobile blindata provocando danni in un raggio di 20-30 metri dalla sua collocazione. La tipologia delle bombe ed il loro potenziale confermerebbero l'ipotesi che i due ordigni potevano essere utilizzati per un attentato contro il pm Pierpaolo Bruni. Un arresto. Un uomo, Michele Aracri, di 68 anni, e' stato arrestato a Crotone dagli agenti della squadra mobile e del Servizio Centrale Operativo (Sco), nell'ambito delle indagini che hanno portato al ritrovamento di due bombe di alto potenziale. I due ordigni sono stati trovati in un magazzino nella disponibilita' di Aracri. Nel magazzino sono state trovate anche 31 cartucce calibro 7,65. All'operazione hanno partecipato gli artificieri della Polizia di Stato e unita' cinofile. Questore Crotone “Indagini sull’uso dell’esplosivo”. ''Allo stato non abbiamo alcuna idea sull'utilizzo che doveva essere fatto dell'esplosivo che abbiamo sequestrato''. Lo ha detto il questore di Crotone, Gaetano D'Amato, parlando con i giornalisti del sequestro del materiale esplosivo nella frazione Papanice di Crotone. Quella del possibile utilizzo dell'esplosivo per un attentato al pm Pierpaolo Bruni e' una delle ipotesi che e' al vaglio degli investigatori, che stanno svolgendo, in questo senso, specifici accertamenti. ''Certo - ha proseguito il questore di Crotone - e' un dato oggettivo che l'ordigno fosse gia' assemblato e pronto per l'uso. Su dove, in quale contesto e ai danni di chi dovesse essere utilizzato, non abbiamo, pero', nessuna idea''.
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