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I dipendenti Why Not chiedono lumi sul loro futuro
I dipendenti Why Not chiedono lumi: di tutto si parla tranne che del nostro futuro 02 giu 08 Il comitato "Lavoratori Why Not"
ha scritto una lettera aperta "per sensibilizzare l'opinione
pubblica" sulla vertenza che riguarda i dipendenti in vista dell'incontro
previsto per domani. "Da tempo - è scritto nella lettera
inviata, tra gli altri, anche al presidente della Regione, Loiero
- si sente parlare tramite i mass media del cosiddetto caso Why Not,
nello specifico vengono riportate intercettazioni, dichiarazioni,
smentite, perquisizioni, con tanto di nomi di personaggi noti come
Prodi e Mastella. Si parla di corruzione, di massoneria e si mette
in discussione anche l'operato di magistrati e giudici. Un caso eclatante
che ormai è impresso nella mente dei calabresi e degli italiani,
visto che persino le testate giornalistiche nazionali si sono occupate
di questa scottante situazione". "Tuttavia nello specifico,
poi - prosegue la missiva - ben pochi sanno cos'é la Why Not,
di cosa si occupa, e chi realmente fa parte di questa società.
Della società Why Not fanno parte circa 600 persone, impiegati,
con vari inquadramenti e mansioni che ormai dal 2003 svolgono, sarebbe
meglio parlare al passato, attività lavorativa presso vari
settori e uffici della Regione. I lavoratori sono stati suddivisi
in 3 gruppi, addetti al censimento patrimoniale, addetti ai servizi
amministrativi e addetti al monitoraggio della rete idrografica. L'attività
finora svolta è stata di massima utilità per l'ente
stesso, tanto che molti dirigenti di settori spesso hanno dichiarato
che la presenza negli uffici degli impiegati Why Not é insostituibile
e di vitale importanza". I lavoratori lamentano il verificarsi
di "innumerevoli manifestazioni e occupazioni sostenute dal solo
supporto delle sigle sindacali a cui seguirono allusive promesse e
soluzioni ingannevoli, oltre che tavoli tecnici e incontri con politici,
tra cui lo stesso presidente della Regione Loiero, il quale, pur affermando
continuamente che ha a cuore la nostra situazione, poi nel concreto
ha dimostrato ben poco. Oggi la situazione assume aspetti alquanto
gravi evidenziando il paradosso dei paradossi, gli stessi impiegati
Why Not sperimentano che, dopo aver prestato attività lavorativa
nei vari compartimenti e uffici della Regione Calabria, per i mesi
dal maggio 2008 ad oggi luglio 2008, non solo non sono stati retribuiti
per mano di alcuni dirigenti regionali, i quali, pur sapendo che i
lavoratori hanno prestato servizio con tanto di validità contrattuale,
per motivazioni non comprese, vengono meno ad alcuni punti contrattuali
continuano a rifiutarsi di dare mandato di pagamento delle relative
fatture alla società Why Not e quindi ai lavoratori stessi,
ma inducono la stessa a riconfermare mediante telegramma i licenziamenti
di quest'ultimi". "Concludiamo urlando a gran voce - è
scritto nella lettera - che ci venga dato subito tutto ciò
che ci spetta e speriamo vivamente che, chi preposto, nell'incontro
del 3 luglio, capisca in che situazione ci troviamo e risolva tutto
in modo tempestivo".
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