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Lavoratori Sviluppo Italia Calabria a rischio

 

Sit in dei lavoratori di Sviluppo Italia davanti la Regione. Attivato tavolo di concertazione

18 lug 08 Si è svolta davanti a palazzo Alemanni un sit-in di protesta dei lavoratori di Sviluppo Italia Calabria, che chiedono alla Regione di risolvere la vertenza occupazionale. "Con la finanziaria del 2007 - ha detto il responsabile aziendale della Fisal-Cgil, Tommaso Savoia - è stato stabilito che la società regionali di Sviluppo Italia fossero cedute all'ente Regione, che aveva l'obbligo di conservare il livello occupazionale". "I vertici nazionali della società e la Regione - ha aggiunto il dirigente del settore credito dell'Ugl, Armando Mascaro - hanno firmato un protocollo d'intesa lo scorso settembre, impegnandosi a mantenere questi accordi. Due giorni fa, invece, i lavoratori sono stati informati della decisione di Sviluppo Italia di bloccare il lavoro autonomo delle microimprese". "Per motivi che non conosciamo - ha proseguito il segretario regionale della Fiba-Cisl, Tommaso Perri - viene impedito a 140 lavoratori di proseguire la loro attività, nonostante negli ultimi anni i risultati raggiunti nel finanziamento dei prestiti d'onore, nella creazione di microimprese e franchising sia stato lodevole, come dimostrano le 14 mila aziende nate nell'ultimo triennio grazie a Sviluppo Italia Calabria". I sindacati hanno chiesto un incontro con il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, in cui chiederanno di risolvere la vertenza occupazionale, ricordando al Governatore che le professionalità di questi lavoratori possono essere utilizzate nelle iniziative finanziate con i fondi Por 2000-2006 e nel progetto della Banca per il sud.

Attivato un tavolo di concertazione. Un tavolo con Sviluppo Italia è stato chiesto e ottenuto dal presidente della Regione Agazio Loiero per cercare di superare la vertenza che vede coinvolti circa 140 lavoratori calabresi dell'Agenzia di Sviluppo Italia. Lo rende noto l'ufficio del Portavoce. Loiero, che nel pomeriggio ha ricevuto le organizzazioni sindacali - su loro sollecitazione, dopo che ieri i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione - pur sottolineando la marginalità del ruolo che la Regione ricopre in questa vertenza, si è impegnato, su richiesta espressa degli stessi sindacati, a convocare un tavolo con l'agenzia di Sviluppo Italia che si terrà a Roma il prossimo martedì 22 luglio. A tale incontro parteciperanno rappresentanti della Regione, dei sindacati e dei lavoratori. Durante la riunione di oggi pomeriggio sono intervenuti Roberto Castagna della Uil, Aldo Federico della Cgil, Luigi Scalise della Cisl e Antonio Franco dell'Ugl. Tutti hanno riconosciuto a Loiero sensibilità nell'aver accolto celermente la richiesta di sostegno da parte dei lavoratori in questa delicata vertenza.

L’Agenzia nazionale investimenti: pronti a responsabilità chiare. La recente disdetta, da parte di Sviluppo Italia, "del verbale del 13 novembre 2007 sottoscritto con le organizzazioni sindacali e la Regione ha, tra l'altro, l'obiettivo di generare una reazione positiva da parte della Regione che consenta, in breve tempo, di superare le incertezze che preoccupano le organizzazioni sindacali e i lavoratori e di realizzare le previsioni di legge". Lo afferma, in una nota, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, già Sviluppo Italia che "ribadisce ancora una volta la sua totale disponibilità ad assumersi responsabilità chiare e precise". "In merito alle notizie riportate oggi dagli organi di stampa locali - è scritto nella nota - l'Agenzia precisa che per Sviluppo Italia Calabria, come per le altre società regionali, sono state avviate trattative con la Regione sin dal 31 luglio 2007 per definire un percorso societario concordato che consentisse di garantire il rispetto degli obblighi fissati dalla Legge Finanziaria 2007 (che prevede la cessione delle Regionali) e, nel contempo, di individuare soluzioni idonee a tutelare e valorizzare le risorse professionali presenti in azienda". "In tutto questo periodo - prosegue la nota - l'Agenzia, nell'attesa dell'individuazione di soluzioni adeguate, ha sostenuto una situazione finanziaria oggettivamente sempre più difficile: va ricordato, infatti, che il bilancio 2006 di Sviluppo Italia Calabria si è chiuso con una perdita di 9 milioni di euro e che il bilancio 2007 si è chiuso con perdite per circa 5,4 milioni di euro. Non solo: il pagamento degli stipendi di Sviluppo Italia Calabria comporta per l'Agenzia un impegno pari a oltre 500.000 euro al mese, posto in essere anche per il mese di luglio, a fronte di un fatturato, integralmente garantito da attività affidate dall'Agenzia, largamente insufficiente alla copertura di tali costi". "La legislazione vigente, come è noto - prosegue l'Agenzia - prevede che entro il 31 dicembre 2008 si completi il Piano di riordino delle società controllate dall'Agenzia, tra cui le società regionali. Il Piano ha già condotto alla liquidazione di 7 società regionali, alla cessione di 3 e all'accordo formale per la cessione di altre 4". "In tale quadro, ed in assenza di concreti riscontri da parte dell'amministrazione regionale - prosegue la nota - si colloca la recente disdetta del verbale del 13 novembre 2007 sottoscritto con le organizzazioni sindacali e la Regione. Pertanto l'Agenzia conferma che il comportamento e le decisioni dei suoi rappresentanti sono stati ispirati dal pieno e totale rispetto della legislazione vigente e dalla completa assunzione delle proprie responsabilità e ribadisce ancora una volta la sua totale disponibilità ad assumersi responsabilità chiare e precise, ma esclusivamente in presenza di condizioni che consentano di individuare un positivo e definitivo esito della vicenda".

 

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