Dir.resp. Pippo Gatto

Suor Tania: “Padre Fedele mi scaraventò sul letto e mi violentò”. Padre Fedele : "Tutto falso, sono innocente"

Era il giorno della partenza di Padre Fedele per una missione in Africa quando la suora, che accusa il frate, avrebbe subito la prima violenza sessuale. A raccontarlo è stata stamani la suora durante la sua deposizione dinanzi ai giudici del tribunale di Cosenza dove è in corso il processo a porte chiuse che vede imputati padre Fedele Bisceglia ed al suo segretario, Antonello Gaudio. La religiosa ha raccontato di essersi recata nella camera di Padre Fedele per portargli il pranzo. "Quando entrai nella stanza - ha detto la suora ai giudici - padre Fedele mi afferrò i polsi, mi scaraventò sul letto e mi violentò per la prima volta. Padre Fedele si macchiò il saio con il sugo della pasta perché durante la violenza il vassoio con il pranzo cadde a terra". Con molta lucidità la suora che accusa Padre Fedele di averla violentata sta ricostruendo i cinque presunti episodi in cui avrebbe subito abusi. Durante il racconto, davanti ai giudici del Tribunale di Cosenza dinanzi ai quali è in corso il processo al frate ed al suo segretario Antonello Gaudio, la suora ha avuto qualche momento di silenzio dovuto all'imbarazzo nel ripercorrere i particolari delle presunte violenze subite. La religiosa ha raccontato anche di un episodio durante il quale padre Fedele, tenendola per un braccio, l'avrebbe trascinata nella sua stanza dove successivamente avrebbe abusato di lei. La deposizione della suora è proseguita con il racconto di episodi in cui, secondo quanto sta riferendo, subì abusi sessuali, ripercorrendo le fasi in cui decise di denunciare gli abusi subiti.

Padre Fedele replica: Tutto falso, sono innocente. ''E' tutto falso. Sono innocente''. E' quanto ha detto padre Fedele Bisceglia nel corso dell'udienza del processo che lo vede imputato per violenza sessuale ad una suora. Il frate, al termine dell'udienza di oggi, avvenuta verso tarda ora, che ha visto la deposizione della suora, ha fatto delle dichiarazioni spontanee. ''Io perdono - ha detto - ma e' duro, terrificante e desolante ascoltare una suora che calunnia e dice menzogne con grande disinvoltura. Dio perdoni lei e le altre suore che sono venute qua oggi. C'era uno stuolo di sorelle a farle da corona mentre io non ho visto nessun sacerdote ma soltanto i poveri e qualche fidato amico e amica''. Al termine del controesame della suora i difensori di padre Fedele, gli avvocati Eugenio Bisceglia e Franz Caruso hanno detto che ''riguardo alle presunte violenze ricevute ancora una volta non e' stato dato uno straccio di prova che possa corroborare il sorgere di questo processo. E' un racconto molto contraddittorio e caratterizzato da molti 'non ricordo'''. Il processo proseguira' il 22 ottobre prossimo.

Legale suora “Confermate tutte le accuse”. ''La suora ha confermato tutti gli episodi di violenza senza perplessita' o esitazioni''. Lo ha detto l'avvocato Marina Pasqua, legale della suora che avrebbe subito violenze sessuali da padre Fedele. ''Si e' trattato - ha aggiunto - di un'udienza svoltasi senza alcuna sorpresa poiche' cio' che ha dichiarato la suora e' risultato perfettamente aderente a quanto sostenuto in querela e nelle sue successive dichiarazioni. E' stata una deposizione che non ha lasciato margini d'incertezza all'autenticita' di quanto narrato''. L'interrogatorio della suora sta ancora proseguendo. La religiosa sta rispondendo alle domande dei difensori di Padre Fedele e del suo segretario, Antonio Gaudio.

La suora accompagnata da 20 consorelle. Ripreso questa mattina a Cosenza il processo a padre Fedele Bisceglia ed al suo segretario Antonello Gaudio accusati di violenza sessuale nei confronti di una suora. Nell'udienza di stamani sarà sentita la superiora generale dell'ordine delle suore francescane dei poveri, suor Tiziana Merletti. Successivamente sarà sentita anche la suora vittima delle presunte violenze suor Tania Alesci. Il processo, così come disposto nelle precedenti udienze, è iniziato poco prima delle 10 a porte chiuse. Una trentina le Suore Francescane dei Poveri, provenienti dalle diverse sedi dell'Ordine che sono giunte nel palazzo di giustizia di Cosenza. Abbastanza curato invece l’arrivo di suor Tania arrivata in tribunale con un’auto civetta della QUtsura di Cosenza, una Punto blu, oscurata dall’interno con dei fogli di giornale in modo da non far trasparire alle numerose telecamere presenti alcuna immagine. L’auto, giunta intorno alle 9, per evitare i cronisti è entrata dal retro del tribunale attraverso al porta carraia di servizio, normalmente usata dai magistrati e dalle forze di polizia per le tradotte dal carcere. Le religiose, giunte invece con un pulmino, sostano ora nei pressi dell'aula del tribunale dove é in corso il processo- Nel palazzo di giustizia di Cosenza sono giunti anche i genitori e le sorelle della suora che avrebbe subito le violenze sessuali. Le suore hanno deciso di essere presenti all'udienza di stamani per esprimere vicinanza e solidarietà alla loro consorella che sarà sentita dai giudici del tribunale di Cosenza. Padre Fedele appena giunto in tribunale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ma ha soltanto distribuito un volantino del Movimento Donne Cattoliche Cosentine, che l sostengono e gli ricordano le “Beatitudini”: “Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”, testuali parole.

Iniziata la deposizione. Sta deponendo la suora che accusa padre Fedele Bisceglia di violenza sessuale. E' previsto che l'udienza, che si sta svolgendo a porte chiuse. proseguirà per molte ore. Numerose consorelle della religiosa e i suoi familiari stanno attendendo l'esito della testimonianza. In tribunale presenti anche molti giornalisti e sostenitori del sacerdote. "Siamo stanche di sentire il nome della nostra sorella e dell'istituto infangato - ha detto suor Tiziana Merletti, superiora generale dell'ordine delle Suore francescane dei poveri - Ieri sera quando siamo arrivate ci hanno mostrato un volantino in cui c'erano dei deliri religiosi. Siamo stanche di tutte le minacce che continuano ad arrivare e che impediscono alla suora di ricominciare a vivere e questo per il coraggio che ha avuto di parlare.Ci chiediamo fino a quando una donna debba continuare a pagare per le violenze che ha subito. Oggi siamo qui così numerose e provenienti da tutte le comunità d'Italia per esprimere solidarietà a lei che in questo momento è in aula e sta raccontando la verità ma anche per lanciare un segnale di speranza affinché ci sia giustizia e tutte le donne possano vivere con verità e serenità la loro vita".