Dir.resp. Pippo Gatto

 

Ciucci (Anas) "Ponte sullo stretto tra 2 anni prima pietra, pronto nel 2016". Presidente Lombardo “Farò l’impossibile per farlo, opera motore delle infrastrutture”. Scettica Legambiente

28 lug 08 "Il Ponte sullo stretto si farà". Ne è certo il presidente dell'Anas Pietro Ciucci che conferma i tempi previsti per la sua realizzazione: "Entro il 2010 la prima pietra e sei anni dopo l'apertura al traffico". "Sul Ponte sullo Stretto - ha ribadito Ciucci a Catania, a margine di un incontro con il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sulle infrastrutture nell'isola - abbiamo un nostro programma realistico: all'inizio del prossimo anno vogliamo essere pronti con l'attività finale di progettazione e dare il via al contraente generale. L'apertura dei cantieri è prevista per maggio-giugno 2010 e, dopo circa sei anni di lavoro, entro la fine del 2016 ci sarà l'apertura al traffico"

Lombardo” farò l’impossibile, ponte motore delle infrastrutture”. "I tempi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto ribaditi da Pietro Cucci io credo che più che una speranza siano una certezza perché il governo è si è impegnato al rispetto di queste scadenze". Lo ha affermato a Catania il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a margine di un incontro con il presidente dell'Anas. "Io da siciliano e da presidente della Regione - ha aggiunto Lombardo - farò l'impossibile affinché questi tempi vengano rispettati anche perché non abbiamo alternative al Ponte. Le ferrovie dello Stato stanno attuando una seri di modifiche, con convogli sempre più lunghi, che porteranno alla sospensione del servizio traghetti nello Stretto. Le alternative - ha concluso Lombardo - saranno o scendere dai treni e traghettare a piedi, come si faceva ai tempi delle valige di cartone, o il Ponte che ci collegherà in continuità con l'Europa".
Il ponte sullo Stretto di Messina, ma anche il piano di intervento straordinario per le strade siciliane. Questi gli argomenti dell'incontro fra il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, tenutosi oggi nella sede di Catania della Regione. "Non mi stancherò mai di ripeterlo - ha detto Lombardo -: il ponte è il motore di tutte le infrastrutture. Saremo attenti e in prima fila affinché il governo nazionale restituisca le coperture finanziarie stornate. Abbiamo ricevuto assicurazioni in merito, ma certo non molliamo la presa". Lombardo e Ciucci hanno parlato anche dei tempi previsti per la realizzazione dell'opera e degli interventi viari connessi. "La rete stradale siciliana - ha proseguito Lombardo - ha bisogno di interventi strutturali da concordare con il governo nazionale". "Il faccia a faccia con i vertici dell'Anas - ha concluso il presidente della Regione - è servito ad acquisire informazioni sui finanziamenti per il completamento della Catania-Gela, della Palermo-Agrigento, della nord-sud (Santo Stefano di Camastra-Gela) e della Ragusa-Catania". Lombardo ha posto all'attenzione di Ciucci altre due proposte: una strada veloce che possa consentire di raggiungere velocemente l'Etna, la realizzazione di una tangenziale che possa collegare il ponte Primosole con San Gregorio, passando da Paternò e Misterbianco.

Scettica Legambiente. "L'ottimismo di Ciucci e Lombardo non è confortato dai dati obiettivi. Fatti fuori con l'operazione Ici i fondi ex Fontecna, dovrebbero spiegare con quali soldi si farebbe il Ponte". Lo dice Legambiente Sicilia, commentando le dichiarazioni del presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, e del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo sulla prossima realizzazione del ponte sullo Stretto. "Crediamo non si andrà oltre le dichiarazioni di maniera e qualche progettazione - proseguono gli ambientalisti -. Il vero problema dei trasporti siciliani è il progressivo abbandono dei servizi ferroviari e del traghettamento. Per risolverlo non serve il Ponte ma che Regione e Stato investano di più nei contratti di servizio con le ferrovie. Vedere ancora il trasporto su gomma come orizzonte è fuori da ogni logica perché farebbe aumentare la dipendenza dal petrolio e influirebbe negativamente sul clima"