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Dir.resp. Pippo Gatto |
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In aumento gli incidenti causati da pirati della strada
Aumentano le vittime (30%) e gli in incidenti (+74%) a causa di pirati della strada 22 lug 08 Sono 136 gli episodi di pirateria stradale
osservati dall'Asaps, l'Associazione sostenitori della Polstrada,
nel primo semestre dell'anno, con 48 persone uccise e 127 ferite.
L'incremento è del 74% rispetto ai 78 eventi dello stesso periodo
2007, del 30% l'aumento delle vittime (37 lo scorso anno) e addirittura
del 92% quello dei feriti rispetto ai 66 dei primi sei mesi dello
scorso anno. Il monitoraggio riguarda però - precisa l'Asaps
- solo una piccola parte degli eventi effettivamente accaduti. Gli
episodi passati al setaccio dall'Osservatorio istituito dall' associazione
sono quelli più gravi: il 75% degli autori viene poi smascherato,
mentre il 25% resta ignoto. Su 136 inchieste monitorate, 102 hanno
condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 48 occasioni
(47,1% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre
54 (52,9%). Su tutti questi eventi pesa l'ombra dell'alcol e delle
droghe: in 49 casi ne è stata accertata la presenza, ma è
un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato
'attendibile'. "Bisogna infatti considerare - sottolinea il presidente
Giordano Biserni - che la positività dei test condotti è
riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile
sia stato identificato, dunque 102 su 136. In diversi casi, poi, gli
investigatori non possono più sottoporre il pirata a controllo
alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni
dall'evento". Gli eventi mortali sono stati 45 (33,1%), mentre
quelli con lesioni 91 (66,9%), con 48 vittime e 127 persone ospedalizzate.
"E' ovvio - aggiunge Biserni - che al nostro esame passano solo
gli atti di pirateria più grave, quelli che 'bucano' la cronaca
o che i nostri 700 referenti sul territorio selezionano sulla scorta
di precisi standard di riferimento". La regione che vanta il
poco invidiabile primato è la Lombardia (21 episodi), seguita
da Lazio (17), Emilia-Romagna e Campania (16), Toscana (12), Piemonte
e Liguria (9), Veneto (7), Sicilia e Marche (6), Molise e Puglia (5),
Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Calabria (2), Valle d'Aosta e Trentino
Alto Adige (1). Isole felici Umbria, Abruzzo e Basilicata, le uniche
regioni dove non sono avvenuti eventi gravi. Le categorie deboli della
strada, soprattutto anziani e bambini, pagano un prezzo altissimo
in termini di mortalità e lesività: 27 sono gli anziani
coinvolti, 17 i bambini, rispettivamente il 19,9% ed il 12,5%. L'Osservatorio
Asaps-il Centauro sulla pirateria ha preso in esame anche la presenza
di conducenti stranieri: il 35,3% dei pirati identificati è
risultato forestiero. "Parliamo - spiega Biserni - di 36 conducenti
su 102, un elemento che conferma altre nostre precedenti analisi sulla
sinistrosità. Indicativo anche il fatto che il 16,9% delle
vittime sia straniero, si può dire che si tratta di una vera
e propria categoria debole che si aggiunge alle altre". Il 51,5%
degli atti di pirateria - 70 su 136 - avviene di giorno. L'identikit
del pirata? "Nella maggior parte dei casi - conclude il presidente
dell'Asaps - si tratta di uomini tra i 18 ed i 44 anni, spesso sotto
l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti, mancanza della patente
(o ritirata), assicurazione falsa o scaduta (fenomeno sempre più
pervasivo), e per questo decide di fuggire, sottraendosi alle proprie
responsabilità. Le pene, peraltro, rimangono non elevatissime:
da un anno a tre anni. Ora le sanzioni per l' omicidio colposo sono
però diventate più pesanti. Le vocazioni alla fuga irresponsabile
dovrebbero calare, se non altro per il fatto che tre pirati su quattro
vengono scoperti".
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