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Decapitate le cosche della Piana, i Piromalli-Molè

 

Cosche della Piana decapitate, il PG Pignatone promette novità. Le carte su Dell’Utri a Palermo. Il rapporto mafia-politica evidenziato negli interventi alla Camera

24 lug 08 "Mi auguro che ci siano presto novità. Comunque abbiamo già ottenuto un bel risultato". E' questo il commento del procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, il giorno dopo l'operazione che ha disarticolato i vertici delle cosche Piromalli e Molé di Gioia Tauro con il fermo di 18 persone. Terminata la fase operativa, i magistrati della Dda reggina sono ora in attesa di ricevere il materiale che è stato sequestrato nel corso dell'operazione. In particolare gli inquirenti aspettano di vedere cosa è stato trovato nelle celle dei principali boss detenuti. Le carte non sono ancora arrivate a Reggio, dal momento che quasi tutti i controlli sono stati fatti in istituti penitenziari di altre regioni. Nei prossimi giorni, inoltre, cominceranno gli interrogatori di garanzia che si svolgeranno nei tribunali delle città in cui i fermi sono stati eseguiti. Oltre a Palmi, dunque, dove c'é il maggior numero di indagati, gli interrogatori si svolgeranno a Milano, dove è stato fermato il reggente della cosca, Antonio Piromalli, figlio del boss detenuto Giuseppe, Busto Arsizio (Varese), e Roma.

Le carte su Dell’Utri trasmesse a Palermo. Copie delle carte dell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria riguardanti il senatore Marcello Dell'Utri sono state trasmesse alla Procura generale di Palermo dove è in corso il processo d'appello che vede il parlamentare del Pdl imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. La trasmissione degli atti, di cui parla oggi la 'Stampa', non ha effetti sull'inchiesta reggina che prosegue, come ha confermato il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. "Si tratta - ha detto Pignatone all'ANSA - di due cose totalmente differenti. Per noi Dell'Utri è persona informata sui fatti. Poi, siccome ci sono riferimenti alla sua posizione ed è notorio che c'é un processo in Corte d'appello a Palermo, abbiamo mandato le carte alla Procura generale di Palermo che farà le sue valutazioni se sono utili all'accusa, alla difesa o se non servono a niente". "Il nostro processo - ha concluso Pignatone - continua. Siamo ancora in piena attività".

Minniti alla Camera “Affrontare nodo rapporti mafia-politica”. "Si deve affrontare il nodo dei rapporti fra mafie e politica". Lo ha detto nell'Aula della Camera Marco Minniti del Pd intervenendo in dichiarazione di voto sulla Manovra economica. "Sono orgoglioso - rileva - di aver visto che nelle indagini in corso emerge come i boss della ndrangheta calabrese siano rimasti sgomenti nell'ascoltare il segretario del Pd dire in piazza 'votate per chi volete ma non per nostro Partito', ci saremmo aspettati che quell'appello fosse condiviso, ma non è stato così. Ora mi auguro che si ritorni a quell'emergenza democratica e che ogni forza politica ripeta che quei voti non li vuole perché è così si toglie l'acque in cui le mafie sguazzano"

Lumia (PD) “Non minimizzare la situazione della Calabria”. "Le notizie che giungono dall'operazione contro la 'ndrangheta a Reggio Calabria sono estremamente gravi e su di esse la politica non puo' tacere o minimizzare", afferma il senatore del Pd Giuseppe Lumia. "A quanto si apprende i boss della 'ndrangheta furono colpiti dal netto e radicale rifiuto dei voti delle mafie espresso in campagna elettorale da Walter Veltroni. Quella di Veltroni fu una scelta di campo chiara e netta, certo non tipicamente elettorale come certi politici allora commentavano. A quanto emerge, invece - prosegue Lumia - sembra ci siano stati rapporti consenzienti di esponenti politici per ottenere voti di mafia. In attesa che i lavori di magistrati e forze dell'ordine giungano a svelare cosa sia avvenuto e cosa stia avvenendo in Calabria, sarebbe importante sentire parole di rifiuto e di condanna nette ed inequivocabili. E' necessario dare il giusto peso ad una inchiesta così importante". "Il lavoro di accertamento della verità - sottolinea - dovrà essere fatto con il massimo scrupolo e soprattutto dovrà emergere un profilo alto ed unitario della politica che deve essere la prima a chiedere di sapere cosa avviene oggi nel rapporto tra mafia e politica stessa". "Oggi, se mai ve ne fosse stato bisogno - conclude Lumia - é sempre più chiaro che senza intercettazioni telefoniche saremmo all'anno zero e brancoleremmo nel buio come si è fatto per un tempo lunghissimo della storia d'Italia"

 

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