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Giallo a Reggio sull'uomo morto in attesa del 118
La vedova dell’uomo morto a Reggio in attesa del 118 sconfessa l’AS “Nessun rifiuto di ricovero” 20 lug 08 "Non mi risulta che mio marito sia stato informato che dagli accertamenti era emersa una sofferenza cardiaca e che abbia, ciononostante, rifiutato il ricovero". Lo ha sostenuto Anna Maria Saraceno, vedova di Demetrio Nicolò, l'uomo morto per infarto dopo essere stato visitato al pronto soccorso dell'ospedale di Reggio Calabria e dopo avere atteso 40 minuti l'arrivo di un'ambulanza in merito alle affermazioni dell'Azienda che ha riferito che il paziente aveva rifiutato il ricovero. "Al contrario - ha aggiunto la donna che ha espresso 'sconcerto' per quanto riferito Azienda ospedaliera - il rapporto di pronto soccorso consegnatogli indica una diagnosi del tutto diversa, ovvero quella di 'toracoalgia' (dolore toracico), per la quale, oltretutto, non è stato prescritto alcun farmaco". "Ho fiducia nella magistratura che ha disposto gli accertamenti del caso - ha concluso - e sono certa che verrà fatta piena luce su quanto realmente accaduto" Corbelli “Subito operativo garante della salute per evitare morti”. "Verità e giustizia per queste morti assurde e sospette" sono state chieste dal leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, dopo i decessi verificatisi a Reggio Calabria. Corbelli ha anche rivolto un appello al Consiglio regionale invitandolo ad eleggere subito il Garante della salute "approvato, all'unanimità, con un'apposita legge regionale promossa dallo stesso Corbelli, il 30 giugno scorso e renderlo così operativo già a partire dalla fine dell'estate". "Purtroppo - ha sostenuto Corbelli - sono casi drammatici come quelli, ultimi in ordine di tempo, verificatesi agli Ospedali Riuniti di Reggio, la morte per infarto di un dipendente regionale, subito dopo essere stato dimesso dall'ospedale e mentre era in attesa dell'ambulanza e il decesso di un anziano per una infezione contratta in sala operatoria, che dimostrano quanto sia importante, indispensabile e assolutamente urgente il Garante della salute. Non solo per denunciare, accertare, verificare ma soprattutto per cercare di prevenire nuovi casi di malasanità". "Sono casi gravi - ha aggiunto - su cui la magistratura dovrà fare piena luce, accertare e, nel caso, perseguire ogni responsabilità. Il Consiglio regionale, che ancora una volta pubblicamente voglio ringraziare, per avere approvato, il 30 giugno scorso, la proposta di legge per l'istituzione del Garante della salute, deve adesso compiere un ultimo sforzo e fare di tutto perché venga subito pubblicato il bando ed eletto il Garante".
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