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Emergenza incendi, Bertolaso punta il dito contro la Calabria

 

Emergenza incendi, Bertolaso punta il dito contro la Calabria. Ancora roghi nella nostra regione

09 lug 08 "Se si pensa di affrontare questa estate come l'anno scorso faremo il bis della tragedia, ma quest'anno non ci prenderemo la responsabilità di chi non ha fatto il proprio dovere". Così il sottosegretario Guido Bertolaso alla presentazione del rapporto di Legambiente e Protezione civile 'Ecosistema incendi 2008'. Il sottosegretario chiede alle amministrazioni locali più attenzioni e dinamismo nel rispetto delal legge quadro in materia di incendi e nell'attività di prevenzione. "Vigileremo questa estate e verificheremo che si faccia il proprio mestiere - ha detto Bertolaso - e segnaleremo le carenze delle amministrazioni e se avremo delle difficoltà arriveremo anche a chiedere al parlamento di cambiare la legge per evitare ambiguità nelle attribuzioni delle competenze tra Stato, regioni e Enti locali". Il capo della Protezione civile ha spronato così i comuni prendendo ad esempio un incendio ieri a San Giovanni in Fiore nella provincia di Cosenza: "Si è sviluppato alle 17 tra San Giovanni in Fiore, sono arrivati subito i nostri canadair ed elicotteri ma mancavano provvedimenti presi da terra. E' un esempio di come spesso ci siano territorio in cui le organizzazioni regionali in materia di soccorso e prevenzione incendi è estremamente carente". Non può accadere, secondo Bertolaso, che siano le associazioni civili come Legambiente che siano protagonisti in materia di prevenzione incendi per far sopperire le carenze delle amministrazioni locali. "Occorre un piano preciso non bisogna aspettare che intervenga per prima l'amministrazione statale ma devono agire subito anche le istituzioni locali, l'ambiente è patrimonio di tutti e quindi deve essere protetto da tutti".

Marche e Campania le più virtuose. Non solo lotta contro le speculazioni ma anche prevenzione e diffusione della cultura per il rispetto dei boschi. E' su questa base operativa per contrastare l'emergenza incendi in Italia che le Marche e la Campania si aggiudicano le medaglie al merito come regioni più virtuose, stando a quanto riportato dall'indagine condotta da Legambiente e Protezione Civile i cui risultati sono stati presentati oggi nel rapporto "Ecosistema incendi 2008". In base allo studio, collegato a "Non scherzare col fuoco", campagna di monitoraggio prevenzione ed informazione sugli incendi boschivi , l'86% delle amministrazioni comunali marchigiane svolge un lavoro positivo in difesa dei propri boschi. Segue tra le meritevoli al secondo posto la Campania che pur battendo il record negativo per il numero di incendi nell'estate 2007, ha visto l'82% dei comuni reagire in maniera ferma con una strategia di lotta e applicazione della legge quadro in materia. Terza 'medaglia' per le amministrazioni comunali molisane con il 78%, mentre fanalino di coda è la Lombardia, con l'85% dei comuni che svolge un lavoro negativo, anche perché meno toccata da incendi. E' Perugia, invece la città più impegnata tra i capoluoghi che hanno risposto allo studio. L'indagine 'Ecosistema Incendi 2008' si è concentrata sulla rilevazione di parametri che indicano lo stato di attuazione della legge quadro 353/2000 e le azioni messe in pratica dalle amministrazioni per arginare la piaga degli incendi. Le linee guida di valutazione sono state: campagne di informazione, avvistamento focolai, presidio del territorio ,piani comunali di emergenza, registrazioni dei terreni al catasto per evitare speculazioni. L'impegno dei comuni e delle associazioni di volontariato si sposa cosi" con l'impegno della Guardia Forestale dello Stato che nel 2007 ha effettuato più di 36mila controlli nel territorio, in una difficile opera di indagine in cui in molti casi non si tratta di criminali incendiari ma di azioni della criminalità organizzata.

Numerosi roghi lungo la ss280 Cz-Lamezia. Numerosi incendi di sterpaglie sono in corso nella zona di Catanzaro. Le fiamme stanno provocando disagi alla circolazione stradale sulla statale 280. Due incendi, in particolare, stanno provocando particolari problemi: nel primo caso le fiamme hanno minacciato alcune abitazioni nella zona tra il quartiere Santa Maria e la località Barone. L'intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme provocassero danni ad alcune abitazioni. Un altro incendio è in atto, invece, alla periferia di Catanzaro e sta provocando disagi alla circolazione stradale lungo la statale 280 che collega il capoluogo calabrese con Lamezia Terme. Per spegnere le fiamme stanno lavorando numerose squadre dei vigili del fuoco, del corpo forestale dello stato e volontari della protezione civile.

Bloccata per alcune ore la linea ferroviaria vicino Feroleto. La linea ferroviaria Lamezia Terme - Catanzaro lido è rimasta bloccata per alcune ore a causa di un incendio che divampa nella zona di Feroleto. Le fiamme, che hanno interessato delle sterpaglie, sono state alimentate dal caldo e dal forte vento. L'incendio è adiacente alla linea ferroviaria e le Ferrovie dello Stato hanno deciso di bloccare la linea. Fermi due treni regionali che si trovavano nelle stazioni di Catanzaro Lido e Lamezia Terme. Per spegnere l'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco ed il personale del corpo forestale dello stato. Successivamente è stata riattivata la linea ferroviaria. Le fiamme, che erano adiacenti ai binari nella zona di Feroleto, sono state spente dai vigili del fuoco e dal personale del corpo forestale dello stato. Il personale delle Ferrovie dello Stato ha quindi deciso di riattivare la linea. I treni, nonostante qualche ritardo, hanno ripreso a circolare regolarmente.

Legambiente “Raddoppiato catasto aree bruciate”. "Da un anno all'altro è raddoppiato il numero dei Comuni che realizza il catasto delle aree bruciate, oggi sono circa il 46%". Lo ha detto il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, illustrando i risultati del Rapporto 'Ecosistema incendi 2008' realizzato da Legambiente e Protezione civile con il patrocinio della Guardia forestale. Un dato importante su un sistema di prevenzione degli incendi, quello del catasto, che vede il primato del sud, con una percentuale del 56%. Il Nord Italia invece ha un 44% di comuni meritori ed è superato anche dal Centro a quota 47%. Anche il capo della Guardia forestale, Cesare Patrone, ha sottolineato l'importanza delle attività di prevenzione. A suo avviso resta però grave la situazione degli incendi di origine dolosa anche se accanto ai tradizionali piromani della criminalità organizzata si aggiunge, secondo i rapporti della Guardia forestale, un profilo di piromane come soggetto emarginato, maschio, anziano . Sono "spesso - ha aggiunto Patrone - vecchi contadini e pastori emarginati". Il responsabile Legambiente per la Protezione civile, Simone Andreotti, ha precisato la necessità di diffondere le "buone pratiche soprattutto accrescendo l'impegno nella realizzazione del catasto, ma permane - ha concluso - un ruolo determinante dei cittadini per fermare i roghi grazie alla segnalazione dei focolai sul nascere"

 

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