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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Raddoppieranno i centri per l'immigrazione
Raddoppieranno le strutture per gli immigrati, previsti 10 nuovi centri 26 lug 08 Dopo lo stato di emergenza proclamato ieri
dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Interno Maroni,
anche oggi proseguono gli sbarchi di immigrati, lungo le coste italiane.
E la capienza delle strutture dove vengono ospitati i clandestini
è messa a dura prova. Il programma del ministro dell'Interno,
prevede un raddoppio dei Cie, passando quindi dagli attuali 10 a 20,
uno per regione, in modo da far fronte al previsto maggiore afflusso
di clandestini in queste strutture a seguito delle misure contenute
nel pacchetto sicurezza. Ma i tempi per realizzarli potrebbero essere
lunghi: servono soldi, fermi fintanto che non passi la proposta di
trattenimento degli irregolari fino a 18 mesi (dagli attuali 60 giorni)
e se ne riparla almeno fino ad autunno. Ad ospitare i nuovi Centri
potrebbero essere 10 caserme dismesse dall'Esercito (una commissione
mista Interno-Difesa ha già iniziato la valutazione delle strutture
a disposizione per individuare quelle più idonee). Un Centro
di identificazione ed espulsione (Cie) a regione costerà- secondo
stime che circolano al Viminale - circa 600 milioni di euro. Nel costo
è compreso l'apertura dei nuovi 10 Centri, nonché il
mantenimento di tutte e 20 le strutture. Nel frattempo, si è
provveduto diversamente: tra giugno e luglio, sono 6 i centri d'accoglienza
provvisori aperti d'urgenza, in alberghi, ospedali, uffici pubblici.
Attualmente sono 10 in tutta Italia i Cie destinati al trattenimento
degli stranieri extracomunitari irregolari e da espellere. E quelli
operativi hanno complessivamente una capienza di 1.219 posti. Accanto
ai Cie, ci sono altre due tipologie di strutture per i clandestini,
i Centri di accoglienza (Cda) ed i Centri accoglienza richiedenti
asilo (Cara). I Cda sono dieci, i Cara sei. Questi i Cara con la capienza: Il sindaco di Isola C.R. “Fa rispettare le leggi”. "Dobbiamo essere in grado di accogliere gli immigrati e di fargli rispettare le nostre leggi". Lo ha detto il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, eletta il 16 aprile scorso con la lista della Sinistra Arcobaleno, sostenuta anche dal Pd e dai Socialisti. Nel territorio di Isola Capo Rizzuto si trova uno dei più grandi centri di prima accoglienza per immigrati. "Non dobbiamo mai dimenticare - ha aggiunto - che anche noi italiani, in modo particolare noi calabresi, siamo stati emigranti. Ci siamo recati in Paesi dove esistevano delle regole e delle leggi ben precise ed avendole rispettate siamo riusciti ad integrarci". Il sindaco di Isola Capo Rizzuto ha poi aggiunto che "da noi ci sono molti immigrati sia nel centro che all'esterno. Molti di loro lavorano e si stanno integrando. Questo ci fa capire che se riusciamo a stabilire delle regole e gli immigrati riescono ad integrarsi non c'é nessun problema di emergenza. Dobbiamo essere anche consapevoli del fatto che coloro i quali non lavorano non possono continuare a stare nel nostro Paese"
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