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Guerra tra clan a Rosarno, nuovo omicidio

 

Omicidio a colpi di Kalashnikov a Rosarno. E’ guerra tra i clan

07 lug 08 Un uomo di 62 anni, Palmiro Macrì, è stato ucciso in un agguato stamattina a Rosarno, un centro della Piana di Gioia Tauro. L'agguato è stato compiuto mentre Macrì era alla guida della sua automobile (una Fiat Panda). Il figlio della vittima, titolare di un negozio ubicato nella zona, ha sentito i colpi di arma da fuoco e si è avvicinato alla vettura, che aveva le gomme danneggiate. L'uomo si è posto alla guida dell'automobile ed ha raggiunto la vicina caserma dei carabinieri, che hanno verificato che Macrì era già morto. Secondo quanto viene ipotizzato dagli investigatori, l'assassinio di Macrì potrebbe rappresentare la risposta al tentato omicidio fatto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, sempre a Rosarno, ai danni di Pasquale Malvaso, genero del boss Carmelo Bellocco. Malvaso, ricoverato negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, è in condizioni gravi.

Un kalashnikov ha fatto fuoco. Ha usato un mitra kalashnikov l'uomo che stamattina a Rosarno ha ucciso Palmiro Macrì, di 62 anni, mentre era alla guida della sua Panda. E' quanto è emerso dai rilievi fatti dai carabinieri sul luogo dell'agguato, avvenuto nei pressi del negozio di idraulica di proprietà di uno dei figli della vittima. Secondo quanto è emerso dalle indagini, fino a pochi minuti prima dell'agguato Palmiro Macrì era insieme al figlio nel negozio di idraulica. L'uomo ha detto al figlio che si sarebbe recato a fare alcuni acquisti. L'assassino è entrato in azione nel momento in cui Macrì ha avviato l'auto. Il figlio dell'uomo, sentendo la raffica di mitra, è uscito dal negozio, ma per il padre, a quel punto, non c'era più nulla da fare. Si rafforza, intanto, l'ipotesi che l'assassinio di Macrì sia sa collegare al tentato omicidio, venerdì scorso, sempre a Rosarno, di Pasquale Malvaso, genero del boss della 'ndrangheta Carmelo Bellocco. In questo senso l'ipotesi che viene fatta dai carabinieri è che Macrì possa essere rimasto vittima di una vendetta trasversale in relazione al possibile coinvolgimento di suoi familiari nel tentato omicidio di Malvaso.

 

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