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Il CSM chiede di colmare le procure vuote del sud

 

Il CSM al Ministro Alfano, nel Sud mancano 86 pm su 660 “per combattere la mafia”. Pignatone "A Reggio organico insufficiente"

30 lug 08 Lavorano a ranghi ridotti - per effetto della riforma 'Castelli' che vieta l'assegnazione dei magistrati di prima nomina alle funzioni di pubblico ministero - alcune delle procure delle regioni meridionali più impegnate nella lotta alla mafia. In Sicilia, Calabria, Campania e Puglia sono scoperti 86 posti da pm su un organico di 660. In pratica nelle sedi disagiate e meno ambite manca il 13% dei togati requirenti. La percentuale di per sé non è così alta ma provoca degli effetti di malfunzionamento a catena e tocca punte altissime nelle sedi meno appetibili. E' il Consiglio superiore della magistratura a lanciare l'allarme chiedendo l'intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano. In base a uno studio di Palazzo dei Marescialli - presentato oggi dai consiglieri Fiorella Pilato, Clementina Tinelli e Roberto Carrelli Palomba - gli effetti del divieto di inviare i 'giudici ragazzini' in prima linea si fa sentire, unito a quello della norma che ostacola il passaggio da giudice a pm anche nelle regioni del nord. Qui le scoperture raggiungono anche il 60% a Piacenza, il 75% a Pavia o il 50% a Biella. "Occorrerebbe fornire un incentivo di carriera ma anche economico, come se fosse una missione, a tutti i magistrati che scelgono di andare ad occupare i posti scoperti", suggerisce il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. "Chi decide di andare negli uffici del sud - aggiunge - con la 'missione' non sarebbe penalizzato economicamente e potrebbe tornare a casa dalla famiglia il fine settimana senza essere danneggiato dal costo del viaggio". Dalla Procura di Reggio Calabria, il procuratore capo Giuseppe Pignatone tinge il quadro ancor più di nero e spiega: "Qui non è un problema di vacanza di posti, ma addirittura di organico insufficiente alle necessità ". Negli ultimi anni - dal 2002 ad oggi - su un totale di 1047 magistrati reclutati, segnala il Csm, 618 sono stati destinati alle regioni del sud più infiltrate dai clan. Di questi 244 sono stati destinati al ruolo di pm. E da quelle sedi tutti vogliono fuggire appena possibile: il turn over è impressionante, in media i giudici cambiano tutti ogni quattro anni. Ad esempio, a Nicosia la percentuale di avvicendamento è del 200%, "significa che tutto l'ufficio è cambiato due volte in sette anni". Per la Calabria il ricambio dell'ufficio requirente più alto si è verificato a Rossano con il 150% di turn-over, seguito dal 113% di Locri, dal 110% di Palmi, dal 100% di Paola e Vibo e dall'89% di Catanzaro. In Sicilia le punte si assestano tra l'80 e il 200% e non sta meglio la Sardegna con dati simili almeno per Nuoro, Oristano, Tempio Pausania e Lanusei. Nonostante il Csm abbia fatto leva sullo spirito di sacrificio dei magistrati chiedendo di rinunciare ai trasferimenti dal sud, si è verificato un solo caso di abnegazione. Quello di un pm di Napoli che ha chiesto di non andare più a Firenze per terminare un processo. "Servono subito misure tampone - ha sottolineato il consigliere Pilato - che rimedino alla mancanza di gradualità della riforma, e robusti benefici economici e di carriera per i magistrati esperti che decidano di andare al sud con la certezza che l'incarico sia per un tempo definito: i magistrati hanno delle famiglie non possono essere spostati dopo aver già fatto una lunga gavetta. E poi lavorano anche di notte, e il sabato e la domenica se serve".

 

L'invito. Il Consiglio Superiore della Magistratura invita il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, "ad adottare le iniziative legislative opportune per fronteggiare la situazione di emergenza" conseguente alla riforma dell'ordinamento giudiziario che vieta la destinazione, nelle funzioni di Pm, dei magistrati di prima nomina.Per effetto di questa disposizione - soprattutto nelle Procure meridionali più impegnate nella lotta alla criminalità organizzata - sono vacanti 86 posti da Pm su un totale di 660 posti. In particolare la scopertura è pari al 13% con 41 posti vuoti in Sicilia, 20 in Campania, 19 in Calabria e 6 in Puglia. L'emergenza e la richiesta di intervento del Guardasigilli è stata resa nota stamani, a Palazzo dei Marescialli, dal consigliere Fiorella Pilato che ha sottolineato come il problema dei posti da Pm scoperti riguarda, ormai, anche le Procure e i distretti del Nord. Per quanto riguarda gli uffici vacanti del Pm, i dati resi noti dal Csm evidenziano 17 posti vuoti nel distretto di Palermo e tra gli uffici giudiziari più scoperti ci sono la Procura di Lucera (80% di posti vacanti, c'é un solo Pm su cinque), Enna col 75% di posti vuoti (presente un Pm su quattro), seguite da Nicosia e Gela col 67% e il 70%, mentre Modica, Ragusa e Sant'Angelo dei Lombardi si attestano sul 50% di scopertura. Il Csm aggiunge però che "seppur in modo meno diffuso, la scopertura degli organici requirenti affligge anche altre regioni": la Procura di Piacenza ha il 60% di posti vuoti, quelle di Lanusei e Tempio Pausania il 50%, la Procura di Pavia, il 75%, le Procure di Acqui Terme, Alba, Biella e Casale Monferrato oscillano tra il 50% e il 67% di vacanza di organico. In sofferenza ci sono anche i distretti giudiziari di Ancona, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Genova, Lecce, Messina, Potenza e Reggio Calabria. "Serve un provvedimento tampone per far fronte a questa situazione di emergenza - ha detto il consigliere Pilato -: servono dei passaggi graduali per adeguarsi alle prescrizioni della riforma dell'ordinamento giudiziario ed è necessario, ora, agire sul divieto di assegnazione alle Procure dei magistrati di prima nomina ed introdurre benefici economici e la garanzia di poter tornare nelle sedi di provenienza per i magistrati esperti al fine di incentivarne il trasferimento nei posti disagiati". La gravità della situazione è stata sottolineata anche dal consigliere Roberto Carrelli Palomba e dal consigliere laico Celestina Tinelli.

PG Pignatone “A Reggio organico insufficiente”. Un organico "assolutamente insufficiente" a fare fronte alle necessità: è la situazione della Procura di Reggio Calabria descritta dal procuratore Giuseppe Pignatone, dopo l'invito del Csm al ministro Alfano a porre rimedio alle carenze nelle Procure del sud. "Qui - ha spiegato il magistrato - non è un problema di vacanza di posti, ma di un organico insufficiente alle necessità. Inoltre sono vacanti i tre posti da aggiunto, il che crea gravi difficoltà all'ufficio". Sotto organico, invece, è l'ufficio Gip, così come quello del Tribunale. Diversa la situazione alla Procura di Catanzaro, dove sono vacanti cinque posti all'ordinaria ed uno alla Direzione distrettuale antimafia rispetto all'organico previsto. "L'iniziativa del Csm - ha detto il procuratore aggiunto Salvatore Murone - è quanto mai opportuna. Speriamo che il ministro adotti le misure richieste. Nonostante abbiamo avuto due applicazione nell'ultimo periodo, le carenze permangono, soprattutto alla Procura ordinaria. E per fare un lavoro ben fatto serve un organico adeguato".

A Lucera (FG) l’80% dei posti vacanti. "Spero che nello spazio di due-tre mesi si risolva questa situazione molto, molto particolare". Così il procuratore della Repubblica di Lucera (Foggia), Massimo Lucianetti, commenta l'allarme del Csm sulla mancanza di pm nelle procure del Sud. Tra queste c'é l'ufficio di Lucera con l'80% di posti vacanti: c'é un solo pm su cinque. "Per fortuna - spiega Lucianetti - si lavora in una situazione ottimale perché abbiamo circa 1.500 procedimenti pendenti. Questo mi agevola. Negli ultimi tempi, tuttavia, c'é stato un afflusso enorme di affari penali che ha spinto il ministero a elevare il numero di pm in pianta organica da quattro a cinque". Tuttavia, dal primo settembre saranno in servizio il pm Pasquale De Luca e l'applicato Fabio Buquicchio, che arriva momentaneamente da Bari come magistrato distrettuale. Su come si sia svuotata la procura di Lucera, Lucianetti spiega che "prima sono stati trasferiti un paio di pm, mentre il terzo è stato assegnato ad altro ufficio in quanto sposato con un militare", che a sua volta è stato inviato altrove. "Ora - conclude - ne devono venire quattro perché devono essere rimpiazzati i tre, più l'altro previsto dalla nuova pianta organica".

 

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