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Le carceri scoppiano: nasce difensore civico detenuti

 

Le carceri scoppiano, 11mila i detenuti in più. Nasce il difensore civico dei detenuti

16 lug 08 Un esubero di oltre 11 mila detenuti. Negli ultimi sei mesi la popolazione carceraria italiana è aumentata di quasi 6 mila unità e il numero di posti letto regolamentari è stato ampiamente superato: nelle carceri sono rinchiuse 54.605 persone invece di 42.890. Picchi di sovraffollamento si toccano in Emilia Romagna dove i detenuti sono 3.857 invece di 2.270 (il tasso di sovraffollamento è del 170%) e in Lombardia, dove sono 8.231 invece di 5.382 (152%). I dati emergono dal V Rapporto sulla condizione della detenzione nelle carceri italiane, presentato oggi a Roma dall'associazione 'Antigone'. Il presidente, Patrizio Gonnella, ha puntato il dito contro il governo e il premier :"Berlusconi attacca il giustizialismo, quando sono loro i veri giustizialisti: oggi si invoca la galera per tutti ma il sistema così non può reggere", e ha annunciato l'istituzione di un difensore civico per i detenuti, nella persona di Stefano Anastasia, a tutela dei loro diritti. Il presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura, Mauro Palma, ha poi sottolineato che in Italia "non esiste un dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria: è un insieme di competenze diverse fortemente influenzato dalla politica". Questi i numeri del rapporto di 'Antigone':
DONNE DETENUTE: In tutto sono 2.385 pari al 4,3% del totale: 68 sono le detenute madri e 70 i bambini di età inferiore ai tre anni reclusi con loro; 23 le donne in gravidanza.
MINORI 'DENTRO': Negli istituti penali sono ristretti 446 minori, la metà è straniera.
STRANIERI: Sono il 37,4% della popolazione detenuta (20.458). Il 21,9% proviene dal Marocco, il 13,6% dalla Romania, il 12,1% dall'Albania, l'11% dalla Tunisia. Il 29,1% ha commesso reati contro il patrimonio, il 24,3% ha violato la legge sugli stupefacenti, lo 0,3% ha commesso un crimine di associazione a delinquere di stampo mafioso. 1.873 hanno violato la legge Bossi-Fini.
DETENUTI IN ATTESA DI GIUDIZIO: Sono più del doppio rispetto alla media europea: 55,32% contro il 25%.
TIPI DI REATO: il 29,5% dei reati ascritti ai detenuti consiste in delitti contro il patrimonio; il 16,5% in reati contro la persona; il 15,2% in violazioni della legge sulla droga Fini-Giovanardi; il 3,2% in crimini di associazione a delinquere di stampo mafioso.
LIVELLO ISTRUZIONE: La maggior parte dei detenuti (34%) ha una licenza di scuola media inferiore; il 17% ha una licenza di scuola elementare; il 3.6% non ha titoli di studio e l'1.8% è analfabeta. L'1.2% ha un diploma di scuola professionale, il 4.8% un diploma di scuola superiore secondaria e lo 0.9% ha conseguito una laurea.
LAVORO: Meno di un detenuto su tre (il 27,4%) è impiegato in un'attività lavorativa: l'88% (11.717) lavora alle dipendenze dell'Amministrazione penitenziaria. I corsi di formazione professionale attivati nel 2007 sono stati 556, per un totale di 6.465 detenuti coinvolti (13,3%).
COERCIZIONE NEGLI OPG: Negli ospedali psichiatrici giudiziari (opg),sono presenti una o più sale di coercizione, con letti con cinghie di cuoio e in alcuni casi un buco al centro per i bisogni fisici e non mancano internati costretti al letto di coercizione sino a 14 giorni di seguito. Gli internati negli Opg sono 1.348, di cui 98 donne, uno su sei ha conosciuto l'esperienza della coercizione.
SUICIDI: Nel 2007 se ne sono contati 45: in carcere ci si ammazza diciotto volte di più che all'esterno. I tentativi di suicidio sono stati invece 610.

 

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