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Piero Grasso: La mafia teme la confisca dei beni
Piero Grasso “La mafia teme più la confisca dei beni che il carcere” 26 lug 08 "I mafiosi oggi temono più la
confisca dei beni che il carcere, ma soprattutto detestano che le
loro ex-proprietà vengano usate da altri, tanto peggio se per
scopi di utilità sociale". Lo ha detto il procuratore
nazionale antimafia Piero Grasso intervenendo oggi, a Palazzo Chigi,
nel corso della presentazione di un accordo tra Ministero dell'Istruzione
e Agenzia del Demanio sui beni confiscati alla criminalità.
"Molto spesso - ha ricordato Grasso - servono le forze dell'ordine
per poter entrare nelle proprietà confiscate, visto che il
più delle volte queste continuano ad essere occupate da familiari
degli arrestati. E' questa è cosa ben nota all'Agenzia del
Demanio". In ogni caso, ha aggiunto, "la confisca dei beni
alla criminalità è positiva anche perché rappresenta
un buon esempio per la popolazione". Al 31 dicembre 2007 i beni
confiscati alla criminalità, ha reso noto l'Agenzia del Demanio,
sono 8.107, di cui 4.205 già destinati per finalità
sociali o istituzionali. L'83% dei beni confiscati si trova nelle
4 regioni meridionali, con una forte prevalenza della Sicilia (46%),
mentre Campania e Calabria si attestano intorno al 15% e la Puglia
al 7%. Il restante 17% è concentrato prevalentemente in Lombardia
e Lazio. Al 30 giugno 2008 i beni immobili confiscati e dati in gestione
ammontano complessivamente a 3.812 unità.
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