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2 giugno festa della Repubblica2 giugno, Festa della Repubblica. In Calabria sotto l’egida dell’unità nazionale 02 mag 08 Una ritrovata "festa di popolo":
è stato questo il senso della celebrazione del 2 giugno, festa
della Repubblica, promossa dalla Prefettura di Catanzaro. Gonfaloni
di corpi militari e di polizia, stendardi della Regione, della Provincia
e dei comuni, dal capoluogo al più piccolo centro del catanzarese,
hanno invaso assieme alle tante autorità e ai cittadini (presenti
anche alcune scolaresche) l'area di piazza prefettura. Schierati i
reparti di Polizia, Guardia di finanza, Esercito, Corpo Forestale
dello Stato, Croce rossa che su corso Mazzini hanno allestito stand
informativi assieme ad altre realtà del volontariato e delle
istituzioni. E' stato il prefetto di Catanzaro, Salvatore Montanaro,
ad avere voluto, per il secondo anno consecutivo, una celebrazione
all'insegna dell'unità e della partecipazione. Dopo la lettura
del messaggio del Capo dello Stato sono intervenuti, oltre al prefetto
Montanaro, il presidente della Regione, Agazio Loiero, il presidente
della Provincia, Wanda Ferro, e il sindaco, Rosario Olivo. 'La sinergia
tra lo Stato e il sistema delle autonomie locali caratterizza, ancora
una volta - ha detto Montanaro - il profilo principale della ricorrenza
del 2 giugno: l'unità nazionale che é un principio fondamentale
ed immodificabile della nostra Costituzione". Nell'anno che celebra
i primi sessant'anni della Carta fondamentale dello Stato, il prefetto
di Catanzaro ha detto che "possiamo senz'altro definirla 'un
classico' e i classici, come diceva Italo Calvino sono libri 'che
non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire''. Montanaro
ha sottolineato l'incidenza della criminalità. "Il triste
fenomeno della criminalità che affligge le regioni del meridione
e il flagello della "ndranghetà che sta martoriando questo
territorio pur essendo fenomeno minoritario dal punto di vista soggettivo,
dispongono di un'arma potentissima poiché fondano il loro potere
di 'egemonia culturale dell'illegalita" che pervade larghi strati
della società e attinge anche la ubblica amministrazione e
la classe dirigente di questo territorio". Montanaro ha quindi
fatto riferimento alle giovani generazioni. "In questo spirito
- ha detto - ho partecipato a molte iniziative in scuole di Catanzaro
e della provincia nell'ambito delle quali gli studenti hanno ricordato
la storia da cui è nata la Costituzione, i valori fondamentali
e i principi sui quali poggia la democrazia del nostro paese e le
regole del vivere insieme". "Stiamo lavorando in questa
provincia - ha detto Montanaro - con l'impegno che le forze dell'ordine
assicurano all'azione repressiva contro ogni forma di criminalità,
condotta con proficua e efficace direzione della magistratura e con
la responsabilità di coordinamento che vede impegnata la Prefettura
nella fondamentale azione di pianificazione generale, per garantire
sicurezza e tutela della legalità. Ma continua è la
richiesta di sicurezza che viene dai cittadini che ne hanno, a volte,
una visione falsata dai tanti altri fattori che incidono e influenzano
la percezione della stessa". Per il prefetto di Catanzaro, "oltre
che per le manifestazioni più violente della criminalità
ordinaria e organizzata, è necessario dare risposte tranquillizzanti
a chi vede invaso il proprio spazio dall'extracomunitario clandestino
o da forme di bullismo e manifestazioni di inciviltà, spesso
espressione di disagio ma potenzialmente foriero di comportamenti
criminali più gravi". Montanaro ha fatto anche riferimento
alle tematiche del lavoro e all'incertezza "causata - ha detto
- dalla turbolenza del mercato e alle ansie giovanili legate alla
sensazione di instabilità e precarietà. Con queste problematiche
è chiamato a confrontarsi chi ha la responsabilità di
governo del territorio ed è su questi presupposti che ho chiesto
e chiedo di cambiare l'ottica e allargare il perimetro degli attori
capaci di garantire una sicurezza credibile e concreta attraverso
la partecipazione, l'integrazione e la condivisione di tutte le azioni
che incidono sulla sicurezza, diritto primario e elemento determinante
per la qualità della vita, per lo sviluppo e per il progresso
di un territorio". La cerimonia si è conclusa con la consegna
delle onorificenze al merito della Repubblica italiana. Momenti di
emozione con la sfilata degli elicotteri di Polizia, Guardia di finanza
e carabinieri e con la collocazione di un gigantesco drappo tricolore
a cura dei Vigili del fuoco. Il messaggio del Presidente della Repubblica.
"E' in una prospettiva di apertura verso il mondo -
ha detto il Presidente della Repubblica in un messaggio al Capo di
Stato Maggiore della Difesa, Gen, Camporini - e di concorso concreto
alla risoluzione delle grandi problematiche poste dagli scenari della
globalizzazione che le Forze Armate italiane del XXI secolo rinnovano
il proprio fondamentale ruolo di custodi e garanti della Costituzione
repubblicana, interpretandone il significato universale nelle innumerevoli
missioni a sostegno dei diritti umani, della legge e dello sviluppo
sociale ed economico di tante aree in crisi. Le Forze Armate sono
cresciute ben oltre la loro tradizionale funzione di ultima risorsa,
di capacità per l'emergenza. Sono divenute componente produttiva
e costruttiva, strutturale e non occasionale, del sistema istituzionale
del nostro Paese, sempre più impegnato in Europa e nelle organizzazioni
internazionali, per l'attuazione di una strategia di cooperazione
volta a garantire sicurezza, stabilità e pace. Ed il 2 giugno
le Forze Armate sono giustamente protagoniste, anche formalmente,
di fronte al Paese ed alle sue massime autorità, circondate
dalla stima e dall'affetto dei cittadini, dei quali costituiscono
espressione diretta, sempre più consapevole e convinta." A Cosenza medaglia d’oro al militare perito nelle fiamme. E' stata consegnata a Cosenza, in occasione della Festa della Repubblica, la Medaglia d'oro al Valor civile alla memoria del giovane caporale Eugenio Nigro, di 21 anni, morto il 6 agosto scorso mentre cercava di spegnere un incendio che minacciava alcune abitazioni a Lappano. La medaglia è stata consegnata ai genitori e alla sorella di Nigro. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che prima della cerimonia ha incontrato i genitori del militare morto ha detto che la medaglia è il "giusto e doveroso riconoscimento nei confronti di un giovane che ha sacrificato la sua vita per salvare la sua abitazione e il suo paesino dalle fiamme". "Eroi come Eugenio Nigro - aggiunge - non saranno dimenticati, ma ricordati e onorati degnamente con il conferimento della Medaglia d'oro alla memoria. I genitori e la sorella di Eugenio Nigro meritavano questo grande e significativo riconoscimento per il loro eroe. Avevo promesso il mio impegno per l'ottenimento di questo prestigioso riconoscimento alla famiglia di Eugenio". ( A Catanzaro grande festa di unità. Il 2 giugno "é una grande festa di unità e come tale va celebrata": lo ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero parlando a Catanzaro alla cerimonia per la Festa della Repubblica promossa dalla Prefettura. "Ricordiamo oggi - ha aggiunto Loiero - l'avvento della Repubblica e conseguentemente della Costituzione con i suoi doveri ma anche con i suoi diritti: dalla solidarietà, all'uguaglianza di tutti davanti alle leggi, dal diritto all'accoglienza e al ripudio della guerra e a quello di essere curati. Diritti con i quali siamo cresciuti e che vogliamo tenerci stretti. Tutto ciò - ha detto ancora il presidente della Regione - nella consapevolezza della difficoltà di tutelarli pienamente in un territorio come il nostro dove ci sono tanti disagi, difficoltà, deficit come la distanza dai mercati e una criminalità organizzata molto invasiva". "Oggi - ha concluso Loiero - ci sono diritti garantiti dall'Europa e noi, nel giorno della festa di tutti gli italiani, dobbiamo guardare alla cessione di sovranità come ad un elemento importante". Vibo “Esaltare percorso di affermazione valori”: Anniversario della nascita della Repubblica all'insegna della partecipazione popolare a Vibo Valentia. E' stato il prefetto Ennio Mario Sodano a pensare ad un 2 giugno nel segno della presenza soprattutto dei cittadini. In piazza le autorita' locali e i reparti delle forze dell'ordine e dei corpi dello Stato. Cosi' e' venuta fuori una giornata di autentica festa, quasi da kermesse, con famiglie intere ad assistere prima alla parte ufficiale della manifestazione e poi a visitare gli stand. Nel suo intervento, Sodano, rivolgendosi ai cittadini, ha ricordato cosa ha rappresentato il 2 giugno 1946 col referendum e due anni dopo la nascita della Costituzione che da quel voto prese vita. ''Il senso di questa giornata - ha detto - consiste proprio nel non dimenticare il percorso compiuto in quegli anni cruciali per giungere all'affermazione di quei valori e, soprattutto, di non dare per scontate, oggi, le conquiste fatte allora''. Il prefetto Sodano ha invitato tutti a ritrovare una comunione d'intenti ''cosa di cui c'e' bisogno - ha osservato - soprattutto al Sud, in Calabria e a Vibo Valentia. Troppo spesso le soluzioni proposte ai vari problemi si rivelano sterili perche' incapaci di produrre crescita e sviluppo stabili. Si punta a concedere qualche misero vantaggio ad alcuni in cambio di un consenso effimero e dai piedi di argilla, destinato a crollare non appena la possibilita' di alimentare le clientele verra' meno''. Nell'intervento Sodano ha anche fatto cenno al federalismo fiscale ''che imporra' scelte difficili e dure''. Non sono mancate critiche alla Pubblica amministrazione ''che, soprattutto al Sud, ha grandi responsabilita' e molto ancora deve fare per recuperare efficienza e capacita' propositiva. Stiamo lavorando perche' il settore cresca, perche' siano individuati e affrontati i bisogni primari del territorio e dei cittadini. A breve sottoscriveremo con le Amministrazioni pubbliche due protocolli, uno sull'ambiente, risorsa prima del territorio, l'altro sul turismo, prima industria della provincia''. Prima di concludere il prefetto di Vibo ha invitato i cittadini a fare la loro parte: rispettando le regole, curando la cosa pubblica come cosa propria e quindi pretendendo il riconoscimento dei propri diritti. ''Solo chi fa il proprio dovere - ha precisato - puo' pretendere 'diritti' e non essere costretto a chiedere favori''. Rivolto ai giovani li ha invitati a credere possibile il cambiamento, la realizzazione dei loro sogni di giustizia, equita' sociale, pace e prosperita'. ''Il futuro e' nelle loro mani - ha detto ancora - mai rinunciare a battersi perche' una societa' giusta e' possibile come ci hanno dimostrato i' padri della nostra repubblica''. Consegnate, nel corso della manifestazione, le onorificenze al merito della Repubblica e una copia della Costituzione italiana a Vittoria Fuduli studentessa dell'Istituto Magistrale e a Karima Benkhdija, mediatrice culturale di origine marocchina. Traffico intenso su A3 e 106. In concomitanza con il rientro dalle localita' balneari, e' inteso il traffico sulle principali arterie della Basilicata: code sono state segnalate dalla Polizia stradale sul tratto lucano dell'A3 tra Lagonegro e Lauria (Potenza) e sulla strada statale 106 ''Jonica''. In particolare sull'A3, disagi sono registrati nei pressi dello svincolo di Lagonegro nord (Potenza) per la Fondovalle del Noce che conduce a Maratea (Potenza) e alle localita' dell'Alto tirreno calabrese. Sulla stessa fondovalle, sono state segnalate code in direzione A3. Sulla ''Jonica'' il traffico e' molto intenso, con rallentamenti, dal tardo pomeriggio in direzione nord. Polizia stradale, Carabinieri e personale dell'Anas sono al lavoro per agevolare la circolazione.
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del 28/01/2004
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