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Le associazioni antimafia a Bruxelles

 

Don Ciotti punta il dito contro l’informazione “Troppi silenzi sulla lotta alla mafia”

10 giu 08 Le associazioni antimafia europee - nel giorno conclusivo della loro assemblea svoltasi nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles - puntano il dito contro il mondo dell'informazione. E chiedono leggi europee che garantiscano un'informazione più attenta al fenomeno delle mafie, alla lotta per contrastarle e a tutto ciò che riguarda la difesa dei diritti fondamentali degli individui. "Sentiamo la mancanza o l'insufficienza di una seria e attenta informazione su ciò che riguarda la mafia e la lotta alla mafia" - ha detto Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione antimafia Libera: "Quante ambiguità, quanti silenzi, quante deleghe sulla violazione dei diritti" , che siano di quelli che subiscono i soprusi della mafia, oppure gli immigrati, i nomadi, le donne costrette a prostituirsi. "E tutti si ricordino che le mafie non uccidono solo con le armi, ma anche col silenzio di tante, troppe persone", ha insistito Don Ciotti, sottolineando la necessità di riscoprire "il coraggio della parola e della denuncia".

Il 21 marzo sia la giornata europea antimafia. Fare del 21 marzo la Giornata europea della lotta alle mafie e contro ogni forma di criminalità organizzata: è una delle proposte che l'Assemblea delle associazioni civili antimafia di tutta Europa hanno oggi avanzato a Commissione e Parlamento Ue. "Chiediamo che ci sia una Giornata europea della memoria e dell'impegno - ha detto Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione antimafia Libera - e chiediamo che simbolicamente sia il 21 marzo, primo giorno della Primavera. Anche perché in quella data già in Italia dal '95 si celebra la Giornata della memoria di tutte le vittime della mafia''. Nel corso della giornata conclusiva dell'Assemblea delle associazioni civili antimafia europee - svoltasi a Bruxelles e alla quale sono intervenuti il presidente dell'Europarlamento, Hans Gert Pottering, e il vice presidente della Commissione Ue, Jacques Barrot - sono state avanzate tra le altre proposte anche quella di costituire un'Agenzia europea per la confisca dei beni delle mafie e quella di migliorare la direttiva Ue sul congelamento dei beni confiscati al crimine organizzato promuovendone l'uso sociale.

 

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