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Riuscito lo sciopero dei metalmeccanici

Sciopero dei metalmeccanici. In Calabria adesione al 90% Sirti, Nuovo Pignone e Impec

11/01 Ha superato l'80% l'adesione media allo sciopero generale di 8 ore indetto dai sindacati metalmeccanici per il rinnovo del Contratto nazionale, secondo i dati di Fim, Fiom e Uilm aggiornati alle 16. Alta la partecipazione, e' stato evidenziato in una nota, anche alle numerose manifestazioni e presidi territoriali. In Piemonte, 8.000 persone hanno partecipato alla manifestazione provinciale di Torino dove prima del comizio di Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim-Cisl, hanno preso la parola un delegato della Bertone e un delegato della ThyssenKrupp. L'adesione media allo sciopero a Torino e nelle altre province piemontesi e' stata dell'80%. In Lombardia, 5 cortei hanno bloccato per mezz'ora-un'ora le autostrade a Brescia (5.000 manifestanti), Dalmine (Bergamo, 4.000), Arese e Legnano (Milano, oltre 2.000), e Gallarate (Varese). Blocchi anche nel resto della regione, con un totale di circa 40.000 lavoratori sulle strade lombarde. Manifestazioni anche a Lecco e Mantova, presidi a Monza, Cremona e Lodi. Nelle fabbriche l'adesione media allo sciopero e' stata superiore all'80%. In Veneto, cortei a Belluno e Verona e adesioni molto alte allo sciopero. In Emilia-Romagna, 10.000 lavoratori hanno partecipato a un corteo che si e' sviluppato lungo la tangenziale di Bologna. Robuste manifestazioni con migliaia di lavoratori anche a Modena e Reggio Emilia. Iniziative esterne anche a Ferrara, Forli' e Parma. A Cesena e Rimini e' stato effettuato un blocco a singhiozzo della Statale Adriatica 16. Manifestazioni e presidi poi a Genova, Livorno, Piombino, Cagliari, Catania e numerose altre citta' in diverse regioni. Sulla percentuale di adesioni allo sciopero, molte sono le aziende, secondo i sindacati, in cui si e' raggiunto il 100%. Cosi' alla Whirlpool e alla Mahle di Trento, alla WÃñrtsila Italia di Trieste, alla Graziano di Cuneo, alla Berco, alla Sata, alla Itca e alla Rostagno di Torino, alla Tamini di Legnano, alla Beta di Lodi, alla Iveco di Milano, alla Lucchini della Valcamonica. Lo stesso in numerose aziende di Padova (Acciaierie Venete, Fonderia Anselmi, Dab, Este Meccanica, Mta e Precisa), di Treviso (Berco), Venezia (Fincantieri, Appalti Petrolchimico, Elag), Verona (Bonferraro, Ferroli, Fiamm, Aermec), Vicenza (Acciaierie Valbruna, Beltrame), Massa Carrara (Nuovi Cantieri Apuani), Perugia (Mazzoni, Rapanelli, Iverplast, Emu, Cmt), Reggio Calabria (Nes), Palermo (Fincantieri), Ragusa (Fonderia Veral Snai), Caltanissetta (Appalti Petrolchimico di Gela). Al 100% (con punte alte di adesione anche tra gli impiegati) hanno scioperato gli operai della Dalmine, della Marcegaglia, della Same e della Somaschini di Bergamo, della Abb di Lodi, della Trasmital-Bonfiglioli e della Sigma 4 di Forli'. Numerosissime le aziende in cui le adesioni allo sciopero hanno superato il 90%. Tra queste: Valeo (Cuneo), Teksid/Borgaretto, Lear/Grugliasco e Sandretto (Torino), Lovato Electric, Promatec e Abb (Bergamo), Federal Mogul, Radaelli, Trw, Gnutti, Beretta, Transfer, Stanadyne (Brescia), Beta, Candy, Electrolux, Fontana, Formenti (Brianza), Ocrim (Cremona), Abb (Legnano), Knoll (Lodi), Belleli e Sogepi (Mantova), Alstom Power, Ansaldo Camozzi, Marcegaglia, Eurotranciature e Sea Elnag (Milano), Whirlpool (Varese), Dalmine (Valcamonica), Carraro Spa, Emerson e Lofra (Padova), Electrolux/Susegana e De Longhi (Treviso), Aprilia/Scorze' (Venezia), Lowara (Vicenza), Fincantieri/Monfalcone (Gorizia), Electrolux Zanussi (Forli'), Targetti, Sirti, Nuovo Pignone e Mazzoni (Firenze), Skf (Massa Carrara), Impec (Castrovillari), Sirti (Cosenza), Nuovo Pignone (Vibo Valentia), Appalti Raffineria di Milazzo (Messina). Segnaliamo inoltre: Fiat Mirafiori 70%, Alenia di Torino75%, Electrolux Zanussi di Porcia (Pordenone) e di Firenze 85%.

Prosegue la trattativa per il contratto. Lavoratori in corteo nelle piazze italiane ma anche blocchi sulle autostrade e davanti ai binari: lo sciopero dei metalmeccanici a sostegno del rinnovo del contratto ha portato migliaia di lavoratori in piazza e causato in alcune zone disagi al traffico e alla circolazione dei treni. La situazione è tornata regolare già verso la fine della mattinata mentre nel pomeriggio le delegazioni sindacali sono tornate a Roma per riprendere il confronto con la Federmeccanica (l'appuntamento è per le 18) nel tentativo di trovare un accordo sul contratto entro il 15. Sulle adesioni allo sciopero si è consumata la tradizionale guerra di cifre con i sindacati che parlano di una partecipazione alla protesta che supera l'80% dei lavoratori e la Federmeccanica che calcola un'adesione del 30%, inferiore di due punti percentuali all'ultimo sciopero. Ai metalmeccanici in sciopero è arrivato il "pieno sostegno" del ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero. Per ora la trattativa è andata al rallentatore con l'accordo trovato solo sui temi normativi meno complicati (reperibilità, sicurezza, parte della parificazione tra operai e impiegati) ma già da stasera Federmeccanica e Fiom-Fim-Uilm dovrebbero affrontare le questioni più spinose come l'orario, il salario e il mercato del lavoro. Per il rinnovo del contratto scaduto a fine giugno 2007 i sindacati chiedono un aumento salariale medio a regime di 117 euro oltre a 30 euro per quei lavoratori che non fanno contrattazione aziendale. Le imprese si sono dette disponibili a aumenti medi di 100 euro ma solo legando un terzo di questa cifra a miglioramenti della produttività (in particolare si chiede maggiore flessibilità sull'orario di lavoro). I disagi più consistenti per la circolazione si sono registrati in Lombardia con il blocco delle autostrade a Dalmine (Bergamo) dove hanno protestato circa 4.000 persone, a Legnano (Milano, 4.000 persone in corteo) e a Brescia con 6.000 lavoratori che hanno liberato la strada solo dopo mezzogiorno. Altre 4.000 persone hanno manifestato ad Arese mentre a Gallarate sono scese in strada 5.000 persone. A Torino il corteo composto secondo i sindacati da circa 8.000 persone è stato aperto dagli striscioni della Thyssenkrupp (a Terni l'adesione allo sciopero è stata del 100%) e della Bertone. Il segretario della Fiom Giorgio Airaudo ha chiesto che in assenza di accordo nei prossimi giorni si vada allo sciopero generale e alla manifestazione nazionale a Roma. A Genova circa 500 lavoratori hanno bloccato per mezz'ora i binari della stazione di Brignole mentre ad Ancona hanno bloccato il traffico davanti alla stazione ferroviaria. In Emilia circa 10.000 lavoratori hanno partecipato a un corteo che si è sviluppato lungo la tangenziale di Bologna. "Mi pare che lo sciopero sia andato bene - ha detto il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini - ed ha espresso il livello di tensione che cresce tra i lavoratori. Questo è importante alla fine della ripresa della trattativa prevista nel pomeriggio". E' evidente che più passa il tempo - ha concluso a proposito dei blocchi stradali - più cresce la tensione tra i lavoratori. Le imprese ne tengano conto". "Lo sciopero è andato bene - ha affermato il segretario generale della Fim, Giorgio Caprioli - speriamo che dia un contributo allo sblocco della trattativa che proseguirà nelle prossime ore". Il leader della Uilm Tonino Regazzi ha avvertito che i lavoratori sono "esasperati. I blocchi - ha detto - sono stati contenuti. C'era esasperazione per la mancanza del rinnovo contrattuale. I lavoratori vivono in modo drammatico la perdita del potere d'acquisto delle buste paga". L'Ugl parla di adesione "massiccia" e si augura che il successo dello sciopero consenta di arrivare al più presto a una accordo.

 

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