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Emergenza rifiuti campani: la politica litiga

 

Nonostante la simbolica quantità di rifiuti conferita alla Calabria, il dissenso non cala e la politica litiga

11/01 Sarà simbolica la quantità di rifiuti, pari a mille tonnellate, che giungerà in Calabria dalla Campania. Ma nonostante ciò il fronte del dissenso è sempre presente. I tecnici regionali stanno lavorando per decidere i luoghi dove destinare i rifiuti campani che saranno comunque ripartiti equamente su tutto il territorio calabrese. La protesta per il conferimento dei rifiuti campani in Calabria si fa sempre più nutrita. Stamani il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, ha tenuto una conferenza stampa a Cosenza durante la quale ha detto che "Loiero ha fatto un atto d'imperio, non ha consultato nessuno, nessun parlamentare, nessun capogruppo del consiglio regionale e l'assemblea regionale è stata tenuta all'oscuro di tutto". Concorde è anche il vicesegretario vicario dell'Udc, Mario Tassone, secondo il quale la decisione della giunta regionale è "priva di una visione che tuteli gli interessi della regione". Il sindaco di Castrovillari, uno dei comuni più grandi del consentino, Franco Blaiotta, si è detto contrario all'arrivo in Calabria dei rifiuti. Stamani è stato il giorno della protesta per i sindaci dell'area del Tirreno Cosentino che a Scalea hanno partecipato ad una manifestazione contro il conferimento. I sindaci hanno sottolineato in modo unanime che il sito della discarica di Scalea non può essere in alcun modo utilizzato per l'emergenza.

Gentile “Da Loiero un atto d’imperio. Si dimetta”: "E' necessario fare rispettare le regole democratiche perché Loiero ha fatto un atto d'imperio, non ha consultato nessuno, nessun parlamentare, nessun capogruppo del consiglio regionale e l'assemblea regionale è stata tenuta all'oscuro di tutto". E' quanto ha affermato il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile incontrando i giornalisti a Cosenza. All'incontro hanno preso parte i consiglieri provinciali della Cdl, i capigruppo in consiglio regionale del centrodestra, l'ex sindaco di Lamezia Terme, Pasquale Scaramuzzino e molti sindaci ed amministratori locali. "Il presidente Loiero - ha detto ancora Gentile - ha trattato privatamente una vicenda che riguarda i calabresi e la loro salute. Noi siamo appena usciti dall'emergenza, in questo modo sprofondiamo nei rifiuti. Oltre ad essere sprofondati nella crisi del mondo del lavoro e della criminalità organizzata. Questo connubio che si viene a riformare tra le varie mafie del mezzogiorno ci preoccupa molto". "Noi - ha sostenuto ancora il parlamentare di Fi - diciamo un no motivato. Il governo nazionale e la Campania devono avere il coraggio di riaprire i siti attraverso i quali smaltire i rifiuti. Sei milioni di ecoballe servono solo ad inquinare territori di altre regioni ma non risolvono il problema. Diciamo un no secco e chiediamo a Loiero di dar conto sul comportamento scorretto che ha avuto nei confronti dei calabresi". "La Basilicata - ha detto ancora Gentile - ha detto no, la Puglia ha detto no, non capisco cosa c'entri la Calabria con questa storia. Noi avevamo offerto anche una soluzione: un sindaco del centrodestra, Luciano Marranghello, del comune di San Lorenzo del Vallo, ha dato la disponibilità a costruire in provincia di Cosenza un termovalorizzatore, ma non ha avuto risposte. La nostra è una posizione politica forte perché la Calabria non può accollarsi neanche un chilogrammo di rifiuti".
Loiero si dimetta. "Il presidente Loiero dovrebbe dimettersi subito, anche se sappiamo che non lo farà; fra sette, otto mesi quando la Calabria passerà un estate da incubo". E' quanto ha affermato il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile nel corso della conferenza stampa organizzata dal centrodestra sulla decisione della Calabria di ospitare parte dei rifiuti campani. Ai giornalisti intervenuti Mimmo Barile, coordinatore del Popolo delle libertà al Consiglio provinciale di Cosenza, ha ricordato come "la Procura di Napoli abbia aperto un'indagine per epidemia colposa, anche a seguito dell'incredibile aumento del caso dei tumori". Michele Trematerra, capogruppo dell'Udc alla Regione, ha ironicamente affermato che "sarebbe stato giusto prevedere uno scambio equo: i rifiuti campani in Calabria, i politici calabresi in Campania. Stiamo aspettando da Bova la convocazione del consiglio sul tema". Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, presente all'incontro, ha ribadito l'offerta alla Regione di impiantare il termovalorizzatore, riferendo come "Diego Tommasi abbia detto che non si poteva assolutamente parlare di questo argomento". "Non si può accettare una decisione del genere - ha concluso il senatore Gentile - Loiero fa il monarca, ma non siamo all'ottocento. Se ne vada subito".

Adamo “Dal centrodestra reazioni strumentali e demagogiche”. "La disponibilità della Calabria a contribuire allo smaltimento dei rifiuti campani è un atto di civiltà". E' quanto sostiene, in una dichiarazione, il presidente del gruppo del Partito democratico nel Consiglio regionale della Calabria, Nicola Adamo. "La posizione espressa dal Governo calabrese - aggiunge Adamo - è solidale ed al tempo stesso prudente. Solidale perché interpreta il sentimento proprio dell'orgoglio calabrese: quello di un'alta dignità accompagnata da tanta generosità. E' il sentimento di una Calabria che per riscattarsi da condizioni storiche di subalternità non intende scegliere la via della chiusura provincialistica e di un bieco autonomismo. Una Calabria che ha bisogno d'aiuto dallo Stato ma che, al tempo stesso, non si sottrae dalla responsabilità e dall'appartenenza di uno Stato nazionale, unitario e solidale". "La stessa posizione, inoltre - sostiene ancora Adamo - è prudente perché il quantitativo di rifiuti che verrà smaltito in Calabria si può considerare simbolico in quanto assolutamente insignificante rispetto ai carichi che saranno smistati verso altre regioni. Basti pensare che la quantità che arriverà in Calabria è pari alla produzione di rifiuti che una città come Reggio Calabria genera in sole cinque giornate. Certamente all'amministrazione calabrese rimane il compito di controllare e vigilare sul trasporto dalla Campania, oltre che proseguire nell'azione di programmazione e di efficientamento del ciclo dei rifiuti in Calabria affinché si possa prevenire ogni stato di emergenza nell'opera di smaltimento nel territorio regionale". Secondo Adamo, "le reazioni del centrodestra sono, pertanto, strumentali e demagogiche per quanto incomprensibili. Il centrodestra in Calabria presenta così il suo volto peggiore: quello della intolleranza e dell'oscurantismo. Questo centrodestra tradisce il senso di civiltà e lo spirito di appartenenza nazionale che alberga in maniera diffusa nella coscienza della comunità calabrese".

Verifica a Cosoleto. "La Regione ha attivato un'azione immediata per verificare la situazione del Comune di Cosoleto sia sotto il profilo ambientale che sanitario". E' quanto rifesice un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. "L'assessore alle Politiche dell'Ambiente, Diego Tommasi, d'intesa con il presidente della Regione, Agazio Loiero - si aggiunge nel comunicato - si è reso promotore delle iniziative utili e necessarie, al fine di condurre, sul territorio comunale, l'analisi epidemiologica e la verifica della sussistenza di eventuali elementi inquinanti. L'assessore Tommasi, che della vicenda ha prontamente informato il neo Commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Giustino Ranieri, ed il Commissario straordinario dell'Arpacal, Domenico Lemma, ha avuto anche un colloquio con il sindaco di Cosoleto, Angelo Surace al quale ha comunicato che la Regione ha intenzione di verificare se la circostanza denunciata da qualche mezzo d'informazione calabrese abbia un fondamento di verità o non sia, invece, solo il frutto di servizi giornalistici che hanno l'effetto di seminare allarme e scompiglio nelle popolazioni".

Documento dei Presidenti delle Province calabresi: “Non indifferenti”. "Come in altri momenti della vita del Paese, pensiamo, per esempio, all'alluvione di Firenze, al terremoto dell'Irpinia deve scattare la solidarietà e la generosità del popolo e delle sue istituzioni. Qui non si tratta di aiutare solo Napoli, ma l'Italia". E' quanto si afferma in un documento sull'emergenza rifiuti in Campania e la disponibilità manifestata dalla Regione Calabria, sottoscritto dai presidenti delle cinque Province calabresi Michele Traversa (Catanzaro); Mario Oliverio (Cosenza); Sergio Iritale (Crotone); Giuseppe Morabito (Reggio) e Gaetano Ottavio Bruni (Vibo). "In tutta la vicenda di Napoli e della Campania ci sono stati nel tempo errori amministrativi e politici - prosegue il documento - è giusto che ciascuna forza politica ne tragga le valutazioni e le decisioni che ritiene più opportune. Ma di fronte ad un dramma che riguarda la vita di centinaia di migliaia di italiani non possiamo restare in silenzio e indifferenti. In merito alla trattazione e allo smaltimento dei rifiuti c'é un principio irrinunciabile che è giusto ribadire anche in questa circostanza: ciascuna realtà territoriale deve provvedere alla propria autosufficienza e adottare tutte le misure perché questo obiettivo sia raggiunto senza cedimenti a incomprensibili e anacronistici oltranzismi ideologici o a inerzie ingiustificabili". "Anche Napoli e la Campania, perciò, - è scritto ancora nel documento - devono rispettare un criterio che è l'unico in grado di garantire coesione sociale, unità del sistema Paese, trasparenza, efficace contrapposizione agli interessi delle cosche mafiose, che sull'affare rifiuti hanno da sempre cercato di costruire fortune economiche anche condizionando l'uso delle risorse. Il commissario nominato dal governo per fronteggiare l'emergenza in Campania, Gianni De Gennaro, deve, pertanto, operare con lo scopo di avviare la soluzione definitiva del problema all'interno del territorio di riferimento. Qualsiasi disponibilità di altre regioni, perciò, non può che essere vista nell'ottica di un contributo aggiuntivo, molto limitato nel tempo, da utilizzare giusto per evitare che la situazione campana, già insostenibile, possa degenerare definitivamente, senza possibilità di controllo, con gravi ripercussioni per l'ordine pubblico, l'ambiente, la qualità della vita di una parte importante della popolazione italiana". "In questo senso e a queste condizioni - è scritto ancora nella nota - può essere presa in considerazione, e valutata come necessaria partecipazione a uno sforzo solidale che deve impegnare tutto il Paese, la dichiarata volontà del governatore Loiero a non chiudere le porte della Calabria a una temporanea ricezione di una parte dei rifiuti della Campania. Tutto questo, evidentemente, non ha nulla a che fare con le politiche ambientali regionali, con le decisioni sulle nostre discariche, con gli orientamenti che devono essere assunti per evitare che anche in Calabria possa in un prossimo futuro determinarsi una situazione drammatica come quella di Napoli". "A tal proposito, come è stato già deciso nella riunione di giovedì 10 gennaio - si sostiene nel documento - è utile un incontro immediato tra i presidenti delle Province calabresi e la Regione sia per concordare le modalità di attuazione di un giusto atto di sostegno verso le popolazioni campane in un momento di grande difficoltà, sia per discutere le priorità delle questioni ambientali della Calabria e per definire, ponendo finalmente e concretamente fine al regime commissariale e ripristinando l'ordinaria amministrazione, il rapido passaggio delle competenze alle Province su tutto ciò che riguarda l'ambiente e soprattutto i rifiuti". "La nostra regione, le nostre province, in conclusione, - è scritto nel documento - sono parte della nazione italiana e vogliono orgogliosamente contribuire a difenderne l'immagine e la dignità. Con questo spirito possiamo accettare di non abbandonarci a particolarismi e ad egoismi territoriali che non rientrano nelle tradizioni e nella cultura delle nostre popolazioni, storicamente sensibili ai valori della solidarietà, dell'amicizia, dell'integrazione".

Conferenza dei sindaci dell’Alto Tirreno. Protesta stamane a Scalea di alcuni sindaci della zona dell'Alto Tirreno cosentino che hanno protestato contro la possibilità che i rifiuti della Campania possano essere smaltiti nella discarica della cittadina costiera calabrese. All'iniziativa erano presenti i sindaci di Scalea, Papasidero , Tortora, Santa Domenica Talao, San Nicola Arcella, Grisolia, Praia a Mare, Buonvicino, Verbicaro e Aieta. I sindaci, nel corso dell'incontro, hanno sottolineato in modo unanime che il sito della discarica di Scalea non può essere in alcun modo utilizzato per la suddetta emergenza. "Questo non per una mancanza di solidarietà - hanno spiegato i primi cittadini della zona - ma per una difesa del territorio". Dall'incontro è emerso che, a fronte dell'ennesima emergenza rifiuti della Campania, le amministrazioni dell'Alto Tirreno Cosentino presenti si stanno predisponendo per dire no alla richiesta di solidarietà espressa dal Governo calabrese.

Il Sindaco Blaiotta contrario. Il sindaco di Castrovillari, Francesco Blaiotta, è contrario "alla ventilata ipotesi di utilizzare i pochi siti della Calabria per raccogliere i rifiuti della Campania". Lo riferisce, in una nota, lo stesso sindaco. "Ci auguriamo - ha dichiarato Blaiotta - che la notizia sia solo l'incubo di una notte d'inverno e che sia destituita di ogni fondamento. La provincia di Cosenza, in particolare, ha le discariche ormai esaurite ed è impensabile che la discarica di Castrovillari, chiusa circa 5 anni fà dal Commissario straordinario per l'Emergenza rifiuti, che costringe, tra l'altro, la città a portare i rifiuti a Crotone, possa essere utilizzata per accogliere quelli della Campania". "Se questa sciagurata ipotesi, dovesse essere vera - conclude il sindaco Blaiotta - alzeremo le barricate e ci opporremo in tutte le forme possibili. Il fallimento assoluto della politica di centrosinistra, che sta soffocando l'Italia e sta disgregando la regione Calabria, non può essere pagata dai cittadini"

Dima “Loiero risponda al sindaco di San Lorenzo del vallo”. "Loiero corre in soccorso di Prodi e Bassolino dimenticando, però, la grave situazione esistente nella nostra regione e provocando le forti proteste delle associazioni ambientaliste e delle istituzioni locali". A sostenerlo, in una nota, è il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima che chiede al presidente Loiero di rispondere alla disponibilità a ospitare un termovalorizzatore, manifestata dal sindaco di San Lorenzo del Vallo. "Anche in questo caso, le scelte di Loiero - prosegue Dima - hanno suscitato clamore e perplessità perché il sistema dello smaltimento dei rifiuti in Calabria presenta numerose carenze strutturali e funzionali molto simili a quelle della Campania tanto da far dire ad alcuni esperti del settore che anche la nostra regione vive una fase pre-emergenziale. Nella provincia di Cosenza, per esempio, in cui vivono circa 730 mila abitanti che producono quasi il 37% di tutti i rifiuti calabresi, registriamo evidenti ritardi sia sul fronte della raccolta differenziata sia su quello degli impianti, termovalorizzatore di Calabria nord, impianti di selezione, che si sarebbero dovuti realizzare per come previsto dall'Ufficio del Commissario straordinario per l'emergenza ambientale". "In questa commedia dell'assurdo e dell'illogico, poi,- prosegue Dima - dobbiamo registrare la battaglia solitaria che, da due anni, sta combattendo il sindaco di San Lorenzo del Vallo che, nel manifestare piena disponibilità ad ospitare nel proprio territorio un termovalorizzatore, riceve solo sdegnosi silenzi dalla Regione e dal Commissario straordinario. Se il termovalorizzatore rappresenta uno strumento efficace per lo smaltimento dei rifiuti, se dalla sua attività può essere recuperata energia 'buona' da distribuire sul territorio, se la sua nocività risulta essere molto bassa come testimoniato dalla più recenti ricerche scientifiche, com'é possibile che Loiero non abbia preso seriamente in considerazione questa disponibilità alla luce del fatto che in Calabria esiste il solo termovalorizzatore di Gioia Tauro?". "E se ci trovassimo di fronte alla solita mediazione tra opposte fazioni culturali ed ideologiche - prosegue il coordinatore regionale di An - come potrà la Calabria, con Loiero e la sua giunta, far fronte ad una possibile emergenza dei rifiuti? Non è possibile, proprio perché i rapporti tra i Comuni e la Regione dovrebbero essere improntati al massimo rispetto ed alla piena collaborazione, che la proposta del Comune di San Lorenzo del Vallo non sia stata presa in considerazione e che ad essa sia stato opposto soltanto un silenzio assordante. Per questi motivi chiediamo a Loiero risposte chiare e precise in merito alle osservazioni del sindaco Marranghello: i silenzi delle istituzioni in materie così importanti per la salute dei cittadini non sono più tollerabili".

Sinistra Critica “Un disastro annunciato”. Solidarietà "ai cittadini della Campania in lotta" è stata espressa, in un comunicato, dal coordinamento regionale di Sinistra Critica. "Il susseguirsi delle vicende in Campania - è scritto in un comunicato dell'associazione - è la dimostrazione di un disastro annunciato. Tutti sapevano come sarebbe andata a finire, ma nessuno dei responsabili politici regionali e nazionali, sia di destra che di sinistra, si è adoperato perché ciò non accadesse. Anzi si sono bruciati diversi miliardi di euro. Si assiste, ormai da 14 anni, al fallimento della gestione commissariale che, non solo esclude la raccolta differenziata come possibile rimedio parziale della crisi, ma usa la forza per sedare la protesta delle popolazioni interessate". "Infatti, neanche a dirlo, - prosegue il comunicato - il ministro Pecoraio Scanio, essendo un pacifista convinto, richiede l'intervento dell'esercito in quanto i circa 20.000 operatori ecologici non sarebbero sufficienti alla raccolta della spazzatura. Chiaramente se non si punta sulla raccolta differenziata si pretende di fare ricorso a termovalorizzatori ed impianti Cdr che, oltre ad essere inutili, sono anche dannosi. Anche le vertenze di Crotone e Gioia Tauro parlano dello stesso disagio e di una Amministrazione regionale incapace di operare scelte indirizzate ad un reale cambiamento di strategia: le numerose inchieste della magistratura e la Corte dei Conti ci indicano quali tasche sono state riempite e quali invece svuotate". "Per uscire dalla crisi - è detto ancora nella nota - bisogna da subito investire in forme generalizzate di raccolte 'porta a porta'; chiudere con le fallimentari gestioni dei commissari straordinari, costosissime e antidemocratiche; restituire il potere di programmazione e di gestione alle comunità e agli enti locali, attraverso un percorso di reale partecipazione democratica; chiudere con la truffa dei sussidi all' incenerimento; far decollare davvero produzioni pulite, progetti estesi di riciclaggio e di compostaggio in grado, tra l' altro, di creare molti più posti di lavoro". "Per queste ragioni Sinistra Critica Calabria - conclude la nota - è fortemente solidale con le popolazioni della Campania in lotta"

Tassone “Una decisione che non tutela la Calabria”. "La decisione da parte della giunta Loiero di ospitare in Calabria i rifiuti provenienti dalla Campania ci pare priva di una visione che tuteli gli interessi della regione, perché non tiene conto della grave situazione dei nostri depuratori e dello smaltimento". Lo afferma, in una nota, il vicesegretario dell'Udc, Mario Tassone. "La mossa di Loiero - prosegue - che si rivelerà controproducente per la Calabria, appare più legata a logiche politiche che al buonsenso. Bisogna comunque segnalare l'ottimo lavoro svolto, tra mille difficoltà, dal Commissario all'emergenza rifiuti Salvatore Montanaro, che ha evitato la degenerazione della situazione".

CDL Provincia di Cosenza: “Decisone autoritaria di Loiero”. "Una riunione straordinaria ed aperta del Consiglio provinciale al fine di opporre un netto rifiuto su questa ignobile vicenda, che mortifica tutti i cittadini della Calabria e della provincia". E' quanto chiedono, in una nota, i consiglieri della Casa della libertà della Provincia di Cosenza a proposito della disponibilità della Regione ad accogliere parte dei rifiuti della Campania. I consiglieri, secondo i quali alla riunione dovrebbero essere invitati i parlamentari cosentini ed i consiglieri regionali, chiedono anche che "si provveda con urgenza alla redazione e all'approvazione dei piani regionali e provinciali sull'ambiente per lo smaltimento dei rifiuti. In una nota sottoscritta dai consiglieri Domenico Barile, Gianfranco Ponzio , Mario Russo, Elio Filice, Antonio Pucci e Filippo Fiorillo si sostiene che "a seguito dell'allarme lanciato dal senatore Antonio Gentile, si è appreso che i tecnici regionali hanno individuato alcuni siti, in particolare a Crotone e in provincia di Cosenza, fra i quali Cassano, Rossano e Scalea e che il presidente Loiero ha effettuato, in tal senso, una decisione autoritaria e personalistica, senza convocare e coinvolgere il Consiglio regionale ed i sindaci dei Comuni interessati". Secondo gli stessi consiglieri, inoltre, "tale decisione unilaterale rappresenta una grave scorrettezza politico-amministrativa della Regione, che di fatto lede i diritti e le garanzie costituzionali di autonomia degli enti territoriali e mette a rischio la salute e la sicurezza dei calabresi. La Regione Calabria svende la salute dei propri cittadini e la salubrità del nostro territorio alle esigenze politiche e di immagine del Governo italiano di centro-sinistra, mentre gli altri Governatori di centro-sinistra della Puglia e della Basilicata hanno opposto un giusto diniego"

Laratta “Il centrodestra specula”. "Il centrodestra, speculando in modo riprovevole sulla questione rifiuti, sta mostrando di non avere cultura degli interessi generali. Sono degli irresponsabili". E' quanto sostiene, in una nota, il deputato del Pd Franco Laratta. Laratta definisce "sconcertante la presa di posizione del centrodestra calabrese sull'emergenza rifiuti. Dobbiamo dare atto al Governo regionale presieduto da Agazio Loiero di avere operato scelte coraggiose e con grande serietà. La nostra regione ha fatto bene ad accogliere una parte minima di rifiuti dalla Campania dimostrando spirito solidaristico con una regione che vive ore drammatiche. Sarebbe potuto succedere anche da noi. Questo non significa che con questo gesto la Calabria sia diventata una pattumiera, come irresponsabilmente ripetono gli 'esperti e politologi' del centrodestra, che in materia di emergenza ambientale hanno dimostrato, nella loro gestione, di essere "profondi conoscitori". "La memoria - ha concluso Laratta - non li inganni a rilasciare dichiarazioni affrettate e speculative che appaiono affette dal morbo di Alzheimer. Il governatore Loiero vada avanti così".

Frasca “Disponibilità Loiero insensata”. "La disponibilità offerta dal presidente della Regione Loiero per accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania è quanto di più insensato si possa manifestare". A sostenerlo, in una nota, è l'ex parlamentare ed ex sindaco di Cassano allo Ionio, Salvatore Frasca. "Come è noto, il territorio calabrese - prosegue Frasca - non dispone, allo stato attuale, di alcun termovalorizzatore e le discariche funzionanti, a norma di legge, sono di un numero ridottissimo. Giustificata è perciò la protesta che si sta sollevando in questi giorni in Calabria. Il progetto che peraltro destinerebbe la Piana di Sibari ad accogliere i rifiuti coinvolge principalmente due comuni e cioé i comuni di Rossano e di Cassano dotati di apposite discariche. Ma va da sé che il principale coinvolgimento avverrebbe per il comune di Cassano dotato com'é, da più di quindici anni di una discarica in contrada Silva e là dove nel 2006 sono state riversate oltre mille tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania sia pure con il consenso, inspiegabilmente offerto, dalle autorità locali". "Peraltro questa discarica - aggiunge Frasca - è già al servizio di diversi comuni della zona. Riversare in detta discarica altre migliaia di tonnellate di rifiuti, perlopiù non selezionati, potrebbe significare determinarne la fine con grave nocumento per il comune di Cassano e di altri comuni della Sibaritide. Ma quel che è grave tenere in considerazione che, da circa dieci anni, nel territorio di Cassano e in quello dei comuni di Francavilla Marittima e di Cerchiara sono state riversate ben ventimila tonnellate di ferrite di zinco che rappresentano, come giustamente ha relazionato l'Università di Bari un pericolo permanente per la salute dei cittadini. Non a caso sono tanti gli episodi di tumore e di altre malattie infettive che si registrano". "Giova ricordare - sostiene ancora Frasca - che questi rifiuti provenienti dalla Pertusola di Crotone e diretti in Sardegna sono stati invece depositati presso il suddetto territorio con la complicità della mafia locale e della Regione Calabria, che avrebbe dovuto esercitare il controllo e non lo ha fatto per la compromissione che si è venuta a determinare fra la società appaltatrice, alcuni assessori regionali e la delinquenza organizzata. Ma c'é da aggiungere, che ha vicenda ancora oggi è oggetto di interessamento da parte della magistratura prima di quella di Catanzaro, poi di quella di Castrovillari e di Paola che ancora non è riuscita a chiudere i processi in atto". "Giova anche ricordare - sostiene ancora Frasca - che, nel 2000, il comune di Cassano, la Regione ed il commissario straordinario per i rifiuti avevano raggiunto un accordo secondo il quale i rifiuti devono essere dissepolti e trasferiti altrove. Ma questo accordo non è stato mantenuto né dalla precedente Giunta regionale né da quella attuale. Come fa, quindi, ci domandiamo, il presidente Loiero ad autorizzare il deposito dei rifiuti campani su di un territorio fortemente compromesso? La rivolta che quindi si preannuncia contro il provvedimento di Loiero è più che giustificato"

Castagna (Uil) “Avviare un piano non escludendo i correttivi”: "La Calabria fa bene a solidarizzare con la Campania ma ha il dovere di avviare, da subito, il Piano regionale non escludendo qualche correttivo alla luce dei fatti emergenziali e delle disponibilità che vengono dal territorio". A sostenerlo, in una nota, è il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna. "La situazione attuale - afferma Castagna - deve vedere l'impegno delle Province e della Regione in un contesto di condivisione e rispetto dei tempi di attuazione sia degli impianti di smaltimento che della gestione dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, raccolta differenziata compresa; la realizzazione delle strutture di servizio; la gestione dei servizi di trasporto e dei conferimenti agli impianti di trattamento e smaltimento finale". "A fronte delle opposizioni che si sono registrate in alcuni comuni della provincia di Cosenza - prosegue il segretario della Uil calabrese - non è stato possibile costruire i termovalorizzatori necessari, ribaltando su Gioia Tauro le difficoltà conseguenti. Questo metodo è ingiusto ed ingiustificabile. La questione rifiuti è una delle priorità che va affrontata intanto ribaltando la vecchia cultura pseudo ambientalista che vuole identificare il problema come un male da non affrontare in casa ma da scaricare in altri territori magari finanziando la criminaltà o il ricco business che viene fatto in altri paesi". "La disponibilità del sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello - prosegue ancora Castagna - ad ospitare la costruzione di un termovalorizzatore, non solo è un segnale di grande civiltà da parte di un amministratore, al quale va un plauso particolare, quanto è una scelta intelligente che contribuisce a dare una soluzione al problema senza inquinamento di sorta, abbassando i costi delle tasse sui cittadini anzi introitando ulteriori risorse e dando una risposta occupazionale al proprio comune e al territorio complessivamente. Una disponibilità alla quale va data immediata risposta per gli effetti positivi che può realizzare, e da valorizzare alfine di diffondere una cultura ambientale che tuteli la salute dei cittadini e nel contempo assicuri che quella stessa salute non venga compromessa da una politica che sperpera danaro e rinuncia, per banali calcoli elettorali, ad affrontare, in modo definitivo, il problema". "Per il segretario della Uil - conclude il segretario della Uil calabrese - sarebbe opportuno che il presidente Loiero attivasse, nel più breve tempo possibile, un incontro con il commissario straordinario prefetto Salvatore Montanaro, i presidenti delle Province, i Sindaci dei comuni interessati e da interessare per concordare tempi e modalità di intervento e di avvio del nuovo Piano regionale".

CISL “Cresce l’allarme sociale”. "La preoccupazione ed il crescente allarme sociale presente tra i lavoratori ed i pensionati in ordine alle notizie diffuse circa la disponibilità della Regione Calabria ad accogliere in alcune discariche calabresi rifiuti provenienti dalla Campania" è stata espressa dalla segreteria regionale della Cisl dopo una riunione con le strutture provinciali presieduta dal segretario generale della Calabria, Luigi Sbarra. "Benché si riconosca che tale ventilata disponibilità è animata dal desiderio di contribuire in modo solidale al superamento della gravissima tragedia che colpisce le popolazioni campane - è scritto in una nota - non si può non evidenziare che la Calabria, specie in alcune aree territoriali, vive da tempo una preoccupante ed allarmante condizione ambientale di pre-emergenza non dissimile da quella di Napoli e dintorni. L'avvio delle iniziative di superamento della gestione commissariale per il ritorno ad una fase di piena ordinarietà delle politiche ambientali in Calabria, anche per meglio responsabilizzare le istituzioni locali rispetto al tema dello smaltimento dei rifiuti, della raccolta differenziata, per l'attuazione del piano rifiuti predisposto dal Prefetto Montanaro, va accompagnata da una fase di intensa e fattiva collaborazione e cooperazione tra i diversi soggetti istituzionali e sociali della Regione ponendo al centro del confronto la programmazione e la progettualità". "Registriamo, al contrario - prosegue la Cisl - il vuoto di confronto e di concertazione tra le istituzioni regionali e locali con le forze sociali e con le rappresentanze imprenditoriali per adottare scelte condivise in materia di ciclo integrato dei rifiuti ed anche per ricevere preventivamente informazioni e determinazioni sulle scelte di politica ambientale che non possono essere esclusivamente prerogativa assoluta della politica". "La politica calabrese - prosegue la nota - attivi, ora e subito, tutte le iniziative utili per prevenire eventuali disastri ambientali connessi allo smaltimento dei rifiuti ponendosi concretamente il problema dell'ampliamento delle discariche, della localizzazione di nuovi siti, di messa a regime della raccolta differenziata, della costruzione di nuovi termovalorizzatori con tecnologie avanzate ed innovative che possono essere anche utili ai fini della occupazione e di benefici economici a vantaggio delle popolazioni interessate. Perché nessuno risponde alla dichiarata disponibilità del Sindaco di San Lorenzo del Vallo di ospitare nel proprio territorio comunale un impianto di Termovalorizzazione che potrebbe determinare importanti ricadute occupazionali oltre che alleviare la quasi certa emergenza rifiuti che la Calabria e la Provincia di Cosenza dovrà fronteggiare?". "In tal senso - conclude la Cisl - è opportuno avviare da subito un tavolo di confronto e di concertazione che veda impegnati la Regione, il Commissario per l'emergenza rifiuti, il sistema delle autonomie locali, le forze imprenditoriali ed il sindacato per affrontare la difficile questione legata alla crisi ambientale ed al problema dello smaltimento dei rifiuti in Calabria"

Corigliano (Pd) “Polemiche strumentali fuori luogo”. "Se come pare, si tratta di distribuire mille tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania in tutte le discariche calabresi, le polemiche strumentali mi sembrano oggettivamente fuori luogo". Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario provinciale di Cosenza del Partito democratico, Maria Francesca Corigliano. "Agitare strumentalmente sensibilità ambientali sospette da parte di precisi settori della politica calabrese - aggiunge Corigliano - appare inopportuno rispetto ad una solidarietà necessaria sia per la grave emergenza campana, che finisce per colpire indistintamente i cittadini, sia per aiutare la risoluzione di una questione che ha fortemente minato, anche a livello europeo, la credibilità del Paese e dimostrare senso di responsabilità con un atto di solidarietà politica e istituzionale".

Italia Nostra Pollino “No ai trasferimenti in Calabria”: "Fortissima preoccupazione e profondo disappunto": è quanto esprime Italia Nostra gruppo Pollino circa la possibilità che parte dei rifiuti provenienti dalla Campania possano essere trasferiti in Calabria. "Tutto questo - è scritto in una nota dell'associazione - in una regione che come la Calabria sta attraversando momenti assai difficili per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Una situazione che sta arrecando disagi e malumore nelle varie province: a Crotone, S. Giovanni in Fiore, Scalea, S. Maria del Cedro". "La falsa emergenza rifiuti - prosegue la nota - in realtà una routine, in Campania, non è un flagello sceso dal cielo o un cataclisma dovuto agli eventi naturali per i quali le popolazioni delle altre regioni dovrebbero essere solidali. C'é da considerare il timore legittimo dei calabresi che stanno apprendendo allarmati di questa sorprendente disponibilità quando invece la Basilicata, regione sorella, non ha fatto lo stesso vedendo alle sue porte l'ideazione di una iniqua discarica campana tra Caggiano e Vietri di Potenza. Non è forse vero che i panni sporchi si lavano in famiglia? Da quando si lavano in casa altrui?".

 

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