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Emergenza rifiuti in Calabria 1000 tonnellate

 

Rifiuti: in Calabria destinate 1000 tonnellate. San Lorenzo del Vallo vuole il termovalorizzatore.

10/01 Sara' ''simbolico'' il contributo della Calabria allo smaltimento dei rifiuti campani che hanno determinato una condizione di emergenza e, per quanto trapela da fonti romane, non superera' le 1.000 tonnellate. Si tratta, fanno sapere le stesse fonti, di una quantita' modesta rispetto agli impegni decisi da altre regioni. Basti pensare che 1.000 tonnellate equivalgono alla raccolta di rifiuti di meno di dieci giorni di una citta' come Cosenza, una quantita', dunque, che puo' essere smaltita senza creare aggravio alla gia' delicata situazione della Calabria di cui aveva parlato il presidente della Regione Agazio Loiero, allorquando ha offerto un gesto di solidarieta' da parte della Calabria. Le 1.000 tonnellate, a quanto si e' appreso, saranno distribuite equamente su tutto il territorio regionale.

San Lorenzo del Vallo vuole il termovalorizzatore ma nessuno risponde. Da due anni il sindaco di San Lorenzo del Vallo, Luciano Marranghello, sostiene di essere disponibile a far realizzare un termovalizzatore nel suo comune ma nessuna istituzione ha mai accolto la sua richiesta. Stamani Marranghello ha inviato una lettera al presidente del consiglio, Romano Prodi. "Più volte - scrive Marranghello - ho dichiarato ufficialmente la disponibilità del mio Comune ad ospitare nel proprio territorio un impianto di termovalorizzazione. Purtroppo tale disponibilità manifestata al commissario per i rifiuti, alla Regione Calabria e alla Provincia di Cosenza non ha avuto ancora, inspiegabilmente, alcun riscontro". Il comune ha già individuato l'area che potrebbe ospitare un impianto di medie dimensioni e che sono stati fatti una serie di studi. "Con una società del settore - ha aggiunto il sindaco - abbiamo fatto alcuni studi per verificare che la zona fosse idonea ad ospitare l'impianto. Gli ambientalisti ed il centrosinistra si oppongono a questo progetto. Resta il fatto che dalle istituzioni non ho avuto nessuna notizia". Il sindaco di San Lorenzo del Vallo, nella lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, evidenzia anche che "in Calabria per i rifiuti siamo all'anno zero e le preoccupazioni di una nuova grave e pericolosa emergenza è molto fondata". "Del resto - prosegue Marranghello - il piano regionale predisposto dal Prefetto Montanaro evidenzia, in modo inequivocabile, le carenze e le insufficienze strutturali e funzionali della gestione dei rifiuti avvenuta negli ultimi dieci anni. Il nuovo piano intende voltare pagina: la creazione del 'sistema integrato di smaltimento dei rifiuti' secondo criteri di efficienza ed economicità è l'obiettivo fondamentale". "In tale quadro - evidenzia il sindaco - il recupero dei ritardi nella realizzazione degli impianti, di cui la Calabria é carente, è essenziale se si vuole evitare che da qui a qualche anno anche i comuni calabresi si ritrovino sommersi dai rifiuti".

La CDL “No ai rifiuti a Rossano”. ''La grave emergenza rifiuti in Campania rappresenta il fallimento dei governi di Centro Sinistra, a tutti i livelli. Dal Presidente della Regione Campania, al Sindaco di Napoli, dal Presidente Loiero che autorizza la trasformazione della nostra regione, priva di adeguate strutture, nella pattumiera partenopea, al sindaco Filareto che nulla dice in merito all'ipotesi che Rossano sia una delle destinazioni preferite dei prossimi carichi di spazzatura in arrivo dal napoletano''. E' quanto sostiene in una nota l'opposizione consiliare di centro destra di Rossano. '' Ribadiamo la nostra forte opposizione, aggiunge la nota, a qualsiasi tentativo che Rossano possa diventare un deposito di rifiuti provenienti dalla Campania e ci opporremo a qualsiasi decisione in tal senso dell'amministrazione comunale'

Manifestazione di protesta al Comune di Scalea. Domani al Comune di Scalea si svolgera' un incontro che vuole essere anche una forma di protesta contro la ventilata ipotesi dell'arrivo dei rifiuti campani nella discarica di Scalea. Dieci sindaci, con le fasce tricolori, si ritroveranno a Scalea al Comune, in via Plinio il Vecchio per affrontare il problema e per porre un veto istituzionale al possibile arrivo di mezzi dalla vicina regione campana.'

Coldiretti “Le scelte vanno fatte con gli enti locali e le forze sociali” "Pur apprezzando la disponibilità espressa dal Presidente della regione Calabria Loiero per il superamento dell'emergenza rifiuti in Campania riteniamo che ogni scelta di disponibilità debba essere fatta con estrema attenzione e attraverso una concertazione con le Istituzioni locali, le forze sociali ed i cittadini". E' quanto afferma in una nota il presidente regionale della Coldiretti , Pietro Molinaro, circa il conferimento in Calabria dei rifiuti della Campania. "Non vorremmo - prosegue Molinaro -che territori significativi per le produzioni agroalimentari e per il turismo venissero compromessi da una disponibilità che, se pure apprezzabile, non fa i conti con la realtà. Questa fase può essere importante per fare il punto in via preventiva sulla gestione dei rifiuti nella nostra regione per fare in modo da non arrivare a criticità che possono causare danni irreparabili. Oggi scommettere sulla tutela ambientale è una esigenza prioritaria. La salvaguardia del territorio, rappresenta un valore inestimabile, per l'economia, l'agricoltura, l'ambiente, la salute e la qualità della vita dei cittadini". "Non bisogna ignorare - conclude - che nella eventuale scelta dei siti più adatti allo smaltimento è necessario fare i conti con una mappatura chiara delle qualità agroambientali per non compromettere il futuro"

Santelli (FI) “Scorretto giocare a fare i primi della classe”: ''Che senso ha avuto da parte di Loiero dichiarare la disponibilita' ad accogliere, in uno spirito di solidarieta' nazionale, i rifiuti della Campania, prima del vertice di Palazzo Chigi, quando poi si apprende che da parte della regione non e' stato indicato, come afferma il portavoce del presidente Loiero, alcun sito per lo smaltimento di rifiuti provenienti dalla Campania?''. A chiederlo e' Jole Santelli, deputato di Forza Italia. ''Quindi - ha aggiunto - a procurare l'allarme e' stato esclusivamente la dichiarazione di disponibilita' del presidente Loiero e di Tommasi, poi. Giocare a fare i primi della classe offrendosi come prima regione ad accogliere i rifiuti della Campania senza conoscere la situazione reale e' politicamente scorretto. Non e' pensabile che per farsi i belli a Roma si metta a rischio il bene comune della collettivita' calabrese''. ''Le preoccupazioni espresse - ha concluso Jole Santelli - sono piu' che legittime. Quanto sta accadendo e' la testimonianza di una politica irresponsabile''

Dima (AN) “Scelta Loiero grave e dannosa per la Calabria”: ''Non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto che Loiero corresse in soccorso di Prodi e Bassolino e manifestasse la piena disponibilita' della Calabria ad accollarsi una parte dei rifiuti campani anche se logica e ragionevolezza, almeno in questo caso, avrebbero dovuto imporre al governatore calabrese maggiore cautela nel prendere una decisione sicuramente grave ed altrettanto dannosa per il futuro del corretto smaltimento dei rifiuti nella nostra regione''. E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore regionale di An, Giovanni Dima. ''Ancora una volta - prosegue Dima - le ragioni dell'appartenenza politica e della militanza comune, ammantate da un falso e inflazionato richiamo alla solidarieta' nazionale, hanno contribuito a far si' che l'inadeguatezza e la faciloneria degli amministratori campani fosse scaricata anche sulla nostra regione. Avremmo preferito da Loiero maggiore determinazione e piu' decisione nell'affrontare e risolvere i tanti problemi esistenti nel complesso sistema di smaltimento dei rifiuti della Calabria piuttosto che rispondere con estrema superficialita' alla chiamata di un premier e di un governatore che si risvegliano da un lungo torpore solo in seguito alle proteste di cittadini esasperati per una situazione che si trascina, senza alcuna prospettiva di soluzione, da circa quindici anni''. ''Le recenti dichiarazioni dei responsabili calabresi di Legambiente e di Fare Verde, infatti, - sostiene ancora il coordinatore regionale di An - evidenziano come in Calabria non si affronti seriamente il problema dello smaltimento dei rifiuti tanto che, forse molto presto, potremmo avere le stesse difficolta' della Campania proprio perche' le similitudini sono tante a cominciare dall'atteggiamento della giunta regionale che, confidando nella mediazione infinita e nella incapacita' decisionale di 'bassoliniana memoria', potrebbe essere travolta dagli avvenimenti. Basti pensare che nella provincia di Cosenza, in cui vivono circa 730 mila abitanti che producono quasi il 37% dei rifiuti calabresi, non sono stati realizzati quegli impianti previsti nei piani approvati dall'Ufficio del Commissario straordinario per l'emergenza ambientale, che i rifiuti di molti comuni sono dirottati in una discarica privata di Crotone con evidente aumento dei costi e che la raccolta differenziata raggiunge percentuali a dir poco risibili''. A giudizio di Dima ''con le discariche in via di esaurimento funzionale, per le quali si pone il problema dell'ampliamento o dell'individuazione di nuovi siti, con una raccolta differenziata ancora all'anno zero, con la questione dei termovalorizzatori irrisolta, con il mancato coinvolgimento dei Comuni e degli enti territoriali, Loiero avrebbe dovuto mostrare piu' rispetto per i calabresi ed impegnarsi immediatamente per la soluzione di un problema che non vorremmo diventasse vera emergenza in futuro. Ha preferito, pero', scegliere la strada piu' breve e piu' facile che potrebbe pagare sul piano dell'immagine, lui che e' sempre attento a queste cose, del governatore responsabile e pronto a correre in aiuto dei colleghi in difficolta' piuttosto che quella di confrontarsi con i problemi della Calabria. Speriamo solo, a questo punto, che la Calabria non diventi una nuova Campania''

Fedele (FI) “Loiero faccia tesoro dell’esperienza”. ''Sarebbe meglio che facesse tesoro, il presidente Loiero, dell'esperienza negativa della Campania. Si pensi piuttosto a portare avanti, quindi, un piano serio per la nostra regione al posto di aggravare la gia' precaria situazione della Calabria''. E' quanto afferma, in una nota, il deputato di Fi, Luigi Fedele, componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti. ''La solidarieta' verso una citta' o una regione - sostiene Fedele - e' giusta e doverosa. E' la prima reazione che ogni regione e ognuno di noi debbano avere in caso di bisogno. I calabresi per questo non si sono mai tirati indietro. Cosa diversa e' la decisione a dir poco discutibile (altri sarebbero gli aggettivi) del presidente Loiero, che a fronte dell'emergenza rifiuti in Campania, si offre per far smaltire parte di quei rifiuti in Calabria''. Per Fedele ''l'emergenza a Napoli e in Campania non e' una calamita' naturale, ma una calamita' provocata dal mal governo della regione Campania e dal mal governo Prodi. Da anni si conosceva la gravita' della situazione in quella regione e niente si e' fatto. Di fronte all'assenza, ancora, del Governo nazionale, spicca l'inadeguatezza del Ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, bravo solo a sorridere anche di fronte alle tragedie. Un Ministro che dopo aver bloccato le opere pubbliche di mezza Italia, vedi Ponte Sullo Stretto, pensa che i problemi si risolvano solo mettendo veti in difesa di un falso ambientalismo''. ''Nella visita in Campania effettuata insieme ai colleghi della Commissione - prosegue Fedele - e durante le audizioni con i massimi vertici istituzionali del posto, e' venuto fuori un quadro veramente allarmante. Napoli sembra una citta' da 'quarto mondo'. I danni al turismo, all'economia e all'immagine sono irreparabili, e ancora piu' gravi quelli sulla salute. In questo quadro, il presidente Loiero, in nome di non si sa quale solidarieta', da l'ok affinche' i rifiuti della Campania arrivino in Calabria, non rendendosi conto che da qui a breve la stessa situazione potrebbe crearsi nella nostra regione''. ''Perche', invece, il presidente Loiero - sottolinea ancora il deputato di Fi - non spiega ai calabresi qual e' la vera situazione nella nostra regione; perche' non spiega che cosa ha fatto in questi due anni e mezzo di suo governo per la Calabria; perche' non spiega qual e' il piano della sua Giunta e della sua maggioranza per la nostra regione. Sarebbe giusto che chiarisse questi quesiti in Consiglio regionale. Purtroppo anche in questo campo assistiamo a continui proclami e passerelle senza rendersi conto che siamo l'ultima regione d'Europa. Se poi questa scelta e' stata fatta per fare un piacere a Prodi ed aiutarlo ad uscire dalle difficolta', allora vorremmo sapere qual e' la merce di scambio, e' giusto che i calabresi siano informati. Non vorremmo - conclude Fedele - che la cosa 'puzzasse' come la monnezza di Napoli''

Donnici “Rischio di aggravare l’emergenza”. ''La Calabria non e' in condizioni di farsi carico di quote aggiuntive di rifiuti provenienti dalla Campania se non a costo di rendere piu' grave e preoccupante la sua condizione di emergenza nel settore''. E' quanto afferma, in una nota, l'eurodeputato di Idv, Beniamino Donnici commentando la decisione di mettere a disposizione per lo smaltimento di ecoballe provenienti dalla Campania siti della Sibaritide e del Crotonese. ''Invece di lasciarsi tentare dall' opportunismo e dal calcolo politico - prosegue Donnici - i nostri amministratori regionali avrebbero dovuto esprimere le stesse preoccupazioni dei colleghi di Basilicata e Puglia che di fatto e coraggiosamente hanno detto non possiamo. D'altra parte davanti allo spettacolo di Napoli trasformata in un immenso immondezzaio prima della richiesta di sacrifici a territori che non sono attrezzati, ci saremmo aspettate le dimissioni dei responsabili ai vari livelli''. ''C'e' da chiedersi - prosegue Donnici - cosa avrebbero fatto certi settori del centrosinistra oggi cosi' prudenti se questa vergogna si fosse registrata con Berlusconi presidente e Matteoli ministro dell'ambiente. Dobbiamo vigilare su quello che accadra' nei prossimi giorni perche' la Calabria non e' un isola felice e sul grande business dei rifiuti da un lato si accumulano ritardi di programmazione, veti e radicalismi pseudoambientalisti, dall'altro, come e piu' della Campania, si addensano gli appetiti delle organizzazioni criminali''

Il Viminale sceglie la linea dura. ''Squadre di intervento rapido'' contro le ''bande teppistiche'' che colpiscono nel mucchio. E' la linea decisa dal ministro Giuliano Amato per tenere sotto controllo la situazione dell'ordine pubblico a Napoli e in Campania, dove il clima continua ad essere molto teso. La rimozione dei rifiuti e' intanto cominciata, con il trasporto verso le regioni che hanno accettato di accoglierli, ma la nave con le 500 tonnellate di spazzatura giunta nel porto di Cagliari e' stata accolta da proteste, degenerate in scontri.

DA AMATO PUGNO DI FERRO - Un vertice al Viminale presieduto da Amato si e' concluso esprimendo ''grande apprezzamento'' per il lavoro delle forze dell'ordine, ''pieno sostegno all'attivita' del Commissario straordinario'' De Gennaro e con la messa a punto di una linea d'azione che prevede l'impiego di ''squadre di intervento rapido'' per contrastare gli ''atti criminali'' compiuti da ''bande teppistiche, che colpiscono in modo non pianificato e senza una strategia complessiva''. Sara' anche rafforzata ''al massimo l'attivita' investigativa e di intelligence'', mentre un ''forte supporto'' sara' assicurato agli interventi dei vigili del Fuoco, ''per garantire che avvengano in piena sicurezza''. De Gennaro, intanto, ribadisce che sta ''lavorando per trovare soluzioni in tempi rapidi'', mentre il nuovo questore Antonino Puglisi, insediatosi oggi, assicura ''disponibilita' al dialogo con la gente''.

SCUOLE CHIUSE - In attesa di conoscere le prime mosse del neo commissario, la situazione in Campania resta drammatica, anche se la protesta a Pianura ha fatto segnare una giornata di tregua: niente incidenti, se si eccettua un'aggressione ad una troupe di Mediaset, ma molti roghi. E rimane alta l'emergenza sanitaria, con le strade lastricate di spazzatura, anche se stamattina a Pianura si e' proceduto ad una raccolta speciale. Sono pero' circa cinquemila le tonnellate di rifiuti ancora da rimuovere nelle strade di Napoli. Proteste e disagi proseguono anche nei comuni limitrofi: chiuse le scuole di Torre Annunziata, Boscoreale, Cercola, Melito e, forse, Gragnano.

NAVE IN SARDEGNA, SCONTRI - Il traghetto carico di rifiuti attraccato nel pomeriggio a Cagliari e' stato accolto dalle proteste di una cinquantina di militanti dell'iRS (indipendentzia Repubrica de Sardigna), che hanno dato vita poi a tafferugli con le forze dell'ordine. In serata la polizia ha caricato, forzando il blocco che impediva alla 'Italro-ro Three' di abbassare il portellone per far uscire i camion con circa 500 tonnellate di ''spazzatura coloniale''. Lo sbarco e' cominciato in tarda serata. Il leghista Borghezio ha espresso solidarieta' agli indipendentisti e forse andra' a Cagliari. In notatta i compattatori sono giunti all'inceneritore.

REGIONI - L'Abruzzo si e' detto disponibile ad accogliere fino a 15mila tonnellate di rifiuti , mentre Emilia Romagna e Piemonte ne riceveranno 5mila a testa. In Toscana ne arriveranno 4mila, come nelle Marche. Nel Molise tremila, e mille in Calabria. Da registrare anche la disponibilita' della Liguria, che ieri si era detta contraria. Sembra invece netta la chiusura da parte della Lombardia, del Veneto, dell'Umbria, della Basilicata e del Trentino. In serata Palazzo Chigi ha espresso comunque soddisfazione per la disponibilita' data dalle Regioni: il lavoro del tavolo tecnico prosegue e in tempi rapidi si punta a eliminare 100 mila tonnellate di rifiuti.

INCHIESTA PROCURA - L'ipotesi di reato su cui indagano i pm napoletani, dopo la segnalazione di casi di tumore sospetti in cittadini residenti vicino a discariche, e' quella di epidemia colposa. Alla stessa sezione della procura, che si occupa anche di antiterrorismo, potrebbe essere trasmesso un rapporto della Digos sulle aggressioni avvenute in questi ultimi giorni durante le proteste contro la riapertura della discarica di Pianura.

CASINI ATTACCA IERVOLINO - ''A maggio, quando denunciai che la politica campana era subalterna alla camorra, mi querelo': oggi la sua indignazione postuma mi lascia perplesso'', dice il leader Udc, che oggi ha fatto visita a Napoli ed ha proposto C''un patto per superare l'emergenza''. Dalla Cdl, intanto, anche oggi viene rinnovata la richiesta di dimissioni di Pecoraro Scanio e di Bassolino.

VESCOVI, L'ODIO E' PECCATO - In un documento ''in difesa dell'ambiente'' i vescovi campani puntano l'indice contro ''i delinquenti singoli e organizzati che soffiano sul fuoco dell'odio per loschi fini''. La conferenza episcopale regionale condanna poi le violenze e le strumentalizzazioni di questi giorni, indicando per uscire dalla crisi la strada del dialogo con le popolazioni senza pero' cedere a localismi esasperati.

TURISMO IN GINOCCHIO - Prenotazioni cancellate e migliaia di posti di lavoro nelle imprese turistiche a rischio, denunciano Fiavet e Confcommercio. L'assessorato regionale al turismo parla di 70 milioni di danni nel 2007. E la Confartigianato aggiunge: la crisi puo' tradursi in 3,8 miliardi di euro di mancato giro d'affari e nel licenziamento di oltre 15 mila addetti.

 

 

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