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Emergenza rifiuti campani: la politica litiga

 

Rifiuti campani, una questione di solidarietà. I Rettori calabresi difendono Loiero. Proseguono le polemiche

12/01 ''Come presidenti delle cinque province calabresi, abbiamo sottoscritto un documento nel quale abbiamo espresso una posizione chiara: riteniamo che un atto di solidarieta' nei confronti di una regione, la Campania, che attraversa un momento difficile, e' un atto doveroso''. Lo ha detto il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, intervenendo al convegno promosso da Rifondazione comunista a Corigliano. ''Si tratta di concordare i quantitativi, i tempi e i siti, compatibilmente con le nostre possibilita' - ha aggiunto Oliverio - si sta montando una strumentalizzazione che non e' corrispondente a quella che e' la realta' e a quella che e' la nostra storia e tradizione, fatta di apertura, dialogo e solidarieta', anche se abbiamo problemi enormi''. Oliverio si e' poi soffermato sulle infrastrutture e sullo sviluppo della Sbaritide. ''Ci stiamo battendo da tempo - ha detto ancora il presidente della Provincia di Cosenza - specialmente per la messa in sicurezza della statale 106 ionica. Proprio l'altro ieri abbiamo chiesto all'Anas e al Ministero dei Lavori Pubblici di darci subito una risposta. Non e' piu' possibile attendere. E' necessario in ogni caso presentare progetti fattibili e con copertura finanziaria e fare in modo che tali progetti vengano realizzati e non si fermino piu' dentro gli scaffali dei Comuni, delle Province e della Regione come e' avvenuto fino ad ora''. Per Luciano Manfrinato, assessore alla Provincia di Cosenza dei Comunisti italiani, sulla questione dei rifiuti, ''bisogna fare una riflessione: il problema Campania non riguarda solo Napoli o la Campania, riguarda tutta l'Italia. In questi momenti ci dobbiamo stringere tutti intorno a questo problema che sta mettendo in ginocchio l'immagine del nostro paese. Non possiamo sottrarci dall'essere solidali''. ''Per la Sibaritide - ha aggiunto Manfrinato - dovrebbe iniziare un percorso nuovo e mi auguro che Loiero prenda precisi impegni per far decollare un territorio che potrebbe essere il traino della Calabria''

I Rettori calabresi difendono Loiero. "La situazione che si è determinata a Napoli a causa dell'emergenza rifiuti, nell'evidenza dei fatti, indica un malgoverno politico del settore che si è lasciato esplodere senza i dovuti interventi. Ciò sta producendo un grave danno alle popolazioni locali e a tutto il paese in quanto deturpa l'immagine dell'Italia. Detto questo però, la disponibilità a un contributo solidale per risolvere tale emergenza manifestata dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero è una dimostrazione di grande senso dello Stato". E' quanto affermano i Rettori degli atenei calabresi Giovanni Latorre (Università della Calabria), Francesco Saverio Costanzo (Università "Magna Graecia" di Catanzaro), Massimo Giovannini (Università "Mediterranea" di Reggio Calabria). "L'emergenza campana - affermano ancora i rappresentanti delle tre università calabresi - è un problema italiano e come tale deve essere in questo momento affrontato. La Calabria fa parte dello Stato italiano e il suo gesto di disponibilità ad accogliere rifiuti, anche se in quantità simbolica, per consentire di superare tale emergenza, è una manifestazione di civiltà che conferma la tradizione culturale di solidarietà della sua gente"

Loiero incontra il Sindaco di S.Lorenzo del Vallo per il termovalorizzatore. Diventa sempre più concreta l'ipotesi di un termovalorizzatore nel comune di San Lorenzo del Vallo che il sindaco del centro della Valle dell'Esaro, Luciano Marranghello, si è detto favorevole ad accogliere nel suo territorio. Stamattina, infatti, a Corigliano Calabro, a margine del convegno sul tema "La Sibaritide nella Calabria e nel Mediterraneo", organizzato da Rifondazione Comunista, c'é stato un incontro tra il presidente della Regione, Agazio Loiero, ed il sindaco Marranghello, il quale nei giorni scorsi aveva inviato una lettera allo stesso Loiero manifestando la disponibilità del suo Comune ad accogliere l'impianto per la distruzione dei rifiuti. All'incontro era presente anche il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. Loiero e Marranghello si sono dati appuntamento per i prossimi giorni per valutare in sede tecnica la possibilità di costruire un termovalorizzatore nell'area di San Lorenzo, che sarebbe il secondo in Calabria dopo quello di Gioia Tauro, per venire incontro alle esigenze del nord della Calabria. Nell'incontro che ha avuto con Loiero ed Oliverio, il sindaco di San Lorenzo del Vallo ha confermato la disponibilita' del suo comune di ospitare la costruzione di un termovalorizzatore. Il comune, secondo quanto ha riferito il sindaco Marranghello, ha individuato gia' l'area (35 mila metri quadri di terreno in localita' Ferula) che potrebbe ospitare un impianto di medie dimensioni, sulla base di una serie di studi fatti con una societa' del settore, senza alcun danno per l'ambiente e le persone. Riguardo l'impatto ambientale, il sindaco Marranghello aveva sostenuto nei giorni scorsi che ''un impianto di ultima generazione, tipo quello esistente a Mestre, in 540 giorni di attivita' inquina come 60 cassonetti della spazzatura che vengono bruciati in una sola notte. Si tratta di dati del Cnr. Questo fa capire - secondo Marranghello - che l'impatto e' praticamente pari allo zero''. ''La Regione, dunque, se vuole installare l'inceneritore nel nord della Calabria - ha detto ancora Marranghello - oggi puo' farlo e siamo pronti a riceverlo''. Il sindaco, per vincere eventuali resistenza da parte degli abitanti del paese alla realizzazione del termovalorizzatore, ha promesso la riduzione delle tasse e migliori condizioni sociali. ''Il termovaliorizzatore - ha assicurato, infatti, il sindaco Marranghello - porterebbe ricchezza al territorio in quanto l'energia elettrica prodotta potrebbe essere utilizzata per gli edifici e l'illuminazione pubblica. Ci sarebbe, inoltre, un abbattimento sulle tasse della spazzatura. I comuni limitrofi, poi, avrebbero un guadagno conferendo i propri rifiuti nel termovalorizzatore''

Minniti “Critiche sbagliate”. "Agazio Loiero ha fatto bene perché sulla questione dei rifiuti in Campania ha rappresentato una Calabria che si fa carico dei problemi. Il punto è quello di avere una nuova politica nazionale e meridionalista". Lo ha detto il segretario del Pd della Calabria e viceministro dell'Interno, Marco Minniti, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme. Secondo Minniti, "é abbastanza singolare la discussione che si è aperta in Calabria sui rifiuti. Bisognerebbe avere più prudenza nell'affrontare questioni così delicate che coinvolgono direttamente il Paese. A me colpisce molto che questo discorso venga fatto in Calabria. E' ovvio che la questione riguarda la Campania. Il fatto è, però, che questa vicenda ha avuto conseguenze in tutto il Paese e che ci sia la compartecipazione delle varie regioni per risolverla è una questione di unità nazionale. Applicare in Calabria l'approccio leghista della questione è sbagliato"

Fare Ambiente “Azione di Loiero avventata”. "Siamo nettamente contrari al conferimento dei rifiuti campani nelle discariche calabresi, che sono quasi al collasso e mal sopporterebbero il conferimento di ben mille tonnellate di rifiuti". E' quanto sostiene, in una nota, il movimento ecologista "Fare ambiente". "Si corre il rischio - aggiunge Fare ambiente - di vedere anche le nostre città invase dall'immondizia, con conseguenze per l'incolumità e la salute pubblica. Ci lascia perplessi l'azione unilaterale e avventata del governatore Loiero, che utilizza 'la monnezza' campana per accreditarsi politicamente nei confronti del potere centrale. Ben altri più gravi problemi affliggono il nostro territorio, che andrebbe salvaguardato e tutelato e non, come ci si appresta a fare, gravandolo di ulteriori problemi. La Calabria sarebbe dovuta diventare il giardino del Mediterraneo e rischia, invece, di diventare la pattumiera d'Italia. Oggi la Campania; domani quale altra regione? Il problema dei rifiuti non si risolve cavalcando l'emergenza né, tanto meno, invocando la solidarietà a convenienza, come fa il Presidente del Consiglio. E né con i no a tutto, come fa il Ministro dell'Ambiente, Pecoraro Scanio, che con il suo ambientalismo di matrice fondamentalista finisce per nuocere alla causa, risultando spesso irrazionale e quasi sempre dannoso all'ambiente, che dovrebbe invece tutelare". "Ci associamo anche noi - prosegue Fare Ambiente - alla mozione di sfiducia contro il Ministro dell'Ambiente, già depositata al Senato, reo di creare solo allarmismi e aggravare i problemi, incapace di prospettare soluzioni condivise e scientificamente fondate per la risoluzione o quanto meno idonee all'attenuazione delle problematiche che attengono al suo dicastero". "Fare Ambiente, a differenza del Ministro e dei movimenti ambientalisti di comodo che lo sostengono - conclude la nota - é favorevole alla costruzione di piccoli e medi impianti di termovalorizzazione che siano adeguati e commisurati alle esigenze ed alle capacità di sopportazione del territorio".

Trematerra (Udc) “Si dimetta il responsabile del disastro”: ''Il presidente Prodi chiede alle Regioni di fare presto sui rifiuti, ma si guarda bene dal chiedere a Bassolino ed alla Iervolino di dimettersi e di revocare la delega a Pecoraro Scanio, i tre distruttori di Napoli, i grandi responsabili di questo disastro''. Lo afferma il senatore Gino Trematerra, capo della segreteria tecnica di Lorenzo Cesa. ''Prodi non puo' pensare di viaggiare a due velocita' - afferma ancora Trematerra - ne' puo' ritenere che siamo in presenza di fatti fisiologici: tutto quello che e' successo riguarda le gravissime responsabilita' della sinistra e di persone che hanno distrutto una delle citta' piu' belle del mondo ed il suo hinterland''

 

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