HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Emergenza rifiuti

 

Emergenza rifiuti, la Calabria ha il suo piano ma va attuato o si rischia un altra Campania. San Giovanni in Fiore riapre la strada alla discarica

07/01 La Calabria il suo Piano per lo smaltimento dei rifiuti ce l'ha. Lo ha predisposto il commissario per l'emergenza ambientale, il prefetto di Catanzaro Salvatore Montanaro, che lo ha presentato il 31 ottobre scorso determinando la fine dell'intervento commissariale, ed è in vigore dopo la pubblicazione sul Bollettino della Regione. Adesso si tratta di attuarlo o, col tempo, si rischia di fare la fine della Campania. Nei giorni in cui a Napoli la situazione dei rifiuti si fa sempre più drammatica, il prefetto Montanaro ci tiene a sottolineare come la Calabria si sia attrezzata per far fronte al problema dello smaltimento. "Il piano - dice il Prefetto - c'é ed è stato approvato e reso vigente dalla pubblicazione sul Bur. E' andato anche all'esame del Consiglio regionale che non lo ha né bocciato né sospeso, ma lo ha integrato, lasciando in pregiudicato le previsioni che ci sono, stabilendo che i lavori del secondo termovalorizzatore di Gioia Tauro sono sospesi per 90 giorni, sino a quando non si sarà pronunciata l'apposita Commissione che il Governo nominerà per stabilire compatibilità ambientali ed economiche con gli altri impianti presenti sul territorio. La Calabria, dunque, possiede lo strumento fondamentale per la gestione dei rifiuti". Gestione che, con la fine della fase emergenziale, è tornata agli enti locali, a cominciare dalla Regione, che dovranno dargli attuazione. La filosofia che sta alla base dell'elaborato é quella di andare verso la cultura della riduzione dei rifiuti con un'opera di guida e indirizzo, soprattutto verso i giovani. Quindi, entrando nella fase operativa, il piano si articola su più livelli. In primo luogo si sottolinea l'importanza della raccolta differenziata, che adesso si attesta intorno al 22-24% e che dovrebbe essere, invece, al 35%. L'obiettivo è arrivare entro il 2012 al 65%. Nel piano viene preso in considerazione lo stato degli impianti di selezione, trattamento e stivaggio esistenti, con l'indicazione degli interventi da attuare. Sul fronte delle discariche queste sono di due tipi: di servizio agli impianti e per i rifiuti differenziati che, allo stato, accolgono la maggior parte degli scarti. Dal piano emergono carenze per entrambi i tipi, soprattutto nella provincia di Cosenza, dove ci sono piccole discariche, molte delle quali avviate alla fase di esaurimento. Anche in questo caso l'elaborato dà indicazioni su dove intervenire, anche se non c'é la localizzazione degli impianti da realizzare allo scopo di evitare di irrigidire la gestione, dando invece la possibilità agli enti attuatori di arrivare ad una scelta condivisa grazie ad un strumento flessibile. Nel Piano si parla anche dei termovalorizzatori, dove viene bruciato il Cdr, il combustibile prodotto al termine della fase di lavorazione dei rifiuti differenziati, che sfruttano il calore per produrre energia e per il teleriscaldamento. A questo riguardo, nel piano è stato preso atto dei lavori avviati da anni, e decisi da una precedente gestione commissariale, per il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro attualmente in grado di incenerire 120 tonnellate di rifiuti selezionati a fronte di un fabbisogno regionale di 240 mila tonnellate. Critiche all'elaborato sono giunte, però, dall'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi, che nel corso dell'ultima seduta del Consiglio. Montanaro, naturalmente, non replica all'assessore visto il ruolo istituzionale e terzo che ricopre. "Un ruolo - spiega - che mi impedisce di commentare le dichiarazioni fatte dall'autorità politica. Tuttavia posso ritenere che la frase che alcuni giornali hanno riportato sia stata decontestualizzata all'interno di un discorso più ampio che forse il Consiglio stava facendo in quella occasione". "Il piano - ribadisce il Prefetto - c'é ed è stato integrato in quella stessa seduta dalla legge del Consiglio. In questo momento si tratta di portarlo ad esecuzione. Questo sì che diventa abbastanza urgente: gli organi ordinari che operano sul territorio, a cominciare dalla Regione che ha in primis la prerogativa di dare indirizzi ed ha il coordinamento alle politiche dell'ambiente, devono rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare sulle previsioni del piano perché queste trovino attuazione il prima possibile". Il prefetto Montanaro non aggiunge altro, ma è chiaro che se il Piano non dovesse cominciare ad essere attuato il rischio è di ritrovarsi in una situazione simile a quella della Campania.

San Giovanni in Fiore riapre la strada per la discarica. ''Solo la mediazione e il buon senso sono riusciti a stemperare un clima difficile che si era determinato nell'incontro che ha visto oggi intorno al tavolo della trattativa i responsabili dell'ufficio del Commissario regionale delegato per l'emergenza ambientale e il Sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Nicoletti, che due giorni fa aveva disposto con propria ordinanza la chiusura della strada di accesso alla discarica di localita' Vetrano''. E' quanto riferisce, in una nota, il Comune di San Giovanni in Fiore. ''Il sindaco - prosegue la nota - aveva motivato il suo diniego nel non rispetto dei parametri individuati nell'immediato seguire dell'ordinanza commissariale che in ottobre autorizzava al conferimento nella discarica sangiovannese 33 Comuni del cosentino e nella necessita' di trovare con una certa celerita' soluzioni alternative. Dopo un primo momento in cui sembrava che ognuno rimanesse sulle proprie posizioni, dopo anche una comunicazione via fax seguita all'incontro, che intimava al sindaco la riapertura della strada, nonostante il fermo convincimento dello stesso di mantenere in vita il provvedimento, dall'Ufficio del commissario in serata e' giunta la comunicazione ufficiale di aver disposto l'esclusione del Comune di Rende dal conferimento presso la discarica sangiovannese, individuando un altro sito''. ''Considerando questa una effettiva riduzione della quantita' di rifiuti e un segnale di disponibilita' da parte del Commissario di prendere in considerazioni le richieste del Sindaco della citta' florense - conclude la nota - Nicoletti ha disposto da domani la revoca dell'ordinanza. Restano tuttavia aperte le questioni che riguardano, oltre la quantita' dei rifiuti, che aveva superato abbondantemente i parametri stabiliti, anche la qualita' dei rifiuti conferiti al momento non trattati e per questo indifferenziati''

Tommasi “Regione presente”. ''Se oggi in Calabria si sono create le condizioni per superare l'emergenza ambientale, lo si deve alla piena sinergia tra la Regione e l'Ufficio del commissario ambientale''. Lo dichiara l'assessore regionale all'Ambiente Diego Tommasi. ''E' nostra intenzione - ha aggiunto - accompagnare insieme l'intero processo dei rifiuti, affinche' si evitino nuove emergenze, nel rispetto degli Enti locali, cosi' come prevedera' l'ordinanza di chiusura dell'Ufficio del Commissario''.

Sindaco Castrovillari “Definire i siti nel cosentino”. ''La tragedia dei rifiuti in Campania'' impone una seria riflessione su tale complessa problematica per evitare che quanto sta avvenendo possa accadere anche in Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza''. Lo afferma il sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta. ''Il Piano Regionale dei rifiuti e' stato rimodulato, ma non sembra aver affrontato il problema con l'energia e tempestivita' che la situazione richiede. In provincia di Cosenza e' indispensabile definire con chiarezza i siti dove allocare le discariche di servizio ed e' indispensabile che la raccolta differenziata abbia una immediata attuazione, specie nei centri piu' popolosi, in modo da rendere possibile l'attivazione di un ciclo unico integrato di tutta la filiera dei rifiuti. Attualmente il sistema si regge sulle Societa' miste che non hanno dato buona prova di se, e che e' necessario ripensare, anche alla luce dell'esperienza maturata in questi anni. La Pollino SpA, nonostante i tentativi di salvarla da noi messi in atto, e' fallita, lasciando il comprensorio privo di una struttura organizzativa in grado di far fronte alle necessita' della raccolta e della valorizzazione dei rifiuti e ponendo un rilevante problema occupazionale per i lavoratori del settore. Gran parte dei Comuni della provincia sono costretti a trasportare i rifiuti a Crotone e la discarica che li accoglie e' contestata poiche' si richiede che venga utilizzata solo per i rifiuti della provincia. Il termovalorizzatore di Gioia Tauro sara' mai in grado di funzionare e di soddisfare le richieste di smaltimento di tutta la regione? La Provincia di Cosenza ha deliberato di non avere nel suo territorio alcun termovalorizzatore. Ed allora ci si chiede come in una provincia priva di discariche e senza termovalorizzatore la questione dei rifiuti possa essere affrontata con il realismo che la drammaticita' della situazione richiede. Il nostro comprensorio e' attualmente quello che vive la situazione piu' difficile. In alcuni piccoli centri e' partita la raccolta differenziata. Nella nostra citta' la questione e' di gran lunga piu' complessa perche' e' indispensabile che il servizio venga affidato ad una struttura efficiente e che sia attivato il ciclo integrato della raccolta. Le Societa' miste hanno il diritto di ''privativa'' sulla raccolta differenziata e l'Amministrazione comunale al fine di dare una risposta efficiente al problema ha rivolto un invito a queste Societa' per affidare loro il servizio. L'esito non e' stato quello sperato poiche' le societa' coinvolte hanno ritenuto di non accettare la proposta dell'Amministrazione. Il servizio e' stato, quindi, affidato alla Femotet, l'unica che si e' dimostrata disponibile che , per i prossimi tre mesi, provvedera' ad espletare la raccolta degli rsu. Nel frattempo s' intende avviare, sulla base dell'indagine gia' condotta, la costituzione di una multiservizi in grado di colmare il vuoto determinato dal fallimento della Pollino SpA. Ove tale soluzione dovesse risultare difficile da concretizzarsi si provvedera' ad effettuare una gara pubblica per affidarlo ad una Societa' che operi proficuamente in tale settore. Si tratta di una partita di grande rilievo e l'Amministrazione e' impegnata a dare una risposta forte, pur in presenza di una sostanziale incapacita' della Regione , del Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti e della Provincia di dar vita ad un sistema che affronti in una maniera organica e definitiva l'emergenza senza fine che da anni ci insegue. Si tratta anche di tenere fuori questo comparto dai torbidi interessi che nel Sud lo caratterizzano. E' anche indispensabile che su questa questione vi sia una adeguata partecipazione dei cittadini, invitati a collaborare con il loro responsabile comportamento a tenere la citta' pulita''

Castagna “Affrontare il problema”: "Stiamo attenti a non imitare il fallimento della gestione dei rifiuti della Campania". A sostenerlo è il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna, che propone un confronto sulle questioni dello smaltimento e sulla politica energetica. Castagna invita "la classe politico-istituzionale ad uscire dalla cultura localistica, dalle contraddizioni e dalla incapacità di decidere le cose da fare subito e quelle da mettere in cantiere per evitare di essere sopraffatti dai rifiuti e di pagare costi altissimi a quelle organizzazioni criminali che di questa materia, da tempo, ne hanno fatto un business di rilevante spessore". "Le Amministrazioni, ai vari livelli - prosegue il segretario della Uil - la debbono smettere di essere cattivi educatori di un falso ambientalismo che, se non adeguatamente contrastato, rischia di creare danni inimmaginabili. La Calabria deve necessariamente mettere in campo una idonea politica capace di una completa autosufficienza nello smaltimento e coniugare, così come avviene in Paesi più avanzati, una politica di smaltimento e valorizzazione energetica dei rifiuti che punti alla realizzazione dei termovalorizzatori, impianti capaci di trasformare i rifiuti solidi urbani in energia elettrica e termica, e sulla raccolta differenziata. Bisogna invertire la distorta opinione che vuole i rifiuti come una drammatica emergenza mentre in altri Paesi sono ormai una ricchezza alla quale è difficile rinunciare". Per Castagna "si è ancora in tempo per correre ai ripari aprendo ad un confronto con i livelli istituzionali interessati e le forze sociali, all'insegna di un accordo che impegni in modo equilibrato le Province senza creare ghettizzazioni di sorta. Va rivisto lo stesso Piano di smaltimento e l'individuazione delle aree destinate ai nuovi termovalorizzatori per una più equilibrata redistribuzione degli impianti e per una più attiva iniziativa sul territorio in materia di raccolta differenziata. Ciò che non si può fare é far finta che il problema non esista". "La stessa cosa - conclude Castagna - vale per la politica energetica. Il caso della centrale a Biomasse di Laino e la conversione della centrale di Rossano, per come sono gestite dalla politica locale e provinciale, stanno a dimostrare come la politica ha paura di affrontare il problema e si rifugia dietro un falso ambientalismo che ha il solo pregio di non migliorare le condizioni ambientali e di arretrare fortemente sul piano occupazionale. E' arrivato il momento per aprire un confronto di merito con gli Enti Locali e la Regione su questi argomenti delicatissimi sui quali è possibile fare sano ambientalismo e concreta politica di sviluppo economico e occupazionale"

Mazzuca (PD) “Rischiamo la fine della Campania”. ''Le riflessioni sviluppate dai sindaci di Cosenza e Castrolibero sulla situazione della Vallecrati sono condivisibili e vanno nella direzione giusta. Non mi interessa, in questa sede, ragionare sul fatto che queste sposano quanto da me dichiarato nei giorni scorsi. Mi interessa, piuttosto, sottolineare come la situazione, se non adeguatamente affrontata, rischia di diventare ingovernabile con effetti devastanti''. Lo afferma, in una nota, il consigliere comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, del Partito democratico. ''Ecco perche' - aggiunge Mazzuca - si deve passare dalle parole ai fatti. La provincia di Cosenza e' l'unica a non essersi dotata di un piano per i rifiuti, l'unica a non avere individuato i siti per lo stoccaggio e per i termovalorizzatori. Le famiglie della provincia di Cosenza pagano, oggi, una tassa sui rifiuti piu' elevata per trasportarli alla discarica di Crotone che, fra le altre cose, e' in via di saturazione. La recente decisione del Consiglio regionale, che ha bloccato il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Rischiamo, come Provincia di Cosenza, di fare la fine della Campania. Il problema va affrontato gia' a partire dalle prossime settimane. Ritardi sarebbero disastrosi e, a questo punto, colpevoli. E' necessario dare vita, immediatamente, ad una iniziativa politica ed istituzionale che affronti finalmente il ciclo integrato dei rifiuti nella nostra Provincia prima che l'immondizia arrivi ai piani alti dei palazzi dell'intera provincia''

Misiti (Idv) “Timori per la situazioni del Nord Calabria”: Il deputato dell'Italia dei valori, Aurelio Misiti, in considerazione della vicenda rifiuti in Campania, esprime "timori per la Calabria" che insieme al "raddoppio dell'inceneritore, nella zona Sud, deve realizzare gli impianti che mancano nelle zone della 'Calabria Nord'". "La gestione dei rifiuti in Campania - riferisce ancora Misiti - impone una necessaria riflessione sulle politiche ambientali in Calabria.Nonostante le ripetute assicurazioni dell'Assessorato all'ambiente e gli sforzi della Regione Calabria, i timori per il futuro calabrese non sono certo infondati". "Prima fra tutte la divisione tra Calabria Nord e Calabria Sud - prosegue il deputato dell'Idv - che non ha portato a nulla, anzi ha complicato la situazione. In Calabria Nord, infatti, non sono stati autorizzati i siti per gli impianti, neanche per le stazioni di trasferimento dei rifiuti. La naturale conseguenza di tutto ciò è stata la perdita degli investimenti privati e pubblici, per oltre 300 milioni di euro". "Ma la questione è ancora più complessa. In riferimento alla protesta di Gioia Tauro - prosegue Misiti - si faccia pure il raddoppio dell'inceneritore, che senz'altro servirà alle province della Calabria Sud, ma non si dimentichi di realizzare gli impianti in Calabria Nord". "E' una chiara questione di cultura. Occorre - spiega ancora il deputato Idv - far comprendere ai sindaci, che manifestano contro l'inceneritore, che il sistema di smaltimento integrato dei rifiuti, se gestito bene, porta certamente i suoi buoni frutti e non comporta danni all'ambiente e alla salute dei cittadini. "Riguardo alla questione della raccolta differenziata - conclude Misiti - non è la sola soluzione del problema, essa è parte del sistema integrato e va fatta seguendo le esigenze e le potenzialità di mercato di specifiche materie, come il vetro, la carta e la plastica. In Calabria non c'é solo malasanità ma si corre il rischio concreto di entrare in una grave crisi ambientale"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti