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Rifiuti: emergenza tuttaltro che superata

 

Emergenza rifiuti: Loiero fa il pompiere, Oliverio e Iritale: Emergenza non superata. CDL "Inopportuno accettarli"

22/01 "Sui rifiuti, la Calabria non intende fare la stessa fine della Campania. Per questo i presidenti delle Province si sono compattati, in un clima di forte sinergia, per scongiurare che in futuro la nostra regione possa incorrere in errori strategici che determinino una crisi simile a quella verificatasi in quel territorio". Lo ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero al termine del vertice con i presidenti delle cinque province calabresi (quello di Vibo era rappresentato dall'assessore all'ambiente Matteo Malerba) e il commissario per l'emergenza ambientale, Salvatore Montanaro. "E' stato un incontro - è detto in una nota - molto positivo in cui tutti i presenti hanno contribuito in maniera propositiva ad affrontare i problemi legati alla gestione dei rifiuti nella nostra regione, anche per quanto riguarda le ripartizioni tra le diverse province dei rifiuti che arriveranno dalla Campania". "Le mille tonnellate di rifuiti campani - prosegue la nota - come già deciso dalla giunta regionale nell'ultima seduta di venerdì scorso, saranno spalmate solo tra le quattro province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, perché quella di Vibo Valentia è priva di discariche. Oltre a questo aspetto di carattere emergenziale, è stato poi affrontato il problema più generale del Piano dei rifiuti regionale". "Ci siamo dati altri sessanta giorni - ha detto l'assessore regionale all'ambiente Diego Tommasi, anch'egli presente all'incontro - per elaborare, d'intesa con le Province, un piano dei rifiuti che rispecchi in pieno le esigenze dell'intero territorio. Per questo già dalla prossima settimana faremo degli incontri, per ogni provincia, in modo da concordare, in una visione strategica d'insieme, soluzioni condivise che sappiano dare alla Calabria e alla sua popolazione una certa serenità su un tema molto delicato per effetto delle sue conseguenze sociali"

Oliverio “Emergenza tutt’altro che superata”: ''E' stato un incontro importante e positivo che mi auguro costituisca l'inizio di un percorso di collaborazione virtuosa tra le istituzioni per costruire un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti efficiente, avanzato e rispondente alle esigenze delle nostre comunita'''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, commentando l'incontro tenuto stamani a Catanzaro tra i presidenti delle Province, il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, l'assessore all'Ambiente, Diego Tommasi ed il commissario per l'emergenza ambientale, Salvatore Montanaro. Alla domanda se considera superata l'emergenza ambientale, Oliverio ha risposto: '' Tutt'altro. L'emergenza nel settore dei rifiuti non solo continua, ma per alcuni versi si e' aggravata. Ho chiesto quanti e quali impianti sono stati realizzati nella mia provincia nel decennio della gestione commissariale. Non ho avuto risposta. Non potevo averne. La risposta e' nei fatti: nessun impianto e' stato realizzato mentre la situazione e' la stessa di dieci anni fa, anzi si e' aggravata perche' si sono accumulati ritardi a causa del mancato intervento''. ''Il commissariamento - ha proseguito Oliverio - e' stato un fallimento annunciato. L'istituto del commissario deve essere chiuso, non gia' perche' ha affrontato le emergenze, ma perche' ha fallito clamorosamente. Nessun risultato e' stato conseguito, mentre sono state macinate e dissipate risorse immense che avrebbero potuto consentire soluzioni efficaci e tali da non determinare le condizioni pesanti di oggi. Per questa ragione sosteniamo da tempo che siamo per il superamento del Commissario e disponibili ad assumere direttamente responsabilita'. Sono sicuro che gli enti locali in questi anni avrebbero fatto con responsabilita' la loro parte e non ci troveremmo la pesantezza della situazione attuale se fossero stati direttamente investiti di responsabilita'''. ''Ora - ha proseguito Oliverio - diventa tutto tremendamente piu' difficile. Malgrado cio', non dobbiamo sottrarci ad una assunzione di responsabilita' che ritengo necessaria nell'interesse della nostra popolazione. Attraverso un impegno positivo e concertato con la Regione da una parte e gli amministratori e le forze sociali dall'altra, potremo recuperare i ritardi ed avviare un percorso virtuoso e positivo, basato sul principio che ogni territorio deve dotarsi di un proprio sistema di raccolta e smaltimento con impianti adeguati e tecnologicamente avanzati''. ''Apriremo - ha concluso Oliverio - una consultazione comprensorio per comprensorio e sono sicuro che metteremo il nostro territorio nelle condizioni di costruire un modello avanzato ed efficiente''

Iritale “Non risolte le criticità”. ''Oggi di fatto si chiude la fase di gestione del Commissario e con essa l'emergenza ambientale. Non si chiude, pero', la situazione di grave difficolta' nella quale, complessivamente, versa la Calabria, ne' sono da ritenere risolte le criticita' che ogni territorio presenta''.E' quanto afferma il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, e dell'assessore provinciale all'Ambiente, Claudio Liotti, al termine dell'incontro tenutosi alla Regione Calabria. All'incontro hanno partecipato anche il presidente della Regione, Agazio Loiero, l'assessore regionale all'Ambiente, Diego Tommasi, il Commissario per l'emergenza ambientale, prefetto Salvatore Montanaro e i presidenti delle Province calabresi. Nel corso dell'incontro si e' discusso del piano regionale dei rifiuti. ''Riteniamo - ha aggiunto Iritale - che il presupposto dell'autonomia territoriale rappresenti l'elemento cardine sul quale sviluppare la realizzazione del sistema integrato dei rifiuti. E' il lavoro che tocchera' alla Provincia di Crotone. Come fatto per il sistema idrico integrato, alla stessa maniera realizzeremo un sistema dei rifiuti efficiente ed efficace''. Nel corso della riunione - e' scritto in una nota della Provincia di Crotone - sono state anticipate le linee guida del nuovo assetto di competenze e responsabilita' che le Province avranno a partire gia' dai prossimi mesi, in particolare in materia di individuazione delle aree idonee per la realizzazione di impianti e gestione degli stessi, strumenti di governo del ciclo integrato e funzioni di controllo e verifica sugli interventi di bonifica. La fase di passaggio - conclude la nota - delle competenze dall'Ufficio del Commissario alle Province sara' supportata da un'attivita' di affiancamento tecnico che durera' fino al prossimo mese di giugno. Fino a quella data gli assessori competenti e i tecnici delle cinque Province lavoreranno a stretto contatto con l'Ufficio del Commissario e con la Regione Calabria.

CDL Regione “Inopportuno accettare i rifiuti campani”. Nella decisione della Giunta regionale di accogliere la richiesta formulata dalla Campania di accogliere mille tonnellate di rifiuti "non pare si possano ravvisare elementi tali da poter condividere tale scelta". A sostenerlo sono i presidenti dei gruppi consiliari di Forza Italia, Giuseppe Gentile, di Alleanza nazionale, Alberto Sarra, della Democrazia Cristiana Ind. Mpa, Domenico Crea, dell'Udc, Michele Trematerra e del Nuovo Psi, Francesco Galati. "In una Regione - è scritto nella nota - in cui si è giunti con il varo del quarto esecutivo a sancire formalmente 'l'ennesima ripartenzà di fasi politiche ed istituzionali che hanno contribuito nel corso di questa legislatura a configurare l'Ente in un vero e proprio 'laboratorio politico'; in cui si registra la più bassa produzione legislativa continuando a relegare l'attività legislativa ed amministrativa ai margini delle priorità istituzionali; in cui si è ancora in attesa, dopo quasi tre anni di governo del centrosinistra, di 'bozze progettuali' di sviluppo del territorio idonee a contrastare l'inconsistenza, l'inadeguatezza strutturale ed operativa del Sistema Calabria, la Giunta regionale ha deliberato di accogliere la richiesta formulata dalla Campania di smaltire circa mille tonnellate di rifiuti, che saranno distribuite nelle discariche delle Province calabresi". "Allo stato attuale - proseguono i capigruppo di minoranza - non pare si possano ravvisare elementi tali da poter condividere tale scelta, del tutto inopportuna se rapportata al contesto di sofferenza sociale ed economica che attraversa la nostra Regione. Pur esprimendo piena solidarietà alla Regione Campania augurando che giunga al più presto a far fronte positivamente allo stato di emergenza sociale e sanitaria in cui versa, di contro, non si può non affermare che l'attuale situazione regionale in materia di rifiuti non consente alcun allineamento alle Regioni che hanno dichiarato la propria disponibilità a smaltire i rifiuti campani". "La Regione Calabria, una regione dalle mille emergenze - è scritto nella nota , richiede decisioni realistiche e non indotte da motivazioni di solidarietà e di 'recupero d'immaginé. Le gravi problematiche intersettoriali a cui certamente non fa eccezione il settore ambientale, impongono una gestione politica ed amministrativa efficiente, in grado di operare una effettiva svolta supportata da strategie d'intervento risolutive. E nel caso specifico sarebbe stato meglio astenersi". "La condizione in cui versa la nostra Regione in materia di raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti - sostengono gli esponenti del centrodestra - non è certo ottimale. Tutt'altro. Con il superamento della gestione commissariale si avvia una fase estremamente delicata che richiederà un impegno istituzionale gravoso per attuare il passaggio dalla fase dell'emergenza commissariale, rivelatasi del tutto inidonea ad apportare i cambiamenti necessari, alla fase decisionale ed operativa in capo all'Ente, ridivenuto titolare dei poteri e delle funzioni in materia di rifiuti. Nell'immediato futuro sarà necessario adottare decisioni rilevanti che comporteranno di fatto la riorganizzazione di un settore nevralgico, per l'avvio di un ciclo ottimale dei rifiuti mediante una costruttiva sinergia tra Regione ed enti territoriali, la realizzazione di una efficiente rete impiantistica, con uno strumento legislativo adeguato, un Piano dei rifiuti che consenta di conseguire l'obiettivo dell'autosufficienza di ogni Provincia. Costante sarà, in tal senso, il richiamo a por fine al perdurante immobilismo degli organi istituzionali regionali la cui attività, del tutto sporadica o addirittura assente, come nel caso delle Commissioni consiliari, ancora in regime di vacatio, ha contribuito a delineare nella produzione legislativa carenze ormai croniche, minando di fatto la posizione di centralità del Consiglio regionale". "Ci si augura - proseguono - che si possa avviare in materia di ambiente, al più presto, 'un percorso istituzionale risolutivo' contraddistinto dalla naturale logica assembleare di contrapposizione dialettica tra maggioranza ed opposizione e rispondente all'esigenza ormai indifferibile di porre punti fermi in materia di efficienza normativa". "E l'opposizione, responsabilmente al ruolo ed alle prerogative ad essa riconosciute - concludono i capigruppo di minoranza alla Regione - intende operare senza alcuna preclusione al fine di garantire un apporto costruttivo nell'esigenza di tradurre in provvedimenti normativi strategie ed istanze per la soluzione condivisa di interessi primari della collettività regionale"

 

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