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I Rettori da Loiero "Deficit inaccettabile"

 

I Rettori calabresi da Loiero “I fondi degli atenei sono inadeguati, un deficit penalizzante”

22/01 ''Le universita' calabresi devono fare sistema e rivendicare cio' che loro spetta con un'unica voce''. Sono tutti d'accordo i rettori delle universita' calabresi che assieme al presidente della Regione, Agazio Loiero e all'assessore Domenico Cersosimo, hanno lanciato la loro offensiva contro quella che hanno bollato come ''l'inadeguatezza dei finanziamenti pubblici agli atenei per il 2008''. Obiettivo numero uno sono i tagli imposti dalla finanziaria che hanno ridotto le risorse agli atenei calabresi precipitati in una ''situazione drammatica''. E' stato Massimo Giovannini, rettore della Mediterranea di Reggio, coordinatore del Comitato regionale universitario di coordinamento (Coruc), a farsi portavoce di un disagio diffuso, ma a sostenerlo ci sono il collega dell'Universita' della Calabria, Giovanni Latorre, quello della Magna Grecia Francesco Saverio Costanzo e anche il rettore dell'Universita' per stranieri Dante Alighieri di Reggio, fresca di riconoscimento. In particolare, Giovannini ha sottolineato la situazione critica venutasi a creare per la penalizzazione seguita ai tagli del Fondo di finanziamento ordinario del sistema universitario nazionale e alla mancata assegnazione della premialita' per gli atenei. ''Le tre universita' calabresi - ha detto Giovannini - erano tutte e tre collocate nella fascia virtuosa individuata nella valutazione che era stata fatta circa l'attivita' svolta e la cifra che doveva essere assegnata era di 19-20 milioni di euro venuti meno in seguito all'emergenza determinata dal blocco dei Tir di inizio dicembre''. ''Bisogna pensare al sistema universitario calabrese - ha proseguito Giovannini - come al 'nostro' sistema per cui se qualcosa non va bene in uno degli atenei non va bene per tutti. Se c'e' uno scompenso da qualsiasi parte esso si manifesti e' il sistema universitario calabrese a doversi alzare con un'unica voce e a dover mettere in chiaro il disagio. Abbiamo posto il problema singolarmente come atenei ma adesso c'e' la necessita' di elevare il tono delle rivendicazioni: se siamo stati virtuosi dobbiamo essere premiati''. ''Dal '94 - ha aggiunto Latorre - siamo stati valutati per ottenere i finanziamenti: ma tutti e tre gli atenei riceviamo molto meno di quanto diamo al Paese in termini di ricerca e di didattica''. ''Questa emergenza - ha detto l'assessore regionale Cersosimo - non va derubricata alla stregua delle altre. Va detto che 'lo scippo' perpetrato va contro il Paese. Non si puo' pensare ad una battaglia solo calabrese ma il fronte va allargato per fare diventare la questione un caso nazionale''. ''Il momento e' politicamente sfortunato - ha riconosciuto il presidente Loiero - ma in ogni caso non si puo' promettere qualcosa per poi toglierlo. Va riconosciuto che questo governo in 20 mesi ha dimezzato il deficit e la cosa non e' stata indolore ma dal momento che non c'e' giorno in cui non si parli di ricerca e formazione l'universita' deve mantenere un ruolo prioritario''. ''Dal governo Prodi - ha detto ancora Loiero - abbiamo avuto sempre grande attenzione per questo, se la crisi dovesse rientrare, mi riprometto di chiedere un incontro''

Deficit risorse penalizzante. ''Il deficit di finanziamento pregiudica la capacita' degli atenei calabresi di attrarre e far rimanere sul territorio risorse umane di talenti e di investire nel miglioramento dei servizi agli studenti, nell'eccellenza della ricerca e delle attivita' di insegnamento, dell'internazionalizzazione. La capacita' di attrarre studenti non e' indifferente tra l'altro per le universita' perche' diviene una variabile rilevante per l'assegnazione dei finanziamenti''. E' un passaggio del documento sottoscritto dai rettori delle quattro universita' calabresi a conclusione della riunione del Comitato regionale universitario di coordinamento della Calabria (Coruc). ''E' di importanza rilevante - prosegue il documento dei rettori - aumentare e diversificare le entrate degli atenei attraverso azioni concertative con tutte le istituzioni del territorio e con il sistema delle imprese al fine di reperire risorse aggiuntive per consolidare e implementare le azioni mirate a rafforzare settori ritenuti strategici e, contemporaneamente, le capacita' di intervento concertato delle forze economiche, sociali, culturali e scientifiche del nostro territorio''. ''Gli atenei calabresi - e' scritto ancora nel documento - si candidano a essere fra i soggetti protagonisti di una politica volta a sostenere, nell'interesse dei nostri giovani, il consolidamento e lo sviluppo di un'economia regionale e locale basata sulla conoscenza e sull'innovazione. Il sistema universitario calabrese puo' fornire formazione finalizzata, servizi, progetti, programmazione, gestione degli elementi di sviluppo e contribuire a utilizzare al meglio le risorse previste da leggi nazionali e regionali e soprattutto dalle opportunita' comunitarie. Il sistema universitario calabrese ritiene opportuno dunque lavorare per far convergere le proprie politiche e quelle del sistema regionale e locale verso un piano di sviluppo che tenga conto delle peculiarita' del contesto concentrando gli sforzi per assumere in pieno l'identita' che gli compete di vero e proprio soggetto di sviluppo locale''. Il sistema universitario, conclude il documento del Coruc, auspica che la Regione Calabria e gli enti locali ''raccolgano l'invito alla collaborazione per sviluppare una proficua sinergia'' e ''destinino risorse economiche consolidate e stabili'' per programmare ''azioni di lungo termine volte a estendere l'offerta formativa agli ambiti disciplinari richiesti dal territorio''

 

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