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Padre Fedele rinviato a giudizio

 

Padre Fedele rinviato a giudizio, il processo l’11 marzo. Il Frate “Sono innocente”

09/01 Era una decisione quasi scontata quella del rinvio a giudizio di Padre Fedele Bisceglia e del suo segretario, Antonio Gaudio, accusati di avere violentato una suora nell'Oasi francescana di Cosenza. La decisione del Gup, Livio Cristofano, non ha sorpreso i difensori dei due indagati che, al termine dell'udienza preliminare, hanno parlato di una decisione ''che non ci lascia stupiti''. Nonostante le varie fasi giudiziarie e decisioni, Padre Fedele non si rassegna ed anche oggi ha voluto gridare la sua innocenza. In una lettera consegnata al Gup ha giurato ''dinnanzi al mondo intero e con le mani sul Vangelo che il delitto-peccato di stupro singolo e di gruppo ascrittomi da suor Gaetana Alesci non solo non l'ho commesso ma neanche pensato''. Sul rinvio a giudizio hanno espresso soddisfazione i legali di parte civile che rappresentano la suora che ha subito gli abusi sessuali ed il centro antiviolenza 'Lanzino' di Cosenza. L'odissea giudiziaria di Padre Fedele e del suo segretario inizia con il loro arresto, avvenuto il 23 gennaio del 2006. Nell'interrogatorio dinanzi al Gip, Giusy Ferrucci, che aveva emesso l'ordinanza di custodia cautelare, il frate sostiene di essere vittima di un complotto. Dopo alcuni giorni di detenzione, padre Fedele ottiene gli arresti domiciliari nel convento dei frati cappuccini di Belvedere Marittimo. La struttura da circa 300 anni conserva parti delle reliquie di San Valentino e viene anche comunemente chiamato 'Convento dell'amore'. Durante la fase delle indagini preliminari la vicenda di Padre Fedele vede molteplici sorprese dal punto di vista giudiziario e sul fronte mediatico. A distanza di poche settimane dall'arresto i difensori del frate rendono noto che il loro assistito non ha potuto aver compiuto la violenza sessuale perche' affetto da una patologia alla prostata che lo rende impotente, ma dopo una settimana un altro colpo di scena: dopo le numerose trasmissioni televisive e la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di Padre Fedele, la Conferenza dei Vescovi della Calabria denuncia lo scempio mediatico compiuto nei confronti del frate e il 24 febbraio il tribunale della liberta' di Catanzaro rimette in liberta' Antonio Gaudio. Il primo colpo di scena si ha nel maggio del 2006 quando i giudici del tribunale della liberta' rimettono in liberta' Padre Fedele, sostenendo che la suora non e' attendibile. Ma gli effetti della decisione del Tribunale del riesame dura poco: il 26 ottobre la Cassazione annulla con rinvio la decisione del tribunale della liberta' per Padre Fedele e Antonio Gaudio e fissa per marzo 2007 una nuova udienza del riesame a Catanzaro. Dopo la nuova udienza dinanzi al tribunale della liberta', il frate torna ai domiciliari in un convento dell'Umbria. Il 18 luglio di quest'anno, dopo le numerose dichiarazioni fatte dal frate, l'Ordine dei Cappuccini decide di sospenderlo a divinis. A distanza di pochi mesi pero' Padre Fedele torna libero, anche se con l'obbligo di dimora. La decisione piu' clamorosa e' del 27 ottobre dell'anno scorso, quando il frate viene espulso dall'Ordine generale dei frati minori cappuccini. Il 20 dicembre inizia l'udienza preliminare nei confronti di Padre Fedele e del suo segretario Antonio Gaudio. Stasera la conclusione, con il rinvio a giudizio e la fissazione per l'11 marzo dell'inizio del dibattimento a Cosenza.

Il Frate “Sono innocente”: ''Dinnanzi al mondo intero e con le mani sul Vangelo giuro che il delitto-peccato di stupro singolo e di gruppo ascrittomi da suor Gaetana Alesci non solo non l'ho commesso ma neanche pensato''. E' quanto afferma Padre Fedele Bisceglia in una dichiarazione consegnata al Gup di Cosenza, Livio Cristofano, dinanzi al quale e' in corso l'udienza preliminare. Padre Fedele ed il suo segretario Antonio Gaudio, entrambi arrestati nel gennaio del 2006, sono accusati di violenza sessuale nei confronti di una suora. ''Confido - ha concluso - nel giudizio umano e sono sicuro del giudizio divino: sono innocente''. La decisione del Gup e' attesa a momenti.

Il processo l’11 marzo. Padre Fedele Bisceglia ed il suo segretario, Antonio Gaudio, sono stati rinviati a giudizio dal Gup del tribunale di Cosenza, Livio Cristofano, per violenza sessuale nei confronti di una suora avvenuta nell'Oasi Francescana di Cosenza. Il processo iniziera' l'11 marzo prossimo. Il Gup ha anche rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata per Gaudio, mentre padre Fedele ha l'obbligo della firma due giorni a settimana davanti la polizia giudiziaria dopo aver violato l'obbligo di dimora.

I difensori “Decisione che non ci sorprende”: C'e' delusione ma nessuno stupore tra i difensori di padre Fedele Bisceglia e del suo segretario Antonio Gaudio rinviati a giudizio perche' accusati di aver violentato una suora nell'Oasi Francescana di Cosenza. ''E' un provvedimento sconcertante - ha detto uno dei difensori di padre Fedele, l'avv. Eugenio Bisceglia - che ci lascia mortificati ma non stupiti perche' continua l'accanimento su Padre Fedele''. Per Franz Caruso, anch'egli difensore del frate, e' andato ''tutto secondo le previsioni, nulla di nuovo. Questa e' la formalita' dell'udienza preliminare che in un procedimento del genere non ci faceva sperare in soluzioni diverse''. I due difensori, intanto, presenteranno una istanza di revoca del provvedimento dell'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. ''Padre Fedele - ha concluso l'avv. Bisceglia - non ha violato nessun obbligo. Quando c'e' stato il controllo stava dormendo''. Il difensore di Antonio Gaudio, l'avvocato Roberto Loscerbo, circa il rinvio a giudizio ha detto: ''sono deluso soprattutto dal nuovo rigetto sulla liberta' personale''

Soddisfatto l’avvocato di parte civile della “Lanzino”. ''Il rinvio a giudizio e' una decisione che ci aspettavamo perche' abbiamo sempre creduto che la suora stesse dicendo la verita'''. E' quanto ha detto l'avvocato Elena Coccia, legale del centro antiviolenza 'Lanzino' di Cosenza, che si e' costituito parte civile nell'udienza preliminare nei confronti di padre Fedele Bisceglia e del suo segretario, Antonio Gaudio. ''Da laica - ha aggiunto - posso dire che una suora, per giungere alla decisione di denunciare vicende cosi' gravi, deve essere estremamente convinta di cio' che le e' accaduto. Tutta la vicenda e' estremamente grave e noi, come centro antiviolenza, abbiamo deciso di appoggiare la suora per evitare che restasse isolata''. L'avvocato Marina Pasqua, legale di parte civile per conto della suora che ha subito le violenze, ha detto che ''il rinvio a giudizio e' l'esito che ci aspettavamo. Esprimo soddisfazione anche a nome della congregazione delle suore francescane dei poveri''

 

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