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Famiglie in crisi a fine mese

 

Indagine Istat: il 15% delle famiglie arrivano a fine mese senza soldi. Aumenta il divario nord-sud

17/01 Una famiglia su due vive con meno di 1.900 euro e quasi il 15% non arriva a fine mese. Una spesa imprevista mette in crisi quasi un nucleo su tre, in Calabria addirittura il 50% delle famiglie, e c'é anche il 4,2% che almeno una volta in un anno non ha avuto i soldi per comprare da mangiare. Più povere le famiglie che scelgono di fare più figli, ma anche i genitori single e gli anziani soli. E ancora: si vive meglio, quanto a disponibilità economiche, a Trento e a Bolzano piuttosto che in Sicilia o in Calabria. A fotografare i redditi e le condizioni di vita degli italiani è l'Istat nell'indagine campionaria sulla distribuzione del reddito e delle condizioni di vita in Italia (2005-2006). Rispetto alla rilevazione precedente la disponibilità di reddito è più o meno rimasta ferma ma da un anno all'altro sono diventate più difficili le condizioni di vita delle famiglie numerose. In questo caso infatti balza al 23,8% la fetta dei nuclei che non arriva tranquillamente alla fine del mese e una spesa imprevista di 600 euro mette in crisi il 38% delle stesse. E' un'Italia che non se la passa bene quella tracciata nei dati dell'istituto di statistica, ma anche un'Italia fortemente diseguale. In una comparazione con gli altri Paesi europei i redditi italiani sono tra i più diseguali (esclusi i nuovi Stati membri), insieme a Grecia e Portogallo. E più c'é povertà, maggiore è la disuguaglianza: il divario nelle tasche delle famiglie è più forte infatti nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord.

META' DELLE FAMIGLIE VIVE CON MENO DI 1.872 EURO AL MESE. Il reddito medio, sempre a famiglia, è invece di 2.311 euro al mese. La metà degli anziani soli se la deve cavare con meno di 920 euro al mese. Meno soldi anche nel budget dei genitori-single con almeno un figlio minore: in questo caso la metà di loro nel 2005 ha guadagnato meno di 1.586 euro al mese.

QUASI IL 15% NON ARRIVA A FINE MESE. Il 14,6% delle famiglie italiane dichiara di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese e il 28,4% delle famiglie riferisce di non essere in grado di far fronte a una spesa imprevista di 600 euro.

PROBLEMI CON BOLLETTE E SPESE MEDICHE. In almeno una occasione nel 2006 - riferisce l'Istat - il 9,3% delle famiglie si è trovato in arretrato con le bollette, il 4,2% non ha avuto i soldi per comprare il cibo necessario, il 10,4% per pagare le spese mediche, il 16,8% per comprare vestiti necessari e il 10,4% per riscaldare adeguatamente l'abitazione.

SI AGGRAVA SITUAZIONE FAMIGLIE NUMEROSE. Le condizioni di reddito in questa tipologia di famiglia risultano addirittura peggiorate dal 2005 al 2006: in particolare per le famiglie con tre o più bambini il 23,8% nel 2006, rispetto al 20,8% nel 2005, ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà a fine mese. Il 38% di questi nuclei non può affrontare spese inattese (contro il 31,6% nel 2005).

AL SUD REDDITO E' 30% MENO DI QUELLO DEL NORD. Territorialmente nessuna sorpresa: le famiglie dell'Italia meridionale e insulare hanno un reddito disponibile inferiore del 30% rispetto a quelle del nord. Pesa - riferiscono gli esperti dell'Istat - l'alto tasso di disoccupazione femminile e di conseguenza il fatto che in una famiglia ci siano meno soggetti percettori di reddito.

Per limare le disparità "il governo - afferma il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero - deve intervenire sulla tassazione delle rendite e con un cospicuo taglio fiscale a lavoratori e pensionati". Per le associazioni dei consumatori occorre tagliare prezzi e tariffe. L'Ugl chiede un sostegno alle famiglie oltre che ai salari. Per il Pdci l'Istat mostra "un'Italia che soffre" e per Natale Ripamonti dei Verdi siamo di fronte ad "una grande emergenza", mentre dall'opposizione (Udc e An) si chiede maggiore attenzione alla famiglia. Per il vice ministro allo Sviluppo Economico Sergio D'Antoni, infine, occorre "far ripartire il Sud per rilanciare l'intera economia". Ecco in una tabella gli indicatori del disagio economico delle famiglie italiane (Fonte Istat, dati 2006).

IL DISAGIO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE ITALIANE

Arriva con difficoltà a fine mese 14,6%
Non può far fronte spesa imprevista 600 euro 28,4%

Almeno in un'occasione nel 2006:

- In arretrato con le bollette 9,3% (15.3 in Calabria)
- Senza soldi per comprare cibo necessario 4,2%
- Senza soldi per pagare le spese mediche 10,4%
- Senza soldi per comprare vestiti necessari 16,8%
- Non riscalda adeguatamente abitazione 10,4%

 

 

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