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Beni per tre milioni sequestrati dalla Finanza a Corigliano
Sequestrati dalla Finanza a Corigliano beni per tre milioni di euro ad un affiliato delle cosche. Nei beni l’ex discarica consortile. L'uomo è accusato di usura 25/01 Beni per un valore di tre milioni di euro sono stati sequestrati a Corigliano Calabro dalla Guardia di finanza ad una persona che sarebbe affiliata ad una cosca della 'ndrangheta. Si tratta di Giuseppe Russo, di 65 anni, pregiudicato. Russo è attualmente detenuto perché coinvolto in un'operazione fatta nel marzo dello scorso anno a Corigliano, coordinata dalla Dda di Catanzaro, con l'esecuzione di sette fermi contro affiliati alle cosche locali. Il sequestro, eseguito dalla Compagnia di Rossano delle fiamme gialle, e' stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Cosenza su richiesta del procuratore della Repubblica di Rossano, Dario Granieri. I beni sequestrati consistono in otto appartamenti, quattro magazzini, una villa, un terreno di tre ettari coltivato ad agrumeto ed un altro terreno già adibito a discarica. . Alcuni dei beni immobili sequestrati appartengono alla moglie di Russo. Tra i beni, l’ex discarica consortile. Giuseppe Russo, l'uomo al quale la guardia di finanza di Rossano ha sequestrato stamani beni per tre milioni di euro, secondo l'accusa prestava denaro a tassi usurari, ma una sua azienda ha gestito anche, dal 1999 al 2003, la discarica consortile in cui confluivano i rifiuti del Comune di Corigliano e dei Comuni limitrofi. Nella discarica, autorizzata con ordinanza del Commissario per l'emergenza ambientale della Calabria, l'impresa di Russo si occupava dello smaltimento e dell'interramento dei rifiuti. Nel 2003, la stessa guardia di finanza di Rossano, sequestrò la discarica su disposizione della Procura per violazioni alla legge ambientale. La stessa area è stata nuovamente sottoposta a sequestro oggi. La principale attività di Russo, comunque, secondo gli investigatori era quella di usuraio. L'uomo è accusato di essere aderente alla consorteria di 'ndrangheta conosciuta come ''locale coriglianese". Inoltre Russo è suocero di Saverio Altomonte, ucciso in un agguato nel 2001, e di Natale Perri, attualmente detenuto, considerati affiliati con ruoli di primo piano alla cosca operante nella Sibaritide. Gen. Piccinni “Abbattere i patrimoni criminali”. "La criminalità non va combattuta solo con gli arresti, ma bisogna abbattere il patrimonio accumulato in seguito ad attività illecite". E' quanto ha detto il comandante regionale della Guardia di Finanza della Calabria, Generale Riccardo Piccinni, nel corso di una conferenza stampa relativa ad un sequestro di beni a Corigliano Calabro. "E' un'operazione importante - ha aggiunto - per l'emblematicità della stessa in quanto si dice sempre in sede di convegni o di riunioni che dobbiamo combattere la criminalità con l'aggressione patrimoniale di quanto ha costituito illecitamente. Noi è questo che stiamo cercando di fare già da tempo. Questa è un'operazione che è stata prodotta in questa direzione e che ha avuto degli esiti anche abbastanza eclatanti perché su un territorio come questo procedere ad un sequestro di patrimoni equivalenti a tre milioni di euro non è da poco".
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del 28/01/2004
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