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Bregantini lascia la Calabria

 

Bregantini lascia la Calabria, in migliaia per il commiato

13/01 Circa tremila persone, tra quanti gremiscono ogni angolo della Cattedrale e quanti sono nella piazza antistante dove sono stati collocati due maxischermi, stanno seguendo a Gerace (Reggio Calabria) la solenne celebrazione di commiato dalla Locride di mons. Giancarlo Bregantini. Mons. Bregantini, arcivescovo eletto di Campobasso Bojano, che ha fatto il suo ingresso nella chiesa per il commiato, visibilmente emozionato, e' stato accolto da tante famiglie, moltissimi giovani e rappresentanti delle varie associazioni di volontariato e di impegno sociale. Presenti i parroci e i sacerdoti della diocesi di Locri-Gerace, numerosi sindaci dei 42 comuni della Locride e rappresentanti istituzionali. Il presule ha retto la diocesi di Locri-Gerace per quasi 14 anni, dal 7 aprile del 1994.

Alla Calabria serve lavoro. ''Alla Calabria serve lavoro serio e duraturo, non leggi speciali e assistenzialismo''. A dirlo e' stato mons. Giancarlo Bregantini nell'omelia della solenne cerimonia di congedo dalla diocesi di Locri Gerace che ha retto per quasi 14 anni. Bregantini, nell'omelia scandita spesso dagli applausi, ha anticipato che da domenica prossima e in attesa della nomina del nuovo vescovo, la Diocesi di Locri sara' retta da un vicario generale da lui scelto, don Cornelio Femia, arciprete di Siderno che ha definito ''un prete di grande sapienza''. A nome dell'Associazione dei Comuni della Locride il presidente Salvatore Galluzzo, sindaco di Gerace, ha parlato di mons. Bregantini come di ''un vescovo che ha dato molto, moltissimo, non solo dal lato religioso a tutta la Locride. Un vescovo amato e benvoluto che rimarra' sempre nei cuori di tutti. Un vescovo che ha dato importanza e spessore a tutta la Locride in diversi settori''.

Non si può disobbedire al Papa. ''E' duro accettare il trasferimento. Per me, non ve lo nascondo, e' anche doloroso ma al Santo Padre non si puo' dire di no''. Lo ha detto mons. Giancarlo Bregantini nell'omelia della solenne cerimonia di congedo dalla Diocesi di Locri-Gerace. In una cattedrale stracolma di gente in un'atmosfera di grande commozione che non ha risparmiato nemmeno lui, il presule, arcivescovo eletto di Campobasso-Bojano dove prendera' possesso domenica prossima, ha parlato di ''una diocesi che mi ha tanto amato ma che anch'io ho tanto amato''. Mons. Bregantini ha ringraziato l'intera comunita' ecclesiale ma anche i sindaci della zona. ''Con loro - ha detto - ho avuto un rapporto diretto di stima e di confronto anche accesso, mai oltre i limiti, e rivelatosi produttivo''. Rivolgendosi ai giovani li ha esortati a ''coltivare e seguire il bene comune stando lontani dalle devianze''.

Minniti “La sua traccia germoglierà”: Il viceministro dell'Interno, Marco Minniti, ha scritto una lettera a mons. Giancarlo Bregantini, in occasione della cerimonia di congedo di oggi del presule dalla Diocesi di Locri-Gerace alla quale non ha potuto essere presente per impegni istituzionali. ''Ci tenevo molto - afferma Minniti nella lettera - ad essere con lei in questo momento tanto solenne in cui salutera' la comunita' che per tanto tempo ha diretto con luminosita' spirituale e un impegno sociale ed umano, destinato a lasciare una traccia profonda e a germogliare positivamente nella nostra terra. Purtroppo impegni istituzionali inderogabili non me lo consentono''. ''La mia assenza, comunque, - sottolinea Minniti - non mi impedisce di rivolgerle il mio profondo ringraziamento per tutto quello che ha fatto, sicuro che anche il suo nuovo alto incarico sara' da lei assolto con la passione e l'entusiasmo di cui ha sempre dato prova. Voglia accettare i miei migliori auguri di un lungo e proficuo lavoro con sentimenti di profonda e, se me lo consente, affettuosa stima''.

 

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