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Catturato il boss Trimboli

L'ingresso del bunker

Catturati il boss Domenico Trimboli, era latitante dal 2003,era nascosto in un bunker

11/01 I carabinieri hanno arrestato nelle campagne di Platì Domenico Trimboli, di 53 anni, uno dei capi dell'omonima cosca della 'ndrangheta, latitante dal 2003 ed inserito nell'elenco dei cento ricercati più pericolosi diramato dal Ministero dell'Interno. Trimboli è stato sorpreso dai militari del Gruppo Locri in un bunker ricavato in un ovile, nei pressi del cimitero di Platì. Il presunto boss non era armato e non ha opposto resistenza. Domenico Trimboli era ricercato, sulla base di due diverse ordinanze di custodia cautelare, con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso e traffico internazionale di droga. L'operazione che ha portato all'arresto del latitante è stata condotta insieme ai carabinieri del Ros e dello Squadrone elitrasportato cacciatori. Domenico Trimboli, secondo quanto riferito dai carabinieri, é il capo dell'omonima cosca insieme al fratello Saverio, anch'egli latitante e tra i cento ricercati più pericolosi.

Molto temuto a Platì. Un personaggio dalla forte personalità criminale, perfetto conoscitore delle montagne aspromontane e dei nascondigli utilizzati dai latitanti: così i carabinieri descrivono Domenico Trimboli, il boss della 'ndrangheta arrestato dopo cinque anni di latitanza. Secondo quanto scrivono i carabinieri in un'informativa alla Dda di Reggio Calabria, "Trimboli è molto temuto dalla popolazione onesta di Platì, che spesso non ha denunciato i suoi misfatti per il timore di vendette". Dalle indagini, inoltre, è emerso che Trimboli avrebbe favorito la latitanza di Francesco Barbaro, detto "'u castanu'', e di altri esponenti di spicco della 'ndrangheta. Nel 2003 Trimboli era sfuggito all'arresto nell'ambito dell'operazione Stupor mundi, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, contro alcune cosche della Locride.

Il tunnel per entrare nel bunker

 

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