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Bimbo di 2 anni di Vibo muore in ospedale

 

Bimbo di due anni di Vibo muore all’ospedale di Lamezia. La Procura apre un inchiesta

25/02 Un'autopsia è stata disposta su un bambino di 2 anni e mezzo, morto la notte scorsa nell'ospedale di Lamezia Terme. L’esame autoptico si svolgerà domattina alle 10, nello stesso ospedale. L'esame è stato disposto dalla Procura della Repubblica, che ha aperto un'inchiesta dopo che il padre del piccolo si è presentato ai carabinieri. L'esame autoptico era stato chiesto anche dal primario dell'Unità operativa di pediatria, Sergio Rubino. Il piccolo era stato ricoverato nell'ospedale lametino nella serata di ieri per convulsioni febbrili dopo essere stato visitato nel pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia che ha indicato ai genitori la possibilità di ricovero nell'ospedale di Lamezia.Il bambino è arrivato nell'ospedale di Lamezia Terme portato dai genitori con mezzi propri. Il piccolo, S.G., secondo una prima ricostruzione fatta dal presidio ospedaliero di Lamezia, ieri mattina è stato visitato dal pediatra di famiglia che ha riscontrato la faringe leggermente arrossata. Quindi, nel corso della giornata, il piccolo avrebbe accusato una breve convulsione con febbre. Nel pomeriggio i genitori hanno portato il bambino nell'ospedale di Vibo Valentia dove i medici hanno confermato la diagnosi del pediatra indicando ai genitori la disponibilità di ricovero nella pediatria dell'ospedale di Lamezia. Nel pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia i medici hanno confermato la diagnosi precedente ed hanno ricoverato il piccolo in pediatria dove è stata confermato l'arrossamento della laringe a fronte di condizioni generali buone. Il bambino, è la ricostruzione fatta dal direttore del reparto, Sergio Rubino, è stato sottoposto agli esami di rito e ad una terapia antipiretica e le sue condizioni non destavano preoccupazioni, tant'é che giocava con altri bambini. A mezzanotte, aumentando la febbre, al bambino è stato somministrato paracetamolo che ha provocato l'abbassamento della temperatura. Alle 2, però, il piccolo ha avuto una grave insufficienza respiratoria. Medici ed infermieri sono subito intervenuti insieme al cardiologo ed al rianimatore di turno ma "nonostante le necessarie, protratte manovre e terapie rianimatorie" il bambino è morto. E' stato lo stesso Rubino a chiedere che sul corpo del piccolo fosse fatta l'autopsia.

Il Padre chiede la verità. ''Non si puo' morire a due anni e mezzo per una semplice febbre come quella che ieri pomeriggio aveva Giuseppe. Vogliamo sapere perche' tutto cio' e' avvenuto. Qualcuno ci deve dire se per Giuseppe a Vibo e a Lamezia e' stato fatto tutto quello che era necessario''. A dirlo, tra le lacrime, e' Nazzareno Staropoli, il padre di Giuseppe, il bambino di due anni e mezzo morto la notte scorsa nell'ospedale di Lamezia Terme. ''Vogliamo sapere, insomma - ha aggiunto - se e' stata una fatalita' oppure se ci sono state responsabilita' e di chi''. Nazzareno Staropoli, muratore di 31 anni, e la moglie Angela Julio, di 27, casalinga, vivono a Triparni, una piccola frazione di Vibo Valentia. Oggi, dopo avere presentato la denuncia ai carabinieri, sono tornati nella loro abitazione, confortati da parenti ed amici. Per seguire la vicenda giudiziaria si sono rivolti a due avvocati, Daniela Palaia e Rosetta Profiti, ed hanno nominato un consulente di parte che domattina partecipera' all'autopsia disposta dal sostituto procuratore di Lamezia, Paolo Petrolo, titolare dell'inchiesta.

I medici sentiti dai carabinieri. Alcuni medici dell'ospedale di Lamezia Terme che hanno avuto in cura il bambino di 2 anni e mezzo morto la notte scorsa, sono già stati sentiti dai carabinieri della Compagnia di Lamezia ai quali si é rivolto il padre del piccolo. Secondo quanto si è appreso, i militari sentiranno in giornata anche gli altri medici e gli infermieri del reparto di pediatria che si sono occupati del piccolo.

I medici escludono caso di meningite. I medici che ieri hanno visitato Giuseppe, il bambino di due anni e mezzo morto nell'ospedale di Lamezia Terme, hanno escluso che il piccolo presentasse sintomi che potessero far pensare alla meninginte. E' quanto si apprende in ambienti ospedalieri a Lamezia Terme. Tutti i medici, da quello di famiglia, passando a quelli del pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia, fino a quelli del pronto soccorso e del reparto di pediatria di Lamezia Terme, nelle cartelle cliniche, infatti, hanno scritto "nessun segno di irritazione meningea". Giuseppe, dopo essere stato portato, nel pomeriggio di ieri, nell'ospedale di Vibo è stato trasferito in quello di Lamezia Terme perché nel reparto di pediatria del nosocomio vibonese i ricoveri sono stati sospesi nell'ambito di una serie di drastiche misure adottate all'indomani della morte di Eva Ruscio, la sedicenne deceduta durante un intervento di tracheotomia d'urgenza per via percutanea dopo essere stata ricoverata per un ascesso alle tonsille.

La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un'inchiesta sulla morte del bambino di due anni e mezzo, la notte scorsa nell'ospedale di Lamezia. La magistratura ha già sequestrato la cartella clinica del piccolo, mentre ancora non è stata disposta l'autopsia. Il piccolo viveva con i genitori a Triparni, una frazione di Vibo Valentia. La Procura di Lamezia ha anche disposto il sequestro della cartella clinica del bambino nell'ospedale di Vibo Valentia dove il piccolo era stato visitato nel pomeriggio di ieri dai medici del pronto soccorso. L'acquisizione della documentazione è già stata fatta dai carabinieri Secondo quanto si è appreso a Vibo Valentia, intanto, la decisione di portare il piccolo in auto dall'ospedale vibonese a quello lametino, è stata presa dai genitori. I sanitari, infatti, stavano cercando un'ambulanza del 118, ma i genitori, viste anche le condizioni del piccolo che non sembravano particolarmente gravi, hanno preferito portarlo con loro in auto. Il padre del bambino è un muratore trentenne, mentre la madre fa la casalinga. Il piccolo morto era il loro unico figlio.

 

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