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Morto di polmonite il bimbo di 2 anni

Il legale di famiglia precisa: Il piccolo Giuseppe morto per una polmonite bilaterale. L'ass. Spaziante chiede di conoscere la verità

26/01 L' avv. Rosella Profiti legale di fiducia di Nazzareno Staropoli, padre del bimbo deceduto all'ospedale di Lamezia Terme, in un comunicato afferma che "all'esito dell'esame autoptico sul corpo del piccolo Giuseppe Staropoli, conclusosi questa mattina intorno alle 11 presso l'ospedale di Lamezia Terme, è stata riscontrata una polmonite bilaterale grave con neoformazione cardiaca (come da certificazione medica)". "Ad una prima verifica, dunque, non sarebbero emerse - afferma l'avvocatessa - malformazioni cardiache gravi, ma una neoformazione che, peraltro, sembrerebbe non aver avuto influenza sulla causazione del decesso. Gli esiti degli esami di laboratorio sui campioni prelevati preciseranno nei prossimi giorni le risultanze emerse"

Fiaccolata a Triparni. A Triparni, a metà strada tra il centro cittadino e la Marina, dove la famiglia Staropoli vive è stata tanta la commozione all'arrivo, nel pomeriggio della piccola salma. Stasera, a conclusione della messa vespertina che si tiene tutti i sabati nell'unica chiesa della frazione, i giovani hanno dato vita ad una manifestazione spontanea che si è conclusa con una fiaccolata silenziosa. Il corteo aperto da un cartello con su scritto 'Un angelo e' volato in cielo. Ciao Giuseppe ti porteremo sempre con noi" ha raggiunto l'abitazione della famiglia Staropoli dove i partecipanti hanno osservato un momento di raccoglimento. Al termine il parroco don Giuseppe Gagliano ha invitato tutti a guardare ai funerali di domani "come ad una festa - ha detto - dal momento che Giuseppe di feste non ne vedrà più". A Vibo Valentia, lunedì, arriverà intanto il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria in Calabria nominato dal ministro della salute Livia Turco e dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, con l'incarico di svolgere un'indagine conoscitiva sullo stato della sanità nella regione.

L’ass. Spaziante chiede di conoscere la verità sulla morte. "Qualunque siano le cause della morte è giusto, anche a tutela degli operatori sanitari, conoscere la verità e noi attendiamo di conoscerla. Ma non comprendo il motivo per cui ancora una volta la stampa nazionale si concentri sul caso Vibo e ancora una volta chieda la chiusura dell'ospedale". E' quanto ha detto l'assessore regionale alla sanità della Calabria, Vincenzo Spaziante, circa la vicenda della morte del piccolo Giuseppe Staropoli di due anni, deceduto nell'ospedale di Lamezia Terme. "Bisogna avere - ha aggiunto - il massimo rispetto davanti al dolore di genitori che hanno perso il loro bambino e umanamente sono dalla loro parte. Anch'io voglio capire cosa è successo, perché se qualcosa non è andato come dovrebbe andare ho il dovere istituzionale di intervenire e correggere. Ma non possiamo pensare di affrontare e risolvere quel che non va nella sanità calabrese, in base agli umori della stampa". Spaziante ha poi detto che "assistiamo a una gara a trovare difetti e a chiedere che l'ospedale venga chiuso, come se fosse inutile e non desse, invece, prestazioni essenziali per la tutela della salute nel territorio, pur con tutti i limiti derivanti anche dall'angoscia dei medici e degli operatori accresciuta da tragici episodi. "Quando all'inizio di dicembre scorso c'é stato l'ultimo caso che meritava una riflessione severa e decisiva - ha affermato ancora Spaziante - a Vibo abbiamo chiuso alcuni reparti, di altri abbiamo ridotto l'operatività e contemporaneamente abbiamo avviato una operazione urgente di risanamento per mettere in sicurezza l'intero ospedale. I lavori programmati sono stati ultimati e alcuni reparti riapriranno subito. Ora, come ha chiesto il presidente Agazio Loiero, passeremo alla cosiddetta `fase 2' per completare l'opera di messa in sicurezza e funzionalità, che si accompagna al potenziamento del personale". "Per le vicende drammatiche che si sono registrate l'anno scorso - ha concluso l'assessore Spaziante - Vibo è al primo posto nell'agenda del programma di miglioramento della qualità dell'assistenza avviato dal presidente Loiero per tutta la Calabria. La costruzione del nuovo ospedale è l'obiettivo principale. Ma c'é altro da fare, si può fare e lo faremo subito per dare tranquillità agli operatori sanitari che vivono sulla loro pelle un disagio enorme e rassicurare i cittadini. La 'fase 2' contiamo di avviarla proprio da lunedì, quando con Serra saremo a Vibo Valentià"

Una neoformazione cardiaca. "Segni di un'infiammazione delle vie respiratorie assieme ad una neoformazione (e non malformazione come erroneamente comunicato in precedenza) cardiaca importante ". Sono questi i primi elementi emersi al termine dell'autopsia eseguita stamane a Lamezia Terme, dal medico legale Massimo Rizzo sul corpo di Giuseppe Staropoli il bambino di due anni e mezzo che è deceduto ieri notte nell'Ospedale cittadino. Sarebbe scongiurata l'eventualità, come era stato anticipato ieri dai medici che si erano occupati del caso, che si possa essere trattato di meningite. "Non ci sono - ha aggiunto Rizzo - i segni autoptici di una meningite. Tenderei ad escluderlo anche se la parola definitiva verrà lunedì o al massimo martedì dal risultato mircobiologico". Il medico legale si è riservato un periodo di tempo per l'esame delle cartelle cliniche e delle procedure di assistenza seguite. . L'esame autoptico è stato disposto dalla Procura della Repubblica, che ha aperto un'inchiesta dopo che il padre del piccolo si era presentato ai carabinieri chiedendo chiarezza sull'accaduto. Il medico legale, dopo la conclusione dell'esame, si è recato in Procura. L'autopsia era stata chiesta anche dal primario dell'Unità operativa di pediatria del nosocomio lametino, Sergio Rubino. I genitori del piccolo Giuseppe, assieme ad alcuni parenti, hanno atteso in un corridoio la conclusione dell'esame.

 

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