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Sanità calabrese: disorganizzata e infiltrata

 

Serra: Disorganizzazione e criminalità nella sanità calabrese

08/02 ''Sono certo che vi sia la presenza della criminalita' organizzata ma la disorganizzazione dei servizi dipende dagli uomini''. A dirlo e' stato il presidente della Commissione per la verifica della qualita' dell'assistenza sanitaria in Calabria, Achille Serra, oggi a Catanzaro. Serra, partecipando ad un incontro settimanale promosso dall'assessore alla Sanita' della regione, Vincenzo Spaziante, con i direttori generali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, ha spiegato, e' scritto in un comunicato, che il lavoro della Commissione si articola in due parti. Una, che guarda le carte relative agli appalti dove, in molti casi, si e' accertato che sono state disattese tutte le regole. L'altra parte della Commissione, che fa ispezioni a campione, sta trovando situazioni molto buone, ma anche situazioni di illegalita'. ''La cosa piu' brutta - ha detto - e' che quando vai a fare domande non si riesce ad individuare mai il responsabile di un fatto. Da parte mia, andro' a fondo nella verifica dei 'curricula' dei primari, segnalando i risultati al Ministro ed al Presidente della Regione''

Perché gli ospedali non funzionano e le cliniche si? Il prefetto Achille Serra, presidente della commissione d'inchiesta nominata dal Ministro della Sanita' per fare il punto sulla situazione sanitaria in Calabria, ha partecipato alla riunione settimanale che l'assessore alla Tutela della Salute Vincenzo Spaziante ha convocato oggi con i Direttori generali delle Asp ed Aziende ospedalieri calabresi. ''Mi conforta molto - ha detto Serra, secondo quanto riferito in un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta - il fatto che Spaziante sia stato nominato assessore alla sanita' perche' ripongo in lui molta fiducia''. Rivolgendosi, poi, ai Direttori generali ha augurato loro ''buon lavoro perche' - ha detto - troverete mille ostacoli, considerando le realta' che noi stiamo riscontrando in questo nostro viaggio nelle strutture ospedaliere. Sono convinto che vi sono degli ospedali che non si vuole far funzionare. Non si capisce, infatti, perche' una clinica privata funzioni benissimo e l'ospedale vicino non funziona''. La riunione, alla quale era presente anche il segretario generale della Giunta, Nicola Durante, e' scritto in un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta, e' stata introdotta dall'Assessore Spaziante il quale ha indicato ai Direttori generali alcuni obiettivi da raggiungere e le cose che vanno fatte in tempi brevissimi. ''Occorre - ha detto - prendere in mano la situazione in ciascuna realta' perche' la macchina della riorganizzazione si e' messa in moto. Dobbiamo mirare ad un serio senso di collaborazione interaziendale per realizzare un serio servizio collegiale. La sanita' calabrese deve essere un unico territorio, non ci sono piccoli terreni a riparo. Sin d'ora vi dico - ha aggiunto l'assessore Spaziante - che non voglio conoscere prima i nomi di chi nominerete dirigenti sanitari amministrativi. Una cosa che dovrete fare nella massima autonomia e responsabilita'''. Infine, Spaziante ha comunicato di aver raggiunto un accordo con l'Aiop, tendente a normalizzare e regolarizzare le situazioni pendenti tra Regione ed Associazione.

Basta arresti. "Non possiamo permettere che ne venga arrestato un altro". A dirlo è stato il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria in Calabria, riferendosi all'arresto del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Piero Morabito, avvenuto nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria nella sua qualità di ex direttore generale dell'Asl 11 di Reggio. Serra, che oggi ha partecipato, a Catanzaro, alla riunione settimanale che l'assessore regionale alla sanità, Vincenzo Spaziante, fa con i direttori generali della Asp e delle Aziende ospedaliere, si è detto dispiaciuto di quanto si è verificato ma, allo stesso tempo, ha detto che non si "può fare di tutta l'erba un fascio, perché vi sono professionalità serie in Calabria che vanno incoraggiate".

Servono messaggi forti ai cittadini. ''In questo momento difficile per la sanita' calabrese abbiamo necessita' di dare alcuni messaggi forti ai cittadini. Non capisco, per esempio, perche' qui non esistono le sospensioni cautelari dei medici che dovessero rendersi responsabili di situazioni sulle quali, certo, la magistratura dovra' fare il suo corso, ma che noi dobbiamo evitare che possano, comunque, ripetersi''. A dirlo e' stato il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualita' dell'assistenza sanitaria in Calabria, oggi a Catanzaro. ''A tal proposito - ha aggiunto, secondo quanto riferito in un comunicato - mi piacerebbe sapere quanti provvedimenti disciplinari siano stati adottati in questa regione''. Parlando dell'organizzazione medica degli ospedali, Serra si e' detto stupito del fatto che per fare dei concorsi e nominare i relativi primari vincitori occorrano tante autorizzazioni che rendono difficile ogni sforzo tendente a produrre efficienza.

Iovene (PD): Scegliere i dirigenti sanitari per concorso. Il senatore di Sinistra Democratica, Nuccio Iovene, visitera' lunedi' l'ospedale di Vibo Valentia per ''capire - ha detto - a che punto e' l'emergenza sanitaria e quali interventi sono stati predisposti''. Iovene sostiene inoltre che la giunta regionale deve scegliere dirigenti e medici attraverso concorsi ed in base ai curriculum ''Dopo la visita dei Nas - aggiunge - diversi reparti sono stati chiusi, ad altri sono stati dimezzati i posti letto disponibili. Era stato predisposto un calendario di lavori da eseguire in tempi brevi che prevedeva la risistemazione dei reparti e la loro riapertura entro poche settimane per alcuni e un paio di mesi per altri. Come Sinistra democratica abbiamo offerto il nostro contributo al nuovo direttore generale predisponendo sei punti di intervento d'urgenza per ridare fiato e speranza alla sanita' calabrese. Il nostro atteggiamento e' costruttivo e nello stesso tempo fermo nel denunciare le storture, gli abusi, le scelte sbagliate''. ''Chiediamo - prosegue Iovene - alla giunta regionale che le scelte dei dirigenti e dei medici vengano fatte con concorsi ed in base ai curriculum e non in base ad un' ottica di appartenenza politica o peggio massonica. Solo cosi' si potrebbe tentare di imboccare la strada di un percorso nuovo e virtuoso''. ''Credo - prosegue Iovene - che nell'opera di risanamento e di rinascita della sanita' non bisogna sparare nel mucchio e fare di tutte le erbe un fascio. Il rigore chiede di saper distinguere tra le responsabilita' politiche e quelle sanitarie di questo sfascio e premiare e valorizzare l'operato di chi invece opera nella correttezza e nell'interesse di una sanita' pubblica efficiente''. ''Per questo credo - aggiunge - che non bisogna dare l'impressione che alcune scelte nascano dalla fretta di autoassolversi dalle responsabilita' dello sfacelo della sanita' calabrese attraverso un azzeramento privo di ogni azione di valutazione di merito e di responsabilita' dei dirigenti del dipartimento della sanita' dell'assessorato e dalla richiesta dell'Assessore regionale Spaziante di procedere anche nelle aziende provinciali con lo stesso metodo. Eppure questa Giunta che si e' caratterizzata in termini positivi solo per l'approvazione di una proposta di piano Sanitario regionale che ricalca in molti punti le scelte del precedente piano del centrodestra e dalla riduzione del numero delle aziende sanitarie,ha lasciato le aziende sanitarie nel caos piu' totale commissariando ripetutamente e nominando manager di dubbia professionalita' ed successivamente nel mirino della Magistratura (come nel caso degli arresti di Palumbo e Morabito), bloccando i concorsi in attesa del piano regionale delle assunzioni mai varato, non investendo un euro dei circa quattrocento milioni (ottocento miliardi delle vecchie lire dell'ex articolo 20) che giacciono inutilizzati nelle casse dell'Assessorato''. Iovene ha poi evidenziato che ''si deve lavorare per rilanciare e qualificare l'Ospedale di Vibo Valentia e non per la sua chiusura o per la sua agonia lenta e ineluttabile. Per realizzare questo serve investire subito i fondi disponibili con l'ex articolo 20 che sono bloccati da decenni per la sua ristrutturazione. Si allontanino dalla struttura coloro su cui pendono capi d'accusa gravi e coloro che vivono nel sottobosco del potere clientelare''

Morelli (AN) “A rischio posti case di cura di Sibari”. Franco Morelli, consigliere regionale di An ha presentato un'interrogazione per chiedere interventi a favore dei dipendenti della Casa di cura ''Madonna delle Grazie'' di Sibari. ''I settanta lavoratori della struttura - afferma Morelli - da mesi non ricevono lo stipendio e il loro destino occupazionale sembra essere segnato da un provvedimento amministrativo che ha sospeso l'autorizzazione sanitaria alla struttura nella quale lavorano. Si tratta di ben settanta famiglie con davanti lo spettro di una disoccupazione che colpisce soggetti che, alla loro eta', si trovano nella condizione di non poter affrontare, con efficacia e tranquillita', la ricerca di un nuovo posto di lavoro''. ''La Calabria continua a vivere in una condizione di assoluta criticita' - sostiene Morelli - l'emergenza immediata riguarda il lavoro, a chi non lo ha, a chi lo ha perso o rischia continuamente di perderlo, deve essere data una risposta immediata e radicale; e' decisamente finito il tempo delle pacche sulle spalle, delle promesse, dei 'ci penso io, ma dopo le elezioni'. Quello dei dipendenti della casa di cura 'Madonna delle Grazie' e' un esempio ma l'elenco e' tristemente lungo, cosa fare dunque di fronte ad una precarieta' lavorativa in costante aumento su tutto il nostro territorio regionale? Forse sarebbe il caso di procedere dotandosi immediatamente di strumenti che, monitorando il reale fabbisogno di figure professionali, consentano la ricollocazione lavorativa''. Per Morelli ''sarebbe intelligente istituire un vero e proprio Albo, una sorta di riserva nella quale, con l'indicazione delle competenze e delle professionalita' dei soggetti rimasti privi di occupazione, si alimenti la dinamica di un libero mercato del lavoro''. ''Questi temi, quello della disoccupazione e della precarieta' - prosegue ancora il consigliere regionale di An - occuperanno le prossime settimane di campagna elettorale, in Calabria c'e' un governo regionale ancora nel pieno delle sue funzioni ed un'opposizione ancora politicamente obbligata ad indicare soluzioni, suggerire percorsi, aiutare le scelte ragionevoli e sensate; se evitassimo forti distrazioni forse potremmo iniziare a dare delle risposte, potremmo indicare un cammino non piu' di sola e semplice speranza ma di concreta rinascita. E' queste risposte, in primo luogo, vanno date a chi si trova a vivere in una condizione di precarieta' dove gli espedienti e la speranza sono l'unica cosa alla quale aggrapparsi; sperando che non avesse ragione quell'autore di una destra lontana nel tempo quando disse che in Italia, ed in Calabria aggiungo io, 'niente e' piu' stabile del provvisorio'''.

Corbelli “Il Consiglio regionale vari la legge sul garante sanitario”: Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha rivolto un nuovo appello ai capigruppo ed al Presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova, affinché venga convocata una seduta straordinaria dell'Assemblea per l'approvazione della proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute. La proposta di legge, promossa dallo stesso Corbelli, è stata licenziata, dal Consiglio Provinciale di Cosenza e subito trasmessa al consiglio regionale. "E' - sostiene Corbelli - assolutamente indispensabile e urgente l'istituzione del Garante della Salute, dopo i nuovi casi di presunta malasanità. Continuo a difendere la Calabria dalla criminalizzazione mediatica della sanità, apprezzo l'azione di rinnovamento, legalità e moralità del Presidente Loiero, ma di fronte a quella che è oramai diventata una vera e propria drammatica emergenza sociale chiedo che si acceleri l'iter per l'istituzione della struttura del Garante della Salute". "In Calabria - prosegue - c'é grande attesa e speranza per quello che si prefigura come un evento storico, destinato a rivoluzionare la sanità calabrese, con l'affermazione e il rispetto dei diritti dei cittadini all'assistenza sanitaria, con particolare attenzione per le categorie più bisognose e meno abbienti. Il Consiglio Provinciale di Cosenza ha promosso una iniziativa di legge per un problema di grande importanza e particolare rilevanza sociale, come è quello della salute, scrivendo una pagina di grande civiltà, solidarietà e giustizia". "Il Garante della Salute - conclude - è una conquista civile per una intera regione"

 

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