Dir.resp. Pippo Gatto

 

Nessuna lettera a Condello da giornalista: Rai Calabria "Chiediamo tutela in tutte le sedi". Iacopino (Odg) “Hanno voluto danneggiare la Rai”

26/02 ''Soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda e condanna per i tempi ed i modi adottati per riportare una notizia risultata falsa''. E' quanto si afferma in un documento approvato a conclusione dell' assemblea di redazione della Tgr calabrese della Rai cui ha partecipato il segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino. Nel documento si fa riferimento al comunicato diramato ieri dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ''che ha smentito l'esistenza di un presunto coinvolgimento di un collega della redazione''. ''Il Procuratore della Repubblica - si afferma, tra l'altro, nel documento approvato dall'assemblea di redazione della Tgr Calabria - e' stato chiarissimo nell'affermare che nei documenti non c'e' neanche una parola riconducibile ad un qualsiasi giornalista non solo della Rai ma anche di altre testate''. ''Chiediamo all'azienda - affermano ancora i giornalisti di Rai Calabria - di essere tutelati in tutte le sedi competenti e nei modi ritenuti piu' opportuni e di affiancare ordine e sindacato nazionali e regionali in tutte le iniziative che intenderanno adottare''. Nel documento si sollecitano, infine, ''gli organi inquirenti a proseguire il lavoro investigativo, che dovra' chiarire e fugare ogni ombra e dubbio sulla vicenda''.

Iacopino “Hanno voluto danneggiare la Rai”: ''Nella speranza di dire parole conclusive in relazione ad una vicenda che certamente avrà seguiti in sede disciplinare, posso affermare, con il conforto dei magistrati inquirenti, che nella carte rivenute nel covo del boss Pasquale Condello non c'é una parola, una sola parola, riconducibile ad un giornalista, quale che sia la sua testata di appartenenza". Lo ha detto il segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, concludendo l'assemblea dei giornalisti della sede Rai della Calabria. "Gli oltre duecento documenti sequestrati - ha detto ancora Iacopino - sono stati tutti esaminati, decrittando persino quelli scritti con una grafia di difficile lettura. In essi, tutti valutati, nessuno escluso, non c'é né una parola di scuse, né una parola di qualsiasi altra natura comunque riconducibile ad un giornalista. Semplicemente non c'é nulla di tutto quanto pubblicato". "Ogni altra ipotesi, a questo punto - ha concluso Iacopino - non è interpretazione o fantasia, ma fredda determinazione a danneggiare i colleghi della sede Rai della Calabria e l'Ordine dei giornalisti italiani".