Dir.resp. Pippo Gatto

 

Centrale del Mercure, il Presidente Oliverio querela gli ambientalisti

22/02 "In relazione ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla stampa e riguardanti la Centrale del Mercure, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali di sporgere, in sede penale, immediata denuncia nei confronti di quanti si sono resi protagonisti di affermazioni calunniose e diffamatorie nei suoi confronti nel corso di una recente manifestazione promossa da alcune associazioni ambientaliste presso la Casa delle Culture della città di Cosenza". E' quanto si afferma in una nota dell'ufficio stampa della Provincia di Cosenza. "Lo stesso Presidente Oliverio ha reso noto, altresì - prosegue la nota - di avere contestualmente incaricato i propri legali di promuovere anche un'azione risarcitoria in sede civile nei confronti delle suddette associazioni. Sulla Centrale del Mercure la nostra posizione è nota da tempo ed è cristallina, coerente e lineare. Agli immemori vorrei ricordare che fui proprio io a richiedere la sospensione della messa in produzione dell'impianto, malgrado esso fosse stato già realizzato. Le relative autorizzazioni da parte delle diverse amministrazioni competenti, infatti, erano state concesse prima del 2002, mentre il sottoscritto, come è noto, è stato eletto Presidente della Provincia nel giugno del 2004. Sarebbe opportuno, piuttosto, che quanti oggi si rappresentano come tutori e paladini del territorio, spiegassero come mai nel momento in cui si discuteva del progetto per la costruzione della Centrale del Mercure, anche sulla base della forte pressione degli Enti Locali di quel territorio comprensibilmente preoccupati di salvaguardare i livelli occupazionali messi in serio pericolo dalla chiusura dell'impianto alimentato ad olio combustibile, non si siano opposti alla realizzazione del nuovo impianto da alimentare con biomasse, successivamente realizzato da Enel anche utilizzando risorse pubbliche". "Fui sempre io che con atto formale - afferma ancora Oliverio - a chiedere all'Enel di valutare, attraverso una Commissione Tecnico-Scientifica,le problematiche relative all'impatto ambientale ed all'eventuale ricontrattazione delle relazioni con gli Enti Locali dei territori interessati e dei vincoli a garanzia del rispetto dei territori stessi e delle popolazioni. Siamo stati noi a promuovere un incontro tra le istituzioni locali lucane e calabresi per definire una linea comune sulla quale realizzare il confronto necessario, al fine di ricondurre la vicenda nel giusto alveo. In nessun momento ed in nessuna circostanza ci siamo lasciati condizionare né abbiamo mai avuto alcuna esitazione ad esprimere una posizione netta, anche quando altri soggetti non si pronunciavano e preferivano il ruolo di spettatori". "E' bene ricordare a certi 'ambientalisti di maniera' - ha aggiunto il Presidente Oliverio - che qualora la nostra Amministrazione avesse semplicemente assunto una posizione passiva, mai nessuna discussione si sarebbe aperta sulla messa in produzione di un impianto già realizzato e pronto a partire nel 2005. Su questa linea di chiarezza e garanzia la Provincia di Cosenza si è attestata, senza riserve e con grande equilibrio, ponendo sempre al centro della propria azione le esigenze e l'interesse delle popolazioni. Proprio per questo la nostra condotta è stata e continuerà ad essere sempre ispirata al coinvolgimento dei legittimi rappresentanti del territorio, che sono i sindaci e gli amministratori locali democraticamente eletti dal popolo". "Ai mestatori ed ai calunniatori - ha concluso il presidente della Provincia di Cosenza - consigliamo maggiore cautela e, soprattutto, coerenza e trasparenza nei comportamenti. A nessuno, tantomeno a quelli che oggi indossano le vesti dei moralisti, consentiremo di infangare un'azione amministrativa sempre improntata a massima trasparenza ed autonomia e al rispetto scrupoloso della legalità e dell'interesse esclusivo dei cittadini e dei territori".

Enel “La centrale rispetterà la salute”. Enel ribadisce che la Centrale del Mercure "rispetterà la salute dei cittadini e l'ecosistema in cui è inserita". "Alle associazioni ambientaliste, che cavalcano affermazioni spregiudicate - è detto in una nota - e non documentate, ribadiamo che la riconversione dell'impianto è stata sin qui effettuata sulla base delle autorizzazioni previste, ottenute al termine di rigorosi percorsi autorizzativi. Infatti, sono stati coinvolti tutti gli Enti e le Amministrazioni locali di cui le leggi prevedono il pronunciamento. Tutto ciò è avvenuto con riunioni e conferenze dei servizi cui sono stati liberamente ammessi anche soggetti e associazioni che non avevano alcun diritto di prendervi parte. Sulla salute dei cittadini e sul rispetto dell'ecosistema si sono espresse positivamente sia l'ASL di Castrovillari, sia l'ASL di Cosenza, sia l'ARPA della Calabria.Le affermazioni rilasciate anche recentemente da alcune associazioni ambientaliste sono sempre prive di dati scientifici, mai documentate. Spesso riportano valori immaginati: si parla di quantità di cippato molto superiori a quelle concretamente utilizzabili. Enel, invece, dal suo versante, fornisce sempre dati certi, dimostrando la misura dell'impegno aziendale rivolto al rispetto dell'ambiente e del territorio.Tutti i rapporti che Enel ha con le Istituzioni e il Territorio sono sempre ispirati a principi di linearità e trasparenza. Enel, poi, parla solo per il tramite di propri amministratori e dirigenti, mai attraverso intermediari, coinvolgendo sempre tutti i soggetti interessati anche in pubblici incontri.In considerazione delle falsità ed infondatezze delle gravi accuse mosse nei propri confronti, Enel diffida chiunque dal rilasciare ulteriori dichiarazioni diffamatorie, riservandosi fin d'ora di tutelarsi nelle competenti sedi giudiziarie"