HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


CSM: De Magistris non può fare il PM

 

CSM: De Magistris incompatibile con le sue funzioni, ha violato regole e dignità delle persone

21/02 Ha violato "regole di particolare rilievo" e ha dimostrato "insufficienti diligenza, correttezza e rispetto della dignità delle persone". Per questo il sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris è "incompatibile" con le sue funzioni, cioé non può più fare il Pm. E' quanto scritto nelle motivazioni con cui la sezione disciplinare del Csm ha trasferito il magistrato da Catanzaro e dalle sue funzioni.Il trasferimento da Catanzaro, in particolare, è necessario - spiega la sezione disciplinare - per i rapporti che De Magistris ha con i colleghi della sede. Le sue "considerazioni hanno riguardato più magistrati in servizio a Catanzaro" e una testimone, nel corso del procedimento disciplinare, ha riferito che il Pm "é stato un po' isolato dai suoi colleghi". Ragioni che nell'insieme inducono a ritenere che la permanenza di De Magistris a Catanzaro "non favorisca il buon andamento dell'amministrazione della giustizia". Il magistrato in particolare non ha rispettato la dignità della persone quando, nel decreto di perquisizione a carico del Pg di Potenza, Vincenzo Tufano e di altre persone, ha fatto riferimento a una relazione extraconiugale tra due magistrati lucani. Affermazioni che, sottolinea il "tribunale dei giudici", sono "lesive della dignità, dell'onore e del decoro" degli interessati e che sono state riportate a livello di "sentito dire", "senza porre in essere gli accertamenti necessari". Con ciò producendo ai colleghi un "danno ingiusto". Tra i casi di gravi violazioni delle regole contestati a De Magistris c'é la trasmissione alla procura di Salerno del fascicolo Poseidone, dopo che il procuratore di Catanzaro Mariano Lombardi gli aveva revocato la delega a indagare. Una trasmissione "irrituale" e che, secondo la sezione disciplinare, non può essere giustificata dal fatto che De Magistris riteneva illecita quella revoca. Anziché mandare a Salerno un'inchiesta di cui non aveva più la disponibilità, avrebbe infatti potuto "procedere alla immediata denuncia della revoca", scrivono i giudici disciplinari. Un'altra "violazione grave" delle regole è stata commessa da De Magistris, quando chiuse in un armadio blindato i nomi del generale della Guardia di finanza Cretella e del senatore di Forza italia Pittelli, anziché iscriverli immediatamente nel registro degli indagati, come prescrive una norma del Codice di procedura penale; norma che è "uno dei cardini del diritto costituzionalmente garantito alla difesa". Il Pm si era giustificato spiegando che se avesse agito diversamente e avesse informato i suoi superiori, probabilmente Pittelli sarebbe venuto a conoscenza delle indagini. Ma in presenza di un simile dubbio, nota la sezione disciplinare, avrebbe dovuto "informare il Procuratore generale o almeno la procura di Salerno"; non certo sottrarre il suo atto "a ogni possibilità di controllo". La sezione disciplinare spiega anche perché De Magistris è stato invece assolto per la fuga di notizie sull'iscrizione del presidente del Consiglio Romano Prodi nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Why not': "L'esito degli accertamenti svolti non consente l'individuazione di uno specifico comportamento negligente e imprudente addebitabile al magistrato". L'assoluzione ha riguardato anche le dichiarazioni alla stampa di De Magistris, in cui denunciava che volevano fermare le sue inchieste. Quelle frasi "pur non sempre misurate - rilevano i giudici - non hanno varcato il limite della continenza"

La difesa annuncia ricorso. "Suppongo che De Magistris presenterà ricorso, ma è una scelta sua". Così il presidente di sezione della Cassazione Alessandro Criscuolo, difensore del Pm di Catanzaro nel procedimento disciplinare, risponde a chi gli chiede se sarà impugnata la sentenza di condanna emessa dalla Sezione disciplinare del Csm. "Io non l'ho ancora sentito - aggiunge Criscuolo - credo che ci sentiremo nel fine settimana". A partire dalla notifica per le motivazioni della sentenza, che dovrebbbe essere già avvenuta, De Magistris ha un mese di tempo per impugnare la sentenza.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti