HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Omicidio Molè: scoperti tre bunker

 

Corte dei Conti: Troppe spese per sanità e turismo

29/02 La riduzione delle aziende sanitarie, da undici a cinque, decisa dalla Regione è, secondo i magistrati della Corte dei Conti della Calabria, un "cambiamento significativo sul piano riorganizzativo". L'analisi fatta dalla sezione regionale di controllo per la Calabria dei Corte dei Conti è contenuta in una relazione del magistrato Anna Bombino presentata stamani a Catanzaro. "L'avviata fase di semplificazione dell'organizzazione del sistema sanitario vigente - è scritto nella relazione - si colloca indubbiamente nel solco delle misure di riorganizzazione delle strutture burocratiche regionali imposte dalla legge finanziaria 2007 che intendono perseguire lo snellimento degli apparati amministrativi esistenti, cui dovrebbe conseguire un contenimento dei livelli della spesa pubblica statale e regionale". Secondo il magistrato relatore da "tale processo potranno derivare effetti positivi sugli assetti organizzativi del servizio sanitario regionale, non tanto e solo sul piano della riduzione dei costi, quanto sulla semplificazione, funzionalità e trasparenza degli apparati aziendali".

Ritardi nella programmazione sanitaria. "In materia di programmazione si registrano ancora ritardi nella adozione degli atti di indirizzo regionale contenenti le linee fondamenti per il governo e la gestione delle aziende sanitarie". E' quanto rileva il magistrato della Corte dei Conti,Anna Bombino, nella sua relazione sull'assistenza sanitaria ed ospedaliera in Calabria nel 2006 e stime 2007. "E difatti - aggiunge - sia per il 2006 che per il 2007 la giunta ha adottato gli indirizzi di programmazione sanitaria ad esercizio già avviato, con conseguenti slittamenti dei tempi per la definizione dei piani di attività aziendali ed ancora di più degli 'accordi contrattuali' finalizzati all'acquisto delle prestazioni sanitarie che le aziende devono concludere con gli erogatori pubblici-privati". Nella relazione è analizzata anche la situazione delle nomine e la durata dei direttori generali delle aziende sanitarie. "Anche nel corso del 2006 e 2007 - è scritto nella relazione - si è registrato un andamento oscillante rispetto alla durata degli incarichi"

In crescita la spesa corrente della sanità. In valori assoluti la spesa corrente della sanità in Calabria, dal 2004 al 2006, ha subito un incremento, passando dai 2 milioni 980 mila euro del 2004 a 3 milioni 113 mila euro del 2006. E' quanto emerge dalla relazione della Corte dei Conti presentata stamani a Catanzaro. "Il volume globale della spesa sanitaria di parte corrente - é scritto nella relazione - mostra un andamento crescente (+4,84%) nel biennio 2004-2005, mentre si assiste ad una seppure minima diminuzione della spesa complessiva dello 0,36% nel 2006 rispetto al 2005. Sotto l'aspetto economico-funzionale la spesa sanitaria corrente presenta un andamento percentuale decrescente, negli anni di riferimento, con percentuali rispettivamente del 5,71% e del 4,33% nel raffronto tra il 2004/2005 e 2005/2006, mentre il volume di spesa corrente passa da due milioni 797 mila euro nel 2005 a 2 milioni 918 mila euro del 2006". I dati 2006 confermano la tendenza di crescita delle voci di spesa relative al personale (+3,14%), all'acquisto di beni (+5,43%), alla medicina di base (+2,01%), alla farmaceutica (+9,12%), specialistica interna (+58,28%), altra assistenza (+8,64%, altre prestazioni (+5,68%), altri servizi sanitari (+32,53%). "Il costo del personale - sostiene la relatrice Anna Bombino - registra andamenti di crescita rappresentando la componente di maggiore peso percentuale del complessivo fabbisogno di parte corrente degli anni 2005 e 2006, seguita dalla spesa farmaceutica. Rispetto ai dati del biennio 2004-2005, la spesa per mobilità registra una riduzione del saldo 2006, pari a 86 milioni 316 mila euro". "In definitiva - conclude la relazione - i risultati conseguiti nella gestione della spesa sanitaria corrente dimostrano che i provvedimenti adottati dalla Regione, e di riflesso, dalle singole aziende sanitarie, non hanno conseguito significative riduzioni di spesa nelle componenti di maggiore peso quali il personale, i beni e servizi e la farmaceutica, superando i limiti fissati dalle leggi finanziarie per il loro contenimento"

Irrazionale l’articolazione delle specialità sanitarie. Nell'aspetto strutturale dell'assistenza ospedaliera la Corte dei Conti ha rilevato una "frammentazione dei presidi, una irrazionale articolazione delle specialità, un tasso di utilizzo dei posti letto mediamente del 65% contro l'80% quale valore nazionale di riferimento". L'analisi sull'assistenza ospedaliera e territoriale è contenuta in una relazione realizzata dal magistrato della Corte dei Conti, Anna Bombino, e presentata stamani a Catanzaro. "Sotto l'aspetto funzionale - prosegue la relazione - si registrano ancora elevate inappropriatezze di carattere prescrittivo, ricorso incongruo alla ospedalizzazione con un tasso di ricoveri di 230 per mille abitanti contro un valore ottimale nazionale di 180, un alto consumo di prestazioni specialistiche, specie di diagnostica strumentale e di laboratorio". A dicembre del 2006 l'offerta ospedaliera regionale faceva registrare complessivamente 76 strutture pubbliche e private. I posti letto erano 9.119 di cui il 36,93% accreditati nelle case di cura private. "In definitiva - conclude la relazione -i dati emersi offrono spunto ad una riflessione che coinvolge, da un lato, la sovraesposizione di finanziamento a fronte di indici di attività e prestazione sottomedia, per altro verso, evidenziano l'esigenza di interventi intesi a restituire alla Regione un livello di prestazioni ospedaliere capace di corrispondere ad un più elevato indice di appropiatezza"

Aumentano gli alberghi di qualità e le presenze. Sono 1.533 le strutture ricettive in Calabria per un numero di posti letto complessivo pari a 191.004. Nel settore continuano a diminuire gli alberghi di 1 e 2 stelle mentre aumentano quelli di qualità (4-5 stelle). E' quanto emerge dalla relazione della Corte Conti sui contributi pubblici al turismo della Regione Calabria realizzata dal magistrato Quirino Lorelli e presentata stamani a Catanzaro. "Analizzando i dati - è scritto nella relazione - si può notare un incremento del 3,9% sulle presenze rispetto all'anno 2006, e questa maggiore crescita si registra soprattutto nelle strutture alberghiere di alta qualità, per una percentuale pari al 14,1%, nonché viene evidenziato un aumento complessivo degli arrivi del 3,3%. Le presenze turistiche straniere sono, in ogni caso, di modesta entità e concentrate in poche località balneari. Dal confronto con le altre realtà italiane emerge che nel 2006 i flussi turistici hanno registrato un aumento medio del 5,6%"

Nessuna programmazione sul turismo. La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Calabria ritiene "assolutamente deprecabile la distribuzione pressoché incontrollata di aiuti ad imprese, in assenza di una strategia di sviluppo economica complessiva che andrebbe posta in essere dalla Regione". L'analisi della Corte dei Conti è contenuta nella relazione del magistrato Quirino Lorelli sui contributi pubblici al turismo nella Regione Calabria presentata stamani a Catanzaro. "Il permanere di una situazione di erogazione indiscriminata - è aggiunto nella relazione - di aiuti ad imprese turistiche, vere o sedicenti, rappresenta, un elemento sintomatico di incapacità programmatoria dello sviluppo economico della regione intera. Di tanto è prova la perdurante, ormai da cinque anni, mancanza di verifica della serietà dell'investimento, inteso in termini di valutazione della situazione economica e patrimoniale dell'impresa che richiede l'aiuto. Inoltre, se appare scontata, in termini di consenso, una opzione politica per la quale la gran parte degli investimenti pubblici sul settore turismo sia rappresentata dalla erogazione di aiuti a 'fondo perduto' e non invece da credito agevolato o da interventi di tipo dinamico, non altrettanto scontata appare la apprezzabilità in termini di valutazione dell'efficienza, efficacia ed economicità, di tali scelte". La Corte dei Conti evidenzia inoltre che "per la quarta volta in quattro anni si è costretti a richiamare l'attenzione dell'amministrazione regionale sulla sostanziale inutilità, in termini di ricaduta sul territorio, di scelte decisionali che privilegiano il regime degli aiuti indiscriminati alle imprese, in luogo di scelte ponderate e facenti parte di un unico e coerente piano organico. Per la quarta volta in quattro anni, siamo costretti a richiamare l'attenzione dell'amministrazione regionale sulla necessità di coordinare almeno le attività di gestione degli aiuti, anche attraverso la costituzione o il rafforzamento di un ufficio centrale di controllo ed ispezioni, e l'accentramento in una unica struttura operativa dell'attività di predisposizione dei bandi di gara".

Il Presidente Oliverio soddisfatto della valutazione. "E' per noi motivo di soddisfazione la valutazione positiva da parte della Corte dei Conti sull'attività contabile della nostra Amministrazione". E' quanto afferma in una nota il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, circa la valutazione positiva della Corte dei Conti relativamente al conto consuntivo dell'esercizio finanziario 2006 dell'Ente. "Il pronunciamento - aggiunge - della Magistratura Contabile, la cui opera, in modo particolare in una regione come la nostra, merita apprezzamento e plauso ed è per noi anche motivo di incoraggiamento a proseguire in una impostazione rigorosa, trasparente, improntata al rispetto scrupoloso della legalità. In coerenza con questa impostazione, abbiamo assunto scelte significative al fine di consentire una partecipazione diffusa e consapevole dei cittadini nella utilizzazione delle risorse pubbliche gestite dall'ente da noi amministrato". "E' per questo - conclude - che abbiamo realizzato il Bilancio Sociale che abbiamo presentato nelle scorse settimane, assieme alla decisione di una completa trasparenza degli atti, accessibili da parte di ogni cittadino che ne ravvisi la necessità".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti