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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Archiviata l'inchiesta su Pacenza
Archiviata l’inchiesta sui fondi UE che portò all’arresto di Pacenza 22/02 Non c'erano elementi per sostenere l'accusa contro il capogruppo dei Ds nel Consiglio regionale della Calabria, Franco Pacenza, arrestato nell'agosto del 2006 con l'accusa di concussione. E' quanto sostiene il gip del Tribunale di Rossano, Filomena De Sanzo, nel provvedimento con il quale ha disposto l'archiviazione del procedimento a carico di Pacenza. Pacenza fu scarcerato dal Tribunale per il riesame di Catanzaro, decisione successivamente confermata dalla Corte di cassazione. La vicenda per la quale fu arrestato Pacenza riguarda i presunti illeciti nell'utilizzo di finanziamenti comunitari per sei milioni di euro per la realizzazione di due aziende nell'area industriale di Corigliano Calabro in relazione alla quale veniva contestata a Pacenza la concussione psicologica nei confronti dell'imprenditore italo-tedesco Frank Rizzo, titolare dell'investimento, costretto ad assumere, secondo l'accusa, persone segnalate dall'ex capogruppo dei Ds. Secondo il gip, "la prospettazione fornita da Rizzo nei suoi interrogatori circa i suoi rapporti con Franco Pacenza, lascia più di una perplessità". In particolare il gip sottolinea "le contraddizioni tra quanto riferito da Rizzo e gli atti dell' indagine". Secondo il gip, inoltre, "perplessità ancora maggiore suscita quanto riferito da Rizzo circa l'approccio con Pacenza e le modalità di assunzione degli operai" Pacenza “Giustizia è fatta”. ''Oggi per me, per la giustizia italiana e per la buona politica, e' una giornata memorabile''. Lo afferma, in una dichiarazione, l'ex capogruppo dei Ds alla Regione Calabria, Franco Pacenza, in merito all'archiviazione della vicenda giudiziaria ce lo riguardava. ''Giustizia e' fatta - aggiunge Pacenza - perche' si conclude definitivamente, con l'archiviazione dell'incredibile caso che mi ha riguardato, da parte del magistrato competente, un incubo durato 18 lunghissimi mesi. Per me, che ho sempre avuto come valore-guida fondamentale del mio impegno politico la trasparenza dei comportamenti e la dirittura morale, finisce un vero e proprio incubo che sinceramente non auguro a nessuno. Termina una vicenda che ha segnato, in modo drammatico, la mia vita, quella dei miei cari e delle tantissime persone che, al di la' dell'appartenenza politica, hanno sofferto e pianto insieme a me e che non finiro' mai di ringraziare per la solidarieta' che mi hanno, sempre e dovunque manifestato. Ringrazio tutti, con un abbraccio affettuoso e liberatorio''. ''La mia coscienza, anche nei momenti piu' neri - afferma ancora Pacenza - e' sempre stata serena. Il desiderio di dimostrare quanto ingiuste fossero le accuse a me rivolte, mi ha consentito di resistere a tanta violenza psicologica''. ''Durante l'intera vicenda - afferma ancora Pacenza - ho sempre, deliberatamente, assunto un profilo sereno e fiducioso nell'azione della magistratura, perche' sono sempre stato sicuro che la verita' avrebbe prevalso su tutto e tutti''. ''Dopo il Tribunale della liberta' e la Cassazione - conclude l'ex capogruppo dei Ds - oggi e' la stessa magistratura competente che afferma la verita' dei fatti. Cio' mi restituisce, pienamente, la forza morale e la giusta energia per proseguire, come ho sempre fatto, nell'azione politica di ogni giorno, convinto come sono che alla Calabria serva, sempre di piu', una politica appassionata, libera da ogni forma di condizionamento e protesa a realizzare gli interessi generali''
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