HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Relazione Commissione Parlamentare Antimafia

 

Relazione antimafia, immagine della Calabria in pezzi. Proteste dell’Udc e dei calabresi fuori sede. Il pm Landi “Nessuna inchiesta di appalti in Piemonte”

21/02 ''E' devastante vedere associata l'immagine della Calabria a quella di Al-Qaeda e Bin Laden, sui media nazionali dopo l'approvazione della relazione della Commissione Antimafia". E' quanto afferma in una nota il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Che la Calabria - aggiunge - sia una terra difficile nella quale i fenomeni di devianza e di criminalità siano gravemente pervasivi è cosa nota che esigerebbe l'impegno responsabile e coraggioso di tutte le diverse istituzioni impegnate nella difficile battaglia per l'affermazione della cultura della legalità. Non giova alla Calabria, allora, che i media, estrapolino dalla complessa relazione dell'Antimafia il solo elemento di sensazionalismo, certamente redditizio in chiave giornalistica, ma che non aiuta a risollevare le sorti della nostra regione contribuendo a screditarne, invece, oltre ogni limite l'immagine e la credibilità". "In Calabria, proprio - prosegue Talarico - per la grave realtà fotografata dall'Antimafia, servono comportamenti responsabili e determinati da parte di tutti, nessuno escluso, in primo luogo da parte della politica che deve costruire concrete occasioni di sviluppo ed occupazione piuttosto che distinguersi, così come è avvenuto negli ultimi anni, nella contrapposizione politica e nell'esercizio sterile ed improduttivo del potere fine a se stesso. Raccolgo e sottoscrivo, allora, l'invito del Presidente Callipo circa la necessità e l'urgenza di predisporre un Piano Calabria con il concorso dei diversi livelli istituzionali e di rappresentanza. Anche se nel leggere i programmi di alcune coalizioni che si candidano a governare il paese si intuisce come la loro attenzione sia concentrata sul Nord mentre è completamente ignorato il fatto che il Sud sia la vera emergenza". "La situazione emergenziale - conclude - in cui versa da decenni la nostra regione, aggravata dal fallimento morale ed amministrativo della maggioranza che oggi la governa, esige, allora, risposte straordinarie in termini di efficacia, di responsabilità (lo ripeto), e di credibilità"

I calabresi in Piemonte indignati. I calabresi residenti in Piemonte e che fanno riferimento all' associazione culturale Magna Graecia, fondata e presieduta da Francesco Furchì si dicono "indignati e mortificati" dalle notizie apparse sui giornali che parlano di cosche calabresi molto potenti nel nord Italia e anche a Torino e in Piemonte. "Guai a fare di tutta l'erba un fascio - ha detto Furchì - con tutto il rispetto per la Commissione Antimafia e per il suo presidente Francesco Forgione, in quanto calabresi da anni immigrati a Torino e in Piemonte, ma anche come calabresi e basta, al pari dei nostri parenti e amici rimasti in Calabria ci sentiamo indignati. Siamo persone, lavoratori onesti che con sacrificio e senso del dovere portiamo avanti la crescita del paese, sia in Piemonte, sia, anche se con più difficoltà, nella nostra regione d'originé. Furchì si schiera a fianco del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che ha respinto la tesi dell' Antimafia secondo la quale le cosche avrebbero messo le mani anche su diversi appalti pubblici, e chiede alle istituzioni locali e nazionali che "non vengano criminalizzati i calabresi, ma che si faccia di tutto per individuare e perseguire questi criminali che da tempo disonorano la storia della Calabria e dei calabresi".

PM Landi “Nessuna inchiesta su appalti in Piemonte”. In Piemonte non ci sono inchieste specifiche su appalti condizionati direttamente dalla 'ndrangheta. Esiste, comunque, "il rischio" che le famiglie "cerchino di investire in alcuni settori, come l'edilizia e il movimento terra, i proventi delle proprie attività illecite", e quindi è opportuno mantenere alta la vigilanza "anche da parte della pubblica amministrazione": lo dice il pm Maurizio Laudi, che fino a poche settimane fa coordinava il pool criminalità organizzata della procura di Torino. Il magistrato commenta così le notizie giornalistiche sulla relazione della Commissione parlamentare antimafia. "Nei nostri rapporti - spiega - abbiamo segnalato una serie di episodi che lasciano pensare a una sorta di riassetto interno fra i gruppi criminali, con relativa spartizione delle aree di influenza, e al rischio che certe attività economiche possano essere gestite da persone in contatto con le cosche o alimentate con proventi di natura illecita. Il Piemonte, come altre regioni, potrebbe essere una delle zone in cui la 'ndrangheta tenta di investire le risorse delle famiglie''. Da qui l'invito alla vigilanza che Laudi rivolge "anche alla pubblica amministrazione".

Ghiglia (AN) “Chiamparino difenda Torino”. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, deve ''difendere la città e la sua immagine", valutando anche una "denuncia per diffamazione": lo dice Agostino Ghiglia, esponente piemontese di An, commentando le notizie secondo le quali la Commissione parlamentare antimafia parla, nella sua relazione, di appalti pubblici condizionati dalla 'ndrangheta. ''A fronte di simili gravissime accuse - afferma Ghiglia - ci chiediamo se la Commissione si sia preoccupata di convocare nell'ambito della sua attività istruttoria i vertici delle nostre amministrazioni. In caso contrario, non si può gettare fango sulla città senza neanche indicare le cause e i motivi che hanno portato a simili pesantissime illazioni". Ghiglia dunque invita Chiamparino a valutare "una denuncia per diffamazione e l'eventuale risarcimento per il danno d'immagine subito nel caso in cui la commissione non dia spiegazioni soddisfacenti alle gravissime accuse".

Intrieri (PD) “I parenti dei mafiosi fuori dalle istituzioni”. ''Non è possibile consentire che chi ha rapporti parentali o di altro tipo con donne e uomini di 'ndrangheta sieda nelle istituzioni democratiche, chiamate ad agire nell'interesse pubblico". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Pd Marilina Intrieri commentando la relazione della Commissione Parlamentare Antimafia. "Oggi è necessario, più che mai - prosegue la parlamentare - che l'agire politico si esprima in una chiara posizione antimafia. L'importante documento dell'Antimafia ricostruisce in modo dettagliato il potere della 'ndrangheta in Calabria, in Italia e nel mondo, e ne segnala il grado di penetrazione nelle istituzioni, nell'economia e nella società, definendo le modalità di condizionamento nella politica, che con lo spostamento di voti determina il risultato elettorale ai diversi livelli". "Auspico, pertanto - conclude Intrieri - che quanti in Calabria ne abbiano il potere procedano senza alcun indugio a rimuovere dagli incarichi coloro che si trovano in queste condizioni. Si prenderà così atto di quanto la relazione della Commissione parlamentare antimafia sulla 'ndrangheta ha plasticamente e drammaticamente delineato''

Cordopatri “La società civile non è rassegnata”. "Non è affatto vero che in Calabria la società civile è rassegnata all'oppressione del crimine organizzato. Lo posso affermare nella mia qualità di teste antimafia e parte civile costituita in un processo che si celebra 'soltanto' dopo 12 anni dalle mie chiare e circostanziate denunce". A sostenerlo, in una dichiarazione, è la baronessa Maria Giuseppina Cordopatri, testimone di giustizia nel processo contro presunti affiliati alle cosche di Gioia Tauro. "D'altronde - ha aggiunto - le vicende giudiziarie che hanno interessato imprenditori e commercianti calabresi che come Gaetano Saffioti, Pino Masciari, Roberto Molinaro, Giuseppe Grasso e tanti altri che hanno denunciato il racket, stanno lì a dimostrare che le istituzioni spesso espongono i cittadini onesti ad un vero e proprio calvario di incomprensioni, omissioni ed assenteismo"

Callipo “Un progetto speciale per la Calabria”. ''La Calabria abbia uno spazio a parte nell'impegno dei partiti che concorrono al rinnovo del Parlamento". A sostenerlo, in una nota, è l'imprenditore Pippo Callipo, ex presidente di Confindustria Calabria. "La relazione sulla 'ndrangheta della Commissione parlamentare - prosegue Callipo - serva a suscitare almeno un nuovo interesse verso questa regione. Occorre un Progetto Calabria speciale di cui il Governo e il Parlamento debbono farsi carico, considerata l'impossibilità per la politica regionale di esercitare una funzione utile per i cittadini. Altrimenti, è del tutto inutile ripetere che la 'ndrangheta e' la più potente tra le mafie e che la condizione economica e sociale della Calabria è semplicemente disastrosa. Occorre pensare alla Calabria come a una vera emergenza democratica, cosi come i numeri ci dicono, e quindi agire di conseguenza". "Se il dibattito che condurrà al voto del 13 e 14 aprile non aiuta la Calabria a guadagnare la giusta considerazione nell'agenda del nuovo Governo, sarà l'ennesima occasione persa per la Calabria e per il Paese. Cosa si vuol fare di questa regione giunta al capolinea e che dopo 3 anni di governi regionali inefficienti che si aggiungono ai disastri precedenti, é caratterizzata da una patologica commistione tra malaffare e politica e non è in grado di produrre ricchezza economica e assicurare ai cittadini sicurezza e sviluppo? A questa domanda occorre che i grandi e i piccoli partiti diano delle risposte convincenti". A giudizio di Callipo "in Calabria i diritti fondamentali dei cittadini sono di fatto sospesi, si pensi al diritto alla salute; l'iniziativa economica subisce l'arroganza della mafia, il diritto al futuro per le nuove generazioni è ipotecato: davvero, in queste drammatiche condizioni, le forze politiche che si contendono la guida del Paese, intendono guardare il 'caso' Calabria come qualcosa di ordinario? Se cosi fosse, per i calabresi, sarebbe un gravissimo segnale e sarebbe grave per il Paese, che, con una regione ridotta in queste condizioni, avrebbe serie difficoltà a un inserimento a pieno titolo nell'Europa moderna". "Il dibattito politico e i programmi dei partiti - sostiene ancora l'imprenditore - spero possano riservare alla Calabria un capitolo a se stante, in modo da considerarla come un territorio da liberare dalle attuali soffocanti emergenze. Ci vuole un Progetto Calabria speciale, che dia risposte alle migliaia di senza lavoro e di intelligenze che non trovano sbocco nella regione ed emigrano". Per Callipo "é urgente una terapia d'urto verso un territorio dimenticato dalle autorità politiche nazionali e incredibilmente sottovalutato. Questa è la premessa per l'esercizio del diritto al voto in una regione come la Calabria, se vogliamo che il voto sia carico di contenuti. Infine, a mio avviso, proprio la capacità progettuale che le forze politiche sapranno evidenziare nel caso dell'emergenza rifiuti in Campania e dell'emergenza sociale in Calabria, sarà la testimonianza concreta di un impegno della politica davvero rinnovato e diverso dal passato"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti