Dir.resp. Pippo Gatto

 

Inaugurato l’anno tributario: nella relazione in evidenza la carenza di personale sopratutto a Cosenza

16/02 Le difficolta' legate alle carenze di personale, la necessita' di una organica riforma legislativa del settore e la figura del Garante del contribuente, sono stati gli argomenti al centro della relazione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario della Calabria, nella cerimonia che si e' svolta questa mattina nella sede della Corte dei conti di Catanzaro. Il presidente della Commissione tributaria regionale, Gianfranco Migliaccio, ha aperto la cerimonia lanciando l'allarme sulla figura dell'ufficio del Garante del contribuente, evidenziando come in Calabria non si sia ancora diffusa questa figura tra i cittadini ma anche tra gli addetti ai lavori. Un allarme che era stato lanciato dallo stesso Migliaccio nel 2004, ma che sembra non avere sortito gli effetti sperati. "E' vero che sono in costante aumento le segnalazioni dei contribuenti - ha detto il presidente nella sua relazione - ma il dato globale rimane assai ridotto e non e' tale da indurre a ritenere che sia significativamente aumentata la fiducia che l'ufficio stesso meriterebbe per l'impegno intelligente e fattivo con il quale i suoi componenti affrontano le questioni". Per questo Migliaccio ha auspicato che "i contribuenti e i professionisti che svolgono la loro attivita' nel campo tributario si rivolgano con maggiore frequenza al Garante del contribuente, istituzione fondamentale per il raggiungimento della piena uguaglianza tra i cittadini e gli enti impositori". L'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario calabrese ha segnato, anche quest'anno, la denuncia del presidente Migliaccio per la carenza di personale, che metterebbe in seria difficolta' soprattutto la commissione di Cosenza. Una carenza cronica, che potrebbe trovare una risposta positiva con l'emanazione di un bando di concorso che riguarda gli uffici di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia, oltre che la Commissione regionale. Un primo passo verso un assestamento del personale, comunque non sufficiente, secondo Migliaccio, per tutte le sedi, al punto che il presidente ha sottolineato per il caso di Cosenza "la perdurante assoluta inerzia del ministero dell'Economia e delle Finanze". Rispetto alle riforme del settore, il relatore ha avanzato la necessita' di "istituire un giudice tributario che legittimi la sua esistenza, in base ad una selezione - ha detto Migliaccio - che avvenga con le modalita' previste per le altre giurisdizioni". La richiesta del presidente e' quella di prevedere "un concorso di secondo grado analogo a quello previsto per i magistrati amministrativi e contabili, e anche per i magistrati ordinari. L'esercizio di funzioni giurisdizionali cosi' delicate e complesse - ha proseguito - non puo' essere affidata a persone che non abbiano prima affrontato e superato il vaglio di una selezione articolata e rigorosa". I dati dell'attivita' posta in essere dalla magistratura tributaria calabrese, evidenziano un'intensa attivita', con 14.773 processi definiti nell'ultimo anno, "un risultato rilevante - ha affermato Migliaccio - ove si consideri che lo si e' ottenuto in una situazione di rilevantissima scopertura di organico". Per quanto riguarda gli appelli presentati davanti alla Commissione tributaria regionale, risultano, invece, pendenti 11.061 ricorsi, mentre nel periodo preso in esame 1.832 sono stati decisi e 1.793 sono quelli pervenuti.