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Libanese a capo di traffico di droga tra Puglia e Calabria

 

Smantellata dai CC organizzazione che spacciava droga tra Calabria e Puglia, un libanese il capo

26 dic 08 Operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro contro una banda di spacciatori di droga che sarebbe stata collegata, secondo l'accusa, alla cosca della 'ndrangheta dei Costa di Siderno (Reggio Calabria). L'operazione antidroga eseguita dai carabinieri della Compagnia di Soverato e del Comando provinciale di Catanzaro ha consentito di smantellare un'organizzazione specializzata nello spaccio di droga che operava sull'asse Puglia-Calabria. Cinque le persone arrestate. Si tratta di Khaled Bayan, libanese, di 48 anni, indicato come il capo dell'organizzazione; i calabresi Francesco Costa (39) e Cosimo Panaia (39) e i pugliesi Valentino Di Santo (33) e Michele Di Corso (45). A Di Santo e Di Corso sono stati concessi i domiciliari. L'indagine che ha portato all'operazione, denominata Vigilia, é scaturita da un filone dell'indagine Mithos, risalente al 2004, e ha messo in luce un canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti tra la Locride e il foggiano. Elemento chiave dell'attività illecita sarebbe stato Bayan, da anni residente a Lucera, attualmente detenuto nel carcere dell'Aquila. A Bayan, coinvolto anche nelle indagini sull'omicidio, avvenuto nel 1992 a Soverato, di Luciano Tropea, si è giunti ricostruendo i legami con esponenti del clan Costa di Siderno. Il libanese, secondo quanto riferito dai carabinieri, non avendo possibilità di rifornirsi di droga in Puglia, aveva stabilito contatti con i Costa, attraverso Panaia, e soprattutto con Francesco Costa, nipote di Tommaso e Giuseppe Costa, indicati come i capi della cosca di Siderno. Di Santo e Di Corso, quest'ultimo cognato di Bayan, avrebbero fatto i corrieri della droga tra la Puglia e la Calabria. Nell'ambito dell'operazione è stato disposto, inoltre, l'obbligo della firma nei confronti di altre due persone, entrambe calabresi, residenti ad Imola e Verona. Nel corso delle indagini, basate anche su intercettazioni e pedinamenti, i carabinieri hanno sequestrato sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria circa mezzo chilo di cocaina. Per portare a buon fine la compravendita di droga veniva usato anche un promemoria, con alcune frasi in codice riferite a capi di abbigliamento.

 

 

 

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