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Incendio probabilmente doloso a Corigliano, distrutta azienda agrumicola, a rischio 400 posti di lavoro

09 dic 08 Non è stato ancora possibile accertare se sia doloso o accidentale l'incendio sviluppatosi nel capannone dell'azienda agricola Gallo di Corigliano Calabro che ha quasi completamente distrutto la struttura provocando danni per circa tre milioni di euro. Le fiamme hanno distrutto un capannone di circa 1.500 metri quadri all'interno del quale si trovavano i macchinari per la lavorazione degli agrumi. I vigili del fuoco, all’opera da oltre 15 ore, stanno controllando dei focolai ancora attivi nell'intelaiatura del tetto dell'edificio per poi procedere alla sua messa in sicurezza. Data la dimensione dell'incendio rimangono ancora difficoltose le operazioni di accertamento della natura del rogo. Finché tutta l'area non sarà messa in sicurezza, infatti, i vigili del fuoco non potranno compiere gli accertamenti necessari per stabilire se le fiamme siano state accidentali o dolose. L'azienda Gallo è impegnata nella lavorazione e nella spedizione in Italia e all'estero delle clementine prodotte in tutta la Piana di Corigliano e della Sibaritide. Nell'azienda sono impiegate 400 unità che ora rischiano il posto di lavoro. Tra gli obbiettivi dei titolari, l'adeguamento degli impianti di lavorazione che avevano raggiunto livelli di tecnologica ottimale. Ad intervenire, chiamati dai vicini verso le 00.40, sono stati i vigili del fuoco di Cosenza, Castrovillari e Rossano che sono riusciti a sottrarre alle fiamme la parte nuova del capannone dove sono posizionate le celle frigorifere e altri macchinari per la lavorazione degli agrumi. Sul posto operativi i carabinieri di Corigliano che insieme agli ispettori dei vigili del fuoco di Cosenza stanno cercando di accertare le cause del rogo che ha distrutto gran parte del capannone.

Pacenza “Atto di drammatica gravità”. "Quanto accaduto nella notte a Corigliano, che ha visto la distruzione completa dell'opificio dell'azienda Gallo impegnata nella lavorazione e commercializzazione dell'ortofrutta e principalmente dell'agrumicoltura della sibaritide, rappresenta un atto di drammatica gravità". Lo ha sostenuto il consigliere regionale del Pd, Franco Pacenza. "Un atto - ha aggiunto - di violenza inaudita. Non una pressione, non una minaccia eppure la distruzione completa dell'azienda". "Stamattina - ha sostenuto Pacenza - Corigliano si è svegliata preoccupata e smarrita. Nel piazzale dell'azienda oltre ai titolari, ai quali va la mia assoluta vicinanza e solidarietà, si vedevano gli occhi lucidi di tutti i lavoratori che durante la notte avevano cercato di bloccare la violenza del fuoco. Uno spettacolo terribile e anche tanta rabbia e tanti perché senza una risposta. Il fatto, sicuramente ancora in fase di accertamento ma per le sue connotazioni con l'accaduto che si verifica in piena notte, l'incendio che parte dall'ingresso lato strada e dagli uffici dell'azienda, fa presagire un atto tipicamente criminale". "Si è messa in ginocchio - prosegue l'esponente del Pd - una delle aziende ortofrutticole più floride della sibaritide e dell'intera Calabria, affermata nei mercati nazionali ed internazionali, nella piccola e grande distribuzione, punto di riferimento dell'intero territorio. Un'azienda solida e ben strutturata che interessa circa 400 unità lavorative nella stagione della raccolta. Bene ha fatto l'azienda ad annunciare la ripresa delle attività già dai prossimi giorni grazie alla disponibilità data nell'immediatezza da un'altra struttura commerciale". "Sono troppi - conclude Pacenza - i segnali a Corigliano e nel territorio di una forte pressione criminale. Vanno intensificati percorsi di prevenzione e repressione affinché non prenda il sopravvento la rassegnazione e la paura. Il Governo regionale sarà a fianco dell'imprenditore in tutti i modi possibili che la legge ci consentirà"

Trematerra “Episodio inquietante”. "Ci troviamo di fronte ad un altro episodio inquietante che siamo costretti a registrare sul territorio calabrese". A sostenerlo è Michele Trematerra, capogruppo dell'Udc al Consiglio regionale, in merito all'incendio che ha colpito i depositi di una ditta di distribuzione di prodotti ortofrutticoli di Corigliano Calabro. "E' ancora presto - aggiunge - per dare giudizi definitivi e aspettiamo di capire come siano andate effettivamente le cose. Certamente qualora venissero confermati la natura dolosa e la matrice criminale, la riflessione sarebbe sola una: quella di un ennesimo, gravissimo, segnale di allarme per le prospettive di sviluppo un'area che è tra le più a rischio dell'intero Mezzogiorno". "In casi come questi - afferma Trematerra - scatta naturale la solidarietà. Ma non è, e non può essere, la solidarietà formale destinata a scemare con i giorni. I riflettori devono rimanere accesi su un episodio che, di fatto, mette a rischio centinaia di posti di lavoro. Mi sento particolarmente vicino ai fratelli Gallo, a tutti i dipendenti e ai loro familiari e li invito a resistere e ad andare avanti anche in questo momento così difficile in cui è facile lasciarsi andare. Esprimo, al tempo stesso, fiducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura inquirente affinché indagini più rapidi possibili possano portare ad individuare mandanti ed esecutori dell'esecrabile attentato, assicurandoli alla giustizia"

 

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