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WhyNot: No a dissequestro documenti Nola/Caligiuri
Inchiesta Why Not, il Tdl respinge le richieste di dissequestro dei documenti di Nola e Caligiuri 03 mar 08 I giudici del Tribunale della libertà di Catanzaro hanno respinto il ricorso presentato dai legali dell'ex sottosegretario regionale alle infrastrutture ed imprenditore agricolo Giuseppe Nola e del presidente della Confagricoltura di Cosenza, Renzo Caligiuri, col quale si chiedeva la revoca del sequestro di documenti e computer effettuato nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta Why not. Nola e Caligiuri sono indagati per violazione delle norme sui finanziamenti ai partiti in relazione alle elezioni regionali del 2005. Le motivazioni con le quali i giudici del riesame hanno respinto i ricorsi per la revoca del sequestro saranno depositate nei prossimi giorni. Le motivazioni dell’archiviazioni di Mastella sul suo blog. L'ex ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha pubblicato sul suo blog (http://clementemastella.blogspot.com/) le motivazioni con le quali il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Tiziana Macrì, ha archiviato la sua posizione nell'ambito dell'inchiesta Why Not. Mastella era stato iscritto nel registro degli indagati il 14 ottobre 2007 e cioé alcuni giorni dopo l'audizione dell'ex consigliere regionale della Calabria Giuseppe Tursi Prato in qualità di persona informata sui fatti. Tursi Prato riferì all'allora pubblico ministero, Luigi De Magistris, una "espressione di Saladino - scrive il Gip Macrì - rilevante in ordine alla posizione di Mastella. L'analisi complessiva delle dichiarazioni rese evidenzia, però, come risultino del tutto prive di specificazione ed indimostrate le condizioni minime necessarie ad attribuire alla locuzione di cui trattasi valore indiziante. Alla stessa, pertanto, non può attribuirsi valenza accusatoria a carico del soggetto chiamato". "Tale valutazione - prosegue il giudice - è confermata all'esito dell'esame dei contenuti delle dichiarazioni di Tursi Prato dinanzi al pubblico ministero di Roma il 31 ottobre 2007, dove sosteneva che 'Non sono a conoscenza di fatti illeciti specifici che coinvolgano l'On. Mastella. Posso confermare come già detto nel verbale dell'11 ottobre, che Antonio Saladino e l'On. Mastella sono amici da molti anni e che questo fatto rafforza la posizione, solo ed esclusivamente sul piano politico, di Saladino rispetto ai componenti locali dell'Udeur'. Il dato non si presenta idoneo a costituire specifico elemento indiziante a carico del Sen. Mastella anche ai fini della mera iscrizione". Il Gip di Catanzaro evidenzia inoltre che dalle dichiarazioni di altri testimoni emerge "l'esistenza di rapporti confidenziali tra il senatore Mastella e Saladino nonché l'attitudine di quest'ultimo a creare e mantenere 'buoni rapporti con tutti' e ciò anche nell'ambito del mondo politico istituzionale ed indipendentemente dal partito o dalla coalizione di appartenenza del referente. Non si ravvisano elementi idonei a connotare di illiceità la posizione del sen. Mastella in quei rapporti confidenziali. Alla stessa conclusione deve giungersi in ordine alle conversazioni captate sull'utenza del Saladino". Il giudice Macrì sostiene infine che "il tabulato telefonico relativo all'utenza in uso al sen. Mastella, acquisito senza l'autorizzazione della Camera di appartenenza, é inutilizzabile".
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del 28/01/2004
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