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WhyNot: Altri dirigenti coinvolti

 

Inchiesta Why Not, altri dirigenti coinvolti

24 apr 08 Altri dirigenti della Regione Calabria, oltre a Luigi Filippo Mamone e Luigi Bulotta, sono coinvolti, anche se non ancora individuati, nell'inchiesta sui servizi informatici forniti dall'azienda AbramoTel all'Ente. Nell'inchiesta sono coinvolte al momento sei persone. Si tratta del consigliere regionale del gruppo Misto e titolare della società AbramoTel, Sergio Abramo; del nipote Antonio; di un dipendente della società, Giangregorio Surace; di Antonio Viapiana, stretto collaboratore di Sergio Abramo; del direttore generale del dipartimento del bilancio della Regione Calabria, Luigi Bulotta, e del dirigente regionale, Luigi Filippo Mamone. Nell'avviso di garanzia notificato alle sei persone il sostituto procuratore, Pierpaolo Bruni, illustrando le accuse rivolte agli indagati fa riferimento anche ad appartenenti della Regione Calabria che al momento non sono stati ancora individuati. La vicenda, emersa nell'ambito delle indagini sull'inchiesta Why Not condotta dalla Procura generale di Catanzaro, riguarda presunte irregolarità nei servizi informatici forniti dalla AbramoTel alla Regione Calabria.

Abramotel perse gara nonostante avesse atti riservati. Nonostante l'AbramoTel avesse atti e documenti riservati della Regione Calabria per la gara d'appalto per il Portale regionale la società, perse l'appalto che fu vinto dalla 'T System'. E' quanto emerge dall'inchiesta, condotta dalla Procura Generale di Catanzaro, sull'informatizzazione della Regione che ha portato, nei giorni scorsi, all'emissione di sei avvisi di garanzia. Gli inquirenti sostengono che nel 2002 il dirigente della Regione, Luigi Filippo Mamone, in qualità di membro della commissione di aggiudicazione per la valutazione delle offerte per l'appalto del Portale regionale avrebbe consegnato al direttore responsabile dell'AbramoTel, Antonio Viapiana, atti e documenti riservati della gara. L'appalto, però, fu vinto dal raggruppamento temporaneo d'impresa con a capo la società 'T-System'. Mamone, sempre secondo l'accusa, avrebbe inoltre omesso di procedere all'aggiudicazione della gara vinta dalla 'T-System' in modo da consentire la prosecuzione della fornitura di servizi informatici alla Regione da parte dell'a società AbramoTel.

 

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