Dir.resp. Pippo Gatto

 

Accolto il ricorso della DDA di Reggio contro l'avocazione dell'inchiesta sul consigliere regionale Sarra

23 apr 08 La Procura generale della Corte di cassazione ha accolto il reclamo che era stato presentato dalla Dda di Reggio Calabria contro l'avocazione da parte della Procura generale reggina dell'inchiesta avviata nei confronti del capogruppo di An nel Consiglio regionale della Calabria, Alberto Sarra. Sarra è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa finalizzato al voto di scambio. Secondo l'ipotesi accusatoria, il capogruppo di An avrebbe avuto contatti con elementi vicini ad alcune cosche della provincia di Reggio Calabria che si sarebbero sostanziati in episodi di voto di scambio che lo avrebbero favorito nelle competizioni elettorali in cui è stato impegnato in modo diretto o indiretto. L'avocazione era stata decisa dal pm della Procura di Reggio, Santi Cutroneo, nel breve periodo in cui è stato applicato alla Procura generale, "rilevando - aveva riferito in una dichiarazione lo stesso Sarra - una serie di anomalie nella conduzione dell'indagine". Contro l'avocazione dell'inchiesta da parte della Procura generale aveva presentato reclamo il procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria, Francesco Scuderi, nel periodo in cui, prima dell'insediamento del nuovo procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone, avvenuto il 15 aprile scorso, ha svolto le funzioni di procuratore facente funzioni. Secondo il reclamo presentato da Scuderi, l'avocazione dell'inchiesta a carico di Sarra da parte della Procura generale non era giustificata. In seguito all'accoglimento del reclamo, gli atti dell'inchiesta a carico di Sarra dovranno essere restituiti dalla Procura generale di Reggio alla Dda, che potrà proseguire le indagini.