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In Calabria 36 ospedali su 39 sono irregolari

 

La commissione d’indagine sulla sanità boccia gli ospedali calabresi: 36 su 39 sono irregolar; manca anche la rete oncologica

23 apr 08 Trentasei ospedali calabresi su 39 hanno delle irregolarità. E' quanto emerge dal rapporto della commissione d'indagine nominata dal Ministro della Sanità, Livia Turco, e presieduta prima dal prefetto Achille Serra e poi da Silvana Riccio. Dalla relazione emerge anche che nelle 63 strutture sanitarie verificate 38 hanno mostrato problemi. E su tutte le sei case di cura private calabrese messe sotto osservazione sono stati fatti rilievi. "Il rapporto - secondo quanto riportano i quotidiani - parla di metodologia dell'inefficienza elevata a sistema: dove gli attori sono il governo regionale, quello delle aziende sanitarie, l'inadeguatezza delle strutture, la disorganizzazione e la scarsa professionalità". Per uscire dalla situazione trovata la commissione raccomanda di mettere al primo posto il ripristino della legalità. Le 102 verifiche dei carabinieri dei Nas, dal gennaio 2004 al marzo 2008, non hanno inciso sulla situazione, così come avrebbero dovuto. Ci sono poi 900 milioni di deficit; la sanità privata in Calabria è tutta convenzionata con il servizio sanitario nazionale: ma, in una situazione definita di generale impunità dalla commissione, si assiste a un'altrettanto generale inattendibilità dei dati contabili. Il sistema sanitario sul territorio - evidenzia ancora la commissione - non ha una rete di emergenza e questo significa che per un paziente ricoverato d'urgenza in una struttura, la ricerca di un posto letto in caso di trasferimento viene fatta dai medici al telefono. Il regime dell'attività libero professionale dei medici è senza regole tanto che la Guardia di finanza ha accertato evasione fiscale nel 90% dei controlli. E ci sono casi di direttori regionali delle Asl nominati senza i requisiti di legge.

Manca la rete oncologica. La rete oncologica in Calabria, secondo quanto si afferma nella relazione della commissione d'inchiesta ministeriale presieduta dal prefetto Silvana Riccio e precedentemente da Achille Serra, è praticamente assente. "Si deve anche evidenziare - è scritto nella relazione - l'assenza di qualsivoglia forma di collaborazione tra i due maggiori centri operativi del settore i quali, peraltro, insistono sulla stessa città di Catanzaro". "Questo fatto - prosegue la relazione - è sicuramente fonte di confusione e di disagio in pazienti e familiari di pazienti, che sono psicologicamente in una situazione estremamente delicata e potrebbe essere annoverata tra le cause della mobilità esterna della Regione Calabria per le patologie oncologiche". Nella relazione della commissione viene analizzata poi la situazione della Fondazione Tommaso Campanella che è un "soggetto privato - prosegue - che riceve finanziamenti pubblici dalla Regione Calabria, definito centro di eccellenza oncologica". "In ordine a tale fondazione - si aferma nella relazione - sono sorti taluni dubbi in capo alla commissione circa le modalità di effettuazione dei controlli sulla spesa di denaro pubblico, l'effettivo livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni oncologiche offerte, la sussistenza di una rete oncologica, ovvero di un collegamento istituzionalizzato con altre strutture pubbliche che erogano le medesime prestazioni, ed infine circa le collaborazioni internazionali che, nella sua veste di centro di riferimento regionale che ambisce a diventare Irccs, l'ente intrattiene con analoghi centri di ricerca e cura di carattere scientifico esteri". "Per quanto riguarda inoltre l'aspetto prettamente sanitario - conclude la relazione - è stato riferito dalla dirigenza dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio-De Lellis, nonché dal primario del reparto di oncologia, che non esiste alcun tipo di rapporto né istituzionale, né sul piano personale o meramente professionale, tra i medici che operano all'interno della Fondazione e quelli che operano all'interno del Ciaccio-De Lellis, altro polo oncologico della città di Catanzaro".

Loiero “Una relazione amara”. "E una relazione amara che può non piacere ma è una fotografia realistica del sistema sanità in Calabria. Anche quando riconosce lo sforzo immane che stiamo producendo per cambiare le cose". Lo ha detto, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, commentando la relazione della Commissione mista Governo-Regione, guidata inizialmente dal prefetto Serra, ora deputato del Pd, e poi dal prefetto Riccio, dicendosi, tra l'altro, "non sorpreso dei risultati", che già conosceva. E il fatto che appaia sulla stampa nei suoi aspetti più crudi per Loiero è anche un bene."I calabresi - ha spiegato il presidente - è giusto che sappiano, non solo e non tanto per l'attribuzione di eventuali responsabilità politiche, ma perché il processo di miglioramento avviato non sarà indolore. Avere secretato il documento, d'altronde, non poteva certo secretare un realtà sotto gli occhi di tutti. Si può discutere fin che si vuole su questa relazione, ma noi la prendiamo così com'é. Un segnale d'allarme, un punto di non ritorno a meno di interventi senza sconti come andiamo sostenendo. Quella descritta è una realtà a noi ben nota che ha radici trentennali in cui si è badato a soddisfare gli interessi localistici e clientelari a discapito di quelli generali e con la quale ci saremo anche confrontati in maniera forse non adeguata nella prima fase di governo". "Debbo però affermare - aggiunge Loiero - che non bastano gli anni di una legislatura per riportare alla norma, cioé a standard di qualità accettabili, un sistema che fa acqua da tante parti. Questo è un sistema, per certi aspetti, da rifondare". "Avere affidato a un tecnico di valore come Vincenzo Spaziante, la cui gestione è stata apprezzata dalla stessa commissione - prosegue il presidente Loiero - vuol dire che non ci sfugge la gravità della situazione. La scelta di Spaziante, che proviene dalla Ragioneria dello Stato, è scaturita dalla volontà di riportare al controllo molecolare della Regione i bilanci delle Aziende sanitarie che apparivano fuori controllo, con disavanzi insopportabili". "Alcune questioni, come quelle della costruzione di quattro nuovi ospedali, Spaziante le sta affrontando con grande decisione - conclude Loiero - nella sua qualità di commissario per l'emergenza. Altre le stiamo affrontando con impegno in Giunta e sono certo che il Consiglio regionale farà la sua parte. La relazione della commissione, in questo contesto, rientrerà nel programma di azione che stiamo portando avanti".

 

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