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Processo Fortugno
Processo Fortugno: Sarà sentito Zavettieri. Nominato un perito per il dialetto 24 apr 08. Il segretario nazionale de I Socialisti, Saverio Zavettieri, sarà sentito dalla Corte d'assise di Locri nell'ambito del processo per l'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno. A deciderlo, d'intesa con le parti, è stata la stessa Corte che, però, non ha ancora fissato la data della deposizione. Zavettieri, in più occasioni, ha sostenuto che il delitto Fortugno avrebbe potuto essere evitato se fossero state compiute indagini sul tentato omicidio di cui rimase vittima nel febbraio 2004, quando era assessore regionale alla Cultura. Nell'occasione, persone rimaste ignote spararono con un fucile contro la vetrata dell'abitazione di Zavettieri, a Bova Marina, che resistette perché blindata. Nel corso dell'udienza di oggi sono stati anche sentiti due testimoni della difesa. Giovanni Macrì, responsabile dell'area urbanistica del Comune di Locri, chiamato dal legale di Salvatore Ritorto per riferire sulla distanza esistente (circa "200 metri" ha detto) tra l'abitazione di Fortugno e quella di un giovane rivale in amore dello stesso Ritorto. La circostanza si riferisce ai presunti appostamenti che secondo l'accusa Ritorto ha fatto sotto l'abitazione dell'imputato che si è difeso sostenendo che in realtà stava controllando le mosse del rivale. Successivamente ha deposto il responsabile del centro di salute mentale dell'Asl 9 di Locri, Flaminio De Felice, che ha riferito che Bruno Piccolo, uno dei due collaboratori di giustizia, che si è ucciso lo scorso anno. nel 1995 e nel 1997 era stato sottoposto a visite per stati ansiosi e di panico e che nel 1999 era stato ricoverato nell'ospedale di Locri in stato di ebbrezza. Il processo è stato poi rinviato al 29 aprile. Nominato un perito per le intercettazioni in dialetto. La Corte d'assise di Locri, davanti alla quale si sta celebrando il processo per l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ha nominato un perito che dovrà trascrivere la frasi in dialetto contenute in alcune intercettazioni telefoniche acquisite nel fascicolo processuale. Il perito, Giuseppe De Gaetano, dovrà evidenziare le frasi in dialetto che poi sarà cura di un altro perito tradurre in italiano. Nel fascicolo del processo ci sono anche alcune intercettazioni relative all'indagine denominata Intreccio su droga ed armi fatta dal Commissariato di Siderno nell'ambito della quale fu arrestato Giuseppe Marcianò, indicato come il mandante dell'omicidio di Fortugno insieme al padre Alessandro. Nel corso dell'udienza di oggi saranno sentiti alcuni testi citati dalla difesa. Nel processo sono accusati dell'assassinio di Fortugno, oltre a Giuseppe ed Alessandro Marcianò, Salvatore Ritorto, indicato come l'esecutore materiale, e Domenico Audino. Altri quattro imputati, Vincenzo Cordì, Antonio e Carmelo Dessì ed Alessio Scali, rispondono di associazione per delinquere di tipo mafioso.
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del 28/01/2004
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