HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


De Magistris fa ricorso in Cassazione

 

De Magistris si difende: Sull’iscrizione di Prodi informai il Procuratore

12 apr 08 Il pm di Catanzaro Luigi De Magistris informò il capo della Procura, Lombardi, della iscrizione nel registro degli indagati del premier Romano Prodi nell'ambito del procedimento 'Why not'. Lo sostiene lo stesso pm nella voluminosa memoria difensiva inviata ieri alle Sezioni Unite della Cassazione per chiedere di annullare il trasferimento disciplinare (di sede e funzioni) inflittogli dal Csm, il 18 gennaio scorso, per scorrettezze nella gestione dei fascicoli giudiziari (anche 'Toghe lucane' e 'Poseidone'). Uno degli addebiti mossi a De Magistris era appunto quello di non aver informato il suo 'capo' - andato in pensione anticipata dopo la bufera che ha travolto la procura calabrese - delle indagini sul Presidente del Consiglio. In proposito il pm sottolinea che fu proprio Lombardi a mettere la sua "firma in calce" al registro degli indagati dove era iscritto Prodi. Inoltre De Magistris - nel suo atto di 'autodifesa', 95 pagine che si sommano alle 112 del ricorso del suo avvocato, professor Gilberto Lozzi - respinge l'accusa di aver passato informazioni alla stampa e di aver usato "canali informativi personali privilegiati". "Una scrupolosa istruttoria avrebbe acclarato come io stesso e le mie indagini - dice il pm nell'atto difensivo depositato ieri - siamo rimasti, in realtà, vittime della fuga di notizie". Ciò premesso, De Magistris rivendica, però, il diritto dei magistrati a "esporre pubblicamente situazioni gravi che minacciano la credibilità delle istituzioni e intaccano l'indipendenza della magistratura". Specie se, su fatti del genere, non vi è stato nessun "intervento né dell'Anm né delle istituzioni". De Magistris ricorda anche l'insistenza con la quale l'Ispettorato del Ministero della Giustizia "ha continuato a porre domande reiterate" sulla "delicata inchiesta" nella quale era coinvolto anche l'ex Guardasigilli Clemente Mastella. Infine il pm sottolinea che "la riflessione pubblica - da lui fatta anche in trasmissioni televisive - è stata una specie di difesa di legittimità del lavoro e tutela dei provvedimenti in corso: non volevo che mi accadesse qualcosa di molto serio senza che nessuno si rendesse conto di quello che sta succedendo in Calabria".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti