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Il sen. DeGregorio replica "Non sono indagato"
De Gregorio “Non sono indagato” 10 apr 08 ''Al momento non sono e se lo sono dovrebbe
essere una cosa segretissima per me e per i miei avvocati, ma non
per Il Corriere della Sera e La Stampa". Il senatore De Gregorio,
presidente della Commissione Difesa del Senato e leader di Italiani
nel Mondo, candidato per il PdL in Campania, convoca una conferenza
stampa per annunciare che il suo nome non compare nel registro degli
indagati della Procura di Reggio Calabria che indaga su una cena elettorale,
avvenuta in Calabria nel 2007 alla quale erano presenti boss della
malavita locale. De Gregorio non nasconde la sua irritazione e mostrando
un foglio della Procura calabrese dove si attesta che "non risultano
iscrizioni suscettibili di comunicazione" chiede di essere interrogato
prima del voto, denunciando "una manovra politica per colpire
me e la mia coalizione in due Regioni importanti come la Calabria
e la Campania per il Senato". "Non è possibile -
accusa il leader di Italiani nel Mondo, che un senatore della Repubblica
apprenda di essere indagato a mezzo stampa, per poi sapere che non
è vero dalla stessa Procura. E' assurdo, chiedo l'intervento
del CSM e del Capo dello Stato". ''Pretendo - dice De Gregorio
alzando la voce - di essere liberato subito dall'accusa di aver contatti
con la mafia e non intendo aspettare i tempi della giustizia. Se c'é
qualcosa che mi si imputa chiedo di avere un confronto ora, prima
del voto". "Il mio - lamenta De Gregorio - è un caso
politico che dimostra come funziona la giustizia nel nostro Paese
e soprattutto evidenzia la piaga della diffusione di notizie sulla
stampa senza che l'interessato ne sappia nulla, fino a scoprire che
non è vero". "E' uno scandalo - insiste De Gregorio
- è un problema serio che riguarda le garanzie di libertà.
Se fanno questo a me che sono un senatore, figurarsi per un semplice
cittadino". Sempre secondo indiscrezioni di stampa, il presidente
della Commissione Difesa del Senato sarebbe indagato per concorso
esterno in associazione mafiosa finalizzata al riciclaggio per il
presunto ruolo di mediatore svolto per conto della cosca Ficara per
l'acquisto della Caserma Mezzacapo. "Questo è un altro
assurdo perché questa caserma non è mai stata messa
in vendita", commenta De Gregorio, che distribuisce ai giornalisti
una cartellina con i progetti di dimissione di ex immobili della Difesa
dove il nome della Caserma Mezzacapo non risulta. "Per altro
- sottolineato De Gregorio - ci sono decine di agenzie che mostrano
come io mi sono sempre battuto contro la dismissione del patrimonio
pubblico". I giornalisti chiedono dei suoi rapporti con il consigliere
regionale calabrese Alberto Sarra, avvocato penalista che lo aveva
invitato alla cena elettorale del 2007 per le Elezioni amministrative.
"Ho rotto la relazione con Sarra al telefono per avermi invitato
a quella cena. Gli ho detto che non voglio aver nulla a che fare con
lui. Tutto questo però - conclude De Gregorio - è accaduto
nel 2007, da allora non mi sono più recato in Calabria e trovo
inquietante che questa storia, con tutto il tempo che c'era, sia stata
tirata fuori adesso alla vigilia del voto".
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